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Santuario di Santa Maria di Leuca
Itinerario: Fede
Santuario di Santa Maria di Leuca


Secondo la tradizione San Pietro, in viaggio per Roma, fece tappa a Leuca e fondò la prima chiesa cristiana dedicata al Salvatore sul luogo di un tempio pagano dedicato a Minerva. La chiesa divenne uno dei principali centri di pellegrinaggio dell'età antica e medievale. La dedica a Santa Maria di Leuca risalirebbe invece al IV secolo, quando la Madonna salvò dei pescatori durante una tempesta. Numerose sono state le ricostruzioni della chiesa nel corso dei secoli, soprattutto a causa di ripetuti attacchi provenienti dal mare da parte di turchi o saraceni, tanto che nell’ultima ristrutturazione, effettuata tra il 1720 e il 1755 da monsignor Giovanni Giannelli, la struttura viene camuffata da fortezza per nasconderla da altre eventuali distruzioni.  Oltrepassando i tre attuali portali di accesso, decorati da porte bronzee, opera dello scultore galatinese Armando Marrocco, si può ancora notare il portale rinascimentale di ingresso alla chiesa. L’interno è costituito da una unica navata con sei altari laterali. Sull’altare maggiore è collocato il dipinto della Madonna con il Bambino di Jacopo Palma il Giovane, parte di un dipinto di più grandi dimensioni in parte distrutto da un incendio nella prima metà del XVII secolo in occasione di uno dei tanti attacchi subiti dal santuario. Il culto della Madonna a Leuca rimane ancora oggi molto legato ai pescatori che il 15 agosto portano la statua di Maria in processione sul mare, mentre la festa del 13 aprile ricorda il salvataggio del promontorio japigio da un violento maremoto. 
Via Francesco Pireca, Castrignano del Capo

utilizzo attuale:
La basilica è normalmente aperta al culto. Il complesso ospita le "Figlie di Santa Maria di Leuca" e il Museo della Basilica.

bibliografia fonti:
A. Caloro, Guida di Leuca. L’estremo Salento tra storia, arte e natura, Galatina 1996. S. Palese, Il Santuario de Finibus Terrae di S. Maria di Leuca, Bari 1999. G. Ruotolo, Ugento - Leuca - Alessano. Cenni storici e attualità, Siena 1952. A. Mantovano, Santa Maria di Leuca, città di fede e di ville, Lecce 2008.  

notizie storiche:
La sacralità del luogo, estrema punta meridionale d’Italia, non solo dal punto di vista cristiano, ma anche pagano, è testimoniata dal rinvenimento dal santuario pagano messapico-greco-latino della “Grotta Porcinara”, collocato verso Punta Ristola, e del Santuario pagano a Minerva, poi trasformato in luogo cristiano, sul Promontorio di Punta Meliso. Sul piazzale è inoltre possibile ammirare la Croce Pietrina, collocata a ricordo della predicazione di San Pietro; la Croce giubilare, eretta in occasione di un grandioso pellegrinaggio nel 1901; la Colonna Mariana, fatta erigere dal Duca di Alessano, D. Filiberto Ayerbo d’Aragona nel 1694.  Dal piazzale è possibile scorgere il bianco faro di Santa Maria di Leuca, alto 102 m s.l.m. Due rampe di scale, ognuna di 300 gradini, collegano il Santuario con il porto vecchio. La scalinata segna la parte terminale del più grande acquedotto europeo, l’Acquedotto Pugliese, iniziato nel 1906 e terminato solo dopo la Prima Guerra Mondiale, nel 1939. Il Santuario era la tappa finale di percorsi molto articolati che si snodavano nel Salento tra le più belle testimonianze della devozione mariana.
Info
proprieta:
Ecclesiastica
ente gestore:
Diocesi di Ugento - Santa Maria di Leuca / Parrocchia Basilica
email:
basilica.leuca@diocesiugento.org info@basilicaleuca.it
accessibilita:
Accessibile
conservazione:
Ottimo
origine toponimo:
Il nome Leuca deriva dal greco "leukos", bianco, come doveva apparire ai naviganti il promontorio japigio. Il Santuario è anche chiamato "De Finibus Terrae", nome di derivazione romana, indicante il territorio di confine tra chi era cittadino romano e chi provinciale. 
virtual tour:
Santuario di Santa Maria di Leuca
altri itinerari:
Falesie
telefono:
+390833758636
num gps:
90
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