Itinerari
Fede
Paduli
Falesie
Naturalistico/Archeologico
Rimuovi itinerario
Svuota mappa
Categorie
Architettura Civile
Architettura Militare
Architettura Religiosa
Architettura Rurale
Archeologia
Archeologia Industriale
Paesaggio e Natura
Parco naturale
Sito pluristratificato
Epoche
Contemporanea
Medievale
Medievale-Moderna
Messapica
Messapico-Romana
Moderna
Pre-protostorica
Romana
Romano-Medievale
Fede

Secondo la tradizione San Pietro, in viaggio per Roma, fece tappa a Leuca e fondò la prima chiesa cristiana dedicata al Salvatore sul luogo di un tempio pagano dedicato a Minerva. La chiesa divenne uno dei principali centri di pellegrinaggio dell'età antica e medievale. La dedica a Santa Maria di Leuca risalirebbe invece al IV secolo, quando la Madonna salvò dei pescatori durante una tempesta. Numerose sono state le ricostruzioni della chiesa nel corso dei secoli, soprattutto a causa di ripetuti attacchi provenienti dal mare da parte di turchi o saraceni, tanto che nell’ultima ristrutturazione, effettuata tra il 1720 e il 1755 da monsignor Giovanni Giannelli, la struttura viene camuffata da fortezza per nasconderla da altre eventuali distruzioni.  ...

Lungo il lungomare di Leuca alla fine dell’Ottocento gli ingegneri Ruggeri e Rossi e l’architetto Arditi sperimentarono la loro creatività costruendo numerose ville per la borghesia e la nobiltà locale, con stili esotici tra i più disparati: dall’orientale, all’arabo, dal pompeiano al gotico e al liberty. Se alla fine del XIX secolo si contavano 43 ville, alcune di loro on hanno resistito alla guerra e altre sono state ristrutturate in maniera diversa. Tra le più importanti sono Villa Ruggeri, Villa Meridiana (stile liberty), Villa Mellacqua (stile neogotico), Villa Sangiovanni (stile egizio) e Villa Episcopo (stile cinese).  Ogni villa è fornita, secondo la consuetudine del tempo, di una cappella di famiglia, di un grande giardino, di ...

Passeggiando sul lungomare di Leuca ci si imbatte nei resti di una torre costiera in pessimo stato di conservazione.  La torre sorge su un promontorio originariamente distante dal centro abitato di Leuca, ma attualmente incluso nella zona urbanizzata. La struttura, di circa 30 m di diametro, presenta base tronco-conica in carparo e al di sopra un cordolo si sviluppa in maniera cilindrica in blocchi di tufo. È dotata di un terrazzo con merli per posizionare le artiglierie. Viene generalmente assegnata alla categoria delle torri "a martello", anche se, rispetto a queste ultime, quella dell'Uomo Morto presenta una peculiarità: al posto della cannoniera alla base, c'è una porta. Oggi la torre è crollata nella parte superiore ed è possibile ...

La cripta grotta è situata nelle immediate vicinanze della Chiesa della Madonna delle Rasce, a circa 2 Km a Nord del Santuario di Santa Maria di Leuca.  Si tratta di una tipica grotta basiliana costituita da un vano circolare alto circa 2 metri e del diametro di circa 3 metri. Vi si accede da uno strettissimo passaggio nella roccia, tramite il quale si accede ad un corridoio di accesso che porta ad un piccolo vano anch’esso circolare probabilmente adibito a dormitorio. La frequentazione dell’area ad uso abitativo appare testimoniata anche dalla presenza di canali per la raccolta dell’acqua piovana, resti di piccole cisterne interrate etc.  ...

La Chiesa fu eretta in onore della Madonna delle Grazie nel 1679, lungo la via dei Pellegrini, in un’area dove esisteva un tempo un piccolo borgo nato a seguito della distruzione della città di Vereto.  L'edificio, ad aula unica e coperto da una volta a stella lunettata con mascheroni allegorici, presenta un pessimo stato di conservazione; si conserva solo un altare rudimentale in conci di tufo, sovrastato da un immagine mariana.  Nel territorio circostante la chiesa è attestata la presenza di numerose grotticelle e tombe medievali, che non conservano più traccia del defunto in quanto già aperte e depredate in antico. ...

La Chiesa di San Giuseppe, collocata a metà strada tra Salignano e Santa Maria di Leuca, è ubicata lungo uno degli snodi più importanti del percorso dei Pellegrini, che qui potevano scorgere da lontano - per la prima volta - la meta finale del loro viaggio: il Santuario di Leuca. Molti di essi trovavano ristoro ed ospitalità in alcuni ambienti appositamente realizzati, nelle immediate vicinanze dell’edificio di culto.  La chiesa fu costruita tra il 1617 e il 1630. La costruzione dell’edificio richiese così lungo tempo per il fatto che dopo pochi anni dall’inizio dei lavori, questi furono interrotti a causa dell’arrivo nel Capo di Leuca degli Algerini e fu ripresa solo in seguito.  Oggi la chiesa è circondata da una grande pineta ...

La Torre di Salignano è una massiccia costruzione di 20 metri di diametro e 15 metri di altezza, realizzata con blocchi regolari di tufo su una base circolare. Ha uno sviluppo troncoconico, con un basamento scarpato che raggiunge quasi metà dell’altezza dell’intera costruzione. È dotata di dieci piombatoie e cinque cannoniere. Alla sommità della struttura si trova il corridoio circolare di vedetta che sporge sui beccatelli sagomati. ...

La chiesa, dedicata alla Maddona Assunta, presenta una pianta rettangolare ad aula unica, con una semplice facciata e un piccolo campanile a vela. All’interno era decorata da affreschi, oggi altamente deteriorati, tra cui un interessante affresco raffigurante San Paolo con la spada attorno alla quale è attorcigliato un serpente; ai piedi del santo uno scorpione sormontato da altri due serpenti intrecciati a forma di caduceo. Questa particolare iconografia del Santo lo associa al tipico fenomeno salentino del tarantismo: il riferimento è all’episodio in cui, secondo la tradizione, San Paolo, mentre si trovava a Malta, fu morso da un serpente, ma il veleno non provocò alcun danno, per cui il Santo ottenne il titolo di protettore dal morso di animali velenosi e, di ...

Il sito, approdo di riferimento dell’insediamento di Vereto, costituiva un approdo pratico e sicuro per la sua posizione molto protetta dai venti e l’abbondanza di sorgenti d’acqua dolce. Sott’acqua vi sono resti di un molo frangiflutti, ottenuto con l’accumulo di pietrame della zona per una gettata di circa 70 m a partire dalla riva. I resti archeologici del molo sono visibili alla base del ripido pendio che porta all’insenatura. Si tratta di due tratti di fondazioni o camminamenti di servizio all’approdo in blocchi di carparo.  Il porto messapico subì profonde trasformazioni in età repubblicana, quando, nel II secolo a.C., furono realizzate alcune strutture di servizio.Da semplice ancoraggio fu trasformato in approdo attrezzato. Il porto ...

Lungo la strada che da Patù conduce verso la Marina di San Gregorio e verso i resti del porto messapico-romano, seguendo un percorso che segue la viabilità rurale, caratterizzato da terra rossa, muretti a secco, ulivi secolari e dalle caratteristiche abitazioni rurali in pietre a secco, si incontra una lussureggiante pineta, ideale per una breve sosta prima di riprendere il cammino verso il mare.  ...

Le Centopietre è una peculiare costruzione, situata di fronte alla chiesa di S. Giovanni Battista, alla periferia di Patù, in località Campo Re. Presenta una forma rettangolare (7,20 x 5,5 x 2,6 m) ed è composta da 100 grossi blocchi tufacei squadrati e 26 lastroni tufacei disposti a copertura a doppio spiovente. La struttura presenta due ingressi, uno sul lato orientale ed uno sul lato meridionale. All’interno sono presenti affreschi in pessimo stato di conservazione risalenti al XIII-XIV secolo, periodo in cui il monumento fu utilizzato come luogo di culto da monaci orientali. Tra essi si riconoscono una Crocefissione posta sul muro nord e da inquadrare nello strato pittorico più tardo insieme a san Giorgio presente sullo stesso versante ma nella ...

L’imponente palazzo Liborio Romano, nella piazza principale di Patù, è un edificio neoclassico legato alla memoria di uno dei personaggi risorgimentali più importanti del Salento. Il palazzo, fatto costruire da Alessandro Romano, padre di Liborio, nei primi decenni del XIX secolo, aveva la duplice funzione di abitazione della numerosa famiglia Romano e di simbolo di potere e di ricchezza. La facciata principale appare molto più alta rispetto al resto dell’edificio, rafforzando l’immagine di imponenza della struttura. Accanto al portale principale nel 1961, in occasione del centenario dell’Unità d'Italia, fu collocata una lapide per ricordare le gesta di Liborio. Dall’ampio cortile si accede al portico in stile dorico snellito da colonne ...

La chiesa rurale del Crocifisso fu costruita nel 1651, ubicata lungo il tracciato della via dei Pellegrini. Presenta una sobria facciata a doppio spiovente inquadrata tra due poderose paraste. Lateralmente è collocato un piccolo campanile a vela. L’interno è caratterizzato da un'unica navata divisa in due campate con copertura a stella.  Presenta un apparato decorativo modesto in cui emerge però lo splendido altare del 1670 decorato con stucchi policromi dello scultore alessanese Placido Buffelli, contenente un dipinto del volto di Cristo. La chiesa custodisce un antico Crocifisso e una statua del Cristo morto.  ...

Sulla sommità della Serra dei Cianci, in posizione suggestiva e panoramica, è collocato il Monastero delle Clarisse, chiamato dalla Diocesi ad essere luogo di accoglienza e accompagnamento spirituale e, per la sua posizione geografica, il Monastero situato più ad est d’Italia, luogo di preghiera e di incontri di approfondimento culturale con le Chiese Ortodosse.  Il monastero è aperto alle persone che desiderano fare esperienza di silenzio, solitudine e contemplazione. A questo scopo sono messi a disposizione un ampio spazio all’aperto retrostante la chiesa, una foresteria con otto posti letto, la possibilità di autogestione con pranzo al sacco o uso cucina e un ampio salone per conferenze. ...

La Serra dei Cianci (201 metri s.l.m. ) è la maggiore altura della provincia di Lecce, facente parte delle cosiddette Serre Salentine, rilievi di modesta altitudine che percorrono il Salento da Nord-Ovest a Sud-Est.  Il nome Serra dei Cianci si riferisce a quel tratto di serra, nel territorio di Alessano, che più a nord prende il nome di Serra dei Peccatori e poi Serra Magnone, entrambe nel territorio di Specchia. Essa caratterizza il territorio di Specchia ed Alessano e costituisce un segno morfologico continuo nel paesaggio agrario ad uliveto.  È infatti organizzata con sistemi di terrazzamenti coltivati a ulivo, alcuni dei quali secolari, con tronchi contorti e rugosi, dominata da muretti a secco, da “pajare” e dalla vegetazione sempreverde ...

La piccola chiesa fu ricostruita nel XVI secolo sulla Serra dei Cianci, lungo il tracciato della via dei Pellegrini.  La chiesa è ricordata per la prima volta in un documento del 1218, quando faceva parte dei beni appartenenti all’abbazia di S. Nicola di Casole. Si tratta di una semplice struttura a pianta rettangolare e a navata unica. I numerosi interventi subiti dalla chiesa nel corso dei secoli hanno alterato totalmente l'aspetto originario. Oggi versa in un pessimo stato di conservazione e manutenzione.  ...

Il Bosco Boceto è collocato fuori dall’abitato di Alessano e occupa parte della scarpata che dalla sommità della Serra dei Cianci degrada verso la località Crocifisso. Il bosco è caratterizzato dalla tipica vegetazione dell’area, costituita perlopiù dalla macchia mediterranea. Si possono distinguere il sottobosco molto fitto, la macchia bassa (suffruttici e arbusti), la macchia alta con alberi che possono raggiungere i 4-5 metri di altezza, tra cui il leccio, la quercia coccifera, l’olivastro, il corbezzolo, l’alloro ed altri.  ...

La piccola chiesa, dedicata alla Madonna di Costantinopoli, fu eretta nel 1628. Presenta una facciata semplice, con copertura a doppio spiovente e un unico portale di ingresso sormontato da una nicchia. Gli angoli sono sottolineati da un motivo a bugnato. Sulla sommità è posto un elegante motivo ad archetti ciechi. Al suo interno presenta diversi affreschi di ispirazione bizantina e una tela del 1700 raffigurante l'immagine della Vergine con Bambino, un olio su tela di grandi dimensioni, eseguito da un pittore sconosciuto nella prima metà del ‘700. Ai lati troviamo Sant’Oronzo, Sant’Antonio Abate, San Leonardo e i Santi Medici.  Addossato alla cappella vi è un edificio semidiruto, molto probabilmente ambienti di accoglienza e ricovero per ...

La chiesa di Santa Marina, collocata nella frazione di Ruggiano, è parte di un santuario medievale più volte rimaneggiato nel corso dei secoli.  La facciata appare sobria e lineare, basata su un ordine unico di lesene ioniche che scandiscono il prospetto in due registri verticali simmetrici, e termina in alto con una trabeazione ed un grande timpano triangolare con la cornice a modanature a gola e toro e a dentelli. A questa impostazione sobria si somma l’ornamentazione scultorea rococò dei portali, delle finestre e del vertice del timpano. L’interno è a due navate e rispecchia la particolare struttura della facciata. La chiesa conserva al suo interno opere degne di nota tra cui una statua in legno e un affresco raffigurante l’immagine ...

Il complesso di Santa Maria di Leuca del Belvedere, noto anche localmente come Leuca Piccola, è un’articolata struttura religiosa costruita, nel luogo di una chiesetta presistente, nel 1685 dal barone don Annibale Capece.  La chiesetta già esistente viene dotata di un imponente pronao, costituito da un corpo monumentale a grandi arcate che immette direttamente nella piccola chiesa, dotata di una sagrestia retrostante.  L'interno è arricchito da affreschi sei-settecenteschi raffiguranti San Lazzaro, Santa Lucia, Sant’Oronzo, Santa Barbara, Santa Marina, San Francesco da Paola, San Pasquale Baylon, San Gennaro e San Leonardo. Sulla volta invece sono affrescati i quattro Evangelisti (S. Matteo, S. Luca, S. Marco e S. Giovanni) legati dalla sigla JHS ...

Fuori dal centro abitato di Giuliano è possibile visitare la chiesa romanica di San Pietro Apostolo. La struttura presenta pianta rettangolare con una navata unica ed abside semicircolare. È stata costruita in muratura con blocchi a doppio paramento utilizzando anche blocchi di reimpiego provenienti da edifici funerari di epoca romana provenienti dall'antico sito di Vereto, tra cui un pregevole fregio dorico con un triglifo e due metope con bucrani. All’interno si conservano tracce di vari strati di intonaco affrescato con figure di santi di tradizione bizantina, graffiti navali ed un’epigrafe in greco, testimonianza del passaggio di pellegrini che forse qui sostavano per riposarsi prima di giungere a Santa Maria di Leuca. Alle spalle dell’abside vi sono numerose ...

Alla periferia meridionale del nucleo urbano è collocata una cripta intitolata, sulla base dell’unico affresco superstite, al Cristo Pantocreatore. La cripta, datata al IX secolo, appare isolata all’interno di un giardino privato protetto da imponenti muri a secco. Tramite una scala scavata nella roccia si scende di circa 3 m per accedere ad un secondo giardino, anch’esso chiuso, che presenta ai lati una serie di mangiatoie, una nicchia scavata nella roccia e su un lato un’apertura corrispondente ad una porta fiancheggiata da due finestre. Dall’ingresso si accede alla cripta, sorretta da due pilastri (uno di fattura recente), dove si riconosce l’abside, a fondo piatto, adornato con un semplice altare in pietra, tipico del rito greco-bizantino. Sull’altare è ...

La chiesa madre di Giuliano, dedicata a San Giovanni Crisostomo, fu edificata nel XVI secolo su una costruzione preesistente. I numerosi restauri e rifacimenti a cui è stata sottoposta nel corso dei secoli, le hanno consegnato l’aspetto attuale con un prospetto in stile neoclassico, con paraste e portone centrale sormontato da un’epigrafe con dedica, frutto dei lavori effettuati alla fine dell’Ottocento. L’interno, a tre navate, è ricco di opere realizzate in varie epoche. Della fase più antica della chiesa rimangono alcuni affreschi del 1564 e un bassorilievo in pietra leccese del 1612 raffigurante “La pietà”. Le cappelle laterali ospitano altari barocchi sormontati da alcune tele di pregevole valore artistico. Settecenteschi sono gli stucchi delle ...

Il castello feudale di Giuliano fu edificato agli inizi del XVI secolo nel cuore antico del paese. La struttura ha mantenuto l’originaria fisionomia e il fossato, ancora visibile, ospita un agrumeto. Presenta i caratteri tipici dell’architettura militare del Cinquecento. Ai lati del prospetto principale, caratterizzato da cortine e da quattro alti bastioni verticali, si elevano due torrioni di forma quadrata. Un ponte ad archi permette di superare il fossato ed entrare all’interno del castello, distribuito intorno ad un ampio cortile centrale sul quale si affacciano tutti gli ambienti del piano terra e del piano superiore. Il piano terra era destinato alle attività produttive (scuderie, stalle, depositi e locali per la servitù), mentre il primo piano era destinato alla ...

Nella frazione di San Dana si trova la cripta di Sant’Apollonia, risalente al VI-IX secolo. Sant’Apollonia è rappresentata in un affresco su una parete laterale, con in mano la palma del martirio e un giglio bianco, contornata da nubi e angeli. La cripta presenta un unico vano di forma quadrilatera irregolare, totalmente scavato nella roccia. All’interno vi è una piccola celletta nella quale è ricavato un sedile. Questo elemento ha fatto ipotizzare una datazione molto precoce della cripta, legata alla presenza di qualche eremita anacoreta; altri ipotizzano invece la costruzione della cripta nel VI secolo, in connessione alla presenza di monaci italo-greci.  Sono presenti alcuni affreschi, datati tra l’XI e il XVIII secolo, dei quali quelli decifrabili ...

La cappella, dedicata a Santa Barbara, fu costruita nel XIII-XIV secolo, all’interno di un complesso conventuale femminile di Clarisse o Benedettine di cui si conservano solo ruderi nei vicini ambienti adibiti a usi agricoli.  La facciata presenta una porta di accesso con architrave monolitico sormontato da una lunetta, probabilmente un tempo affrescata. Sopra la lunetta vi era un rosone oggi occluso da blocchi di tufo. All’interno la cappella presenta un ambiente unico rettangolare con abside semicircolare. Quest’ultimo appare ostruito da blocchi di tufo, provenienti dalla distruzione dell’abside stessa, rivolto ad est. Lungo la parete settentrionale si apre una porta che collegava la chiesa con gli attigui ambienti monastici. Rarissime sono le tracce di affresco ancora ...

L'insediamento rupestre di Macurano si sviluppa sui fianchi della Serra di Alessano, a circa 550 m a NNE dell’antico abitato di Montesardo, in una zona oggi costellata di masserie. Il complesso è costituito da 31 cavità, scavate nella roccia calcarea, alcune pertinenti al nucleo originario, più antico, altre relative a più recenti sistemazioni e in particolare alle masserie fortificate, la cui costruzione ha implicato l’escavazione di cavità funzionale alle attività ad esse connesse. L’area attrezzata corrisponde al nucleo più antico dell’insediamento. La tipologia maggiormente ricorrente è la grotta unicellulare a pianta ellittica o sub-circolare, in un solo caso quadrangolare, con un pilastro litico addossato alla parete di ...

La piccola chiesa di Santo Stefano, costruita a ridosso dell’insediamento di Macurano, fu costruita nel 1585 e presenta un campanile a vela sulla facciata e un affresco di Santo Stefano sulla parete di fondo, con alcune iscrizioni votive ai lati visibili sotto lo strato di intonaco attuale.  ...

Don Tonino Bello morì a Molfetta nel 1993. Fu seppellito nella sua città natale, Alessano, nel cimitero comunale. La tomba è meta di pellegrini da varie parti d'Italia e non solo che lasciano spesso un ricordo del loro passaggio.  Intorno alla tomba è stato costruito un piccolo muro con una porta simbolica, orientata simbolicamente proprio ad Est, a fianco della quale vi è iscritta la frase: "In piedi costruttori di Pace!", che ricorda il saluto con il quale don Tonino si rivolse al convegno nazionale di Pax Christi. Sempre attorno alla tomba c'è un albero di ulivo, simbolo della pace, sui cui rami sono stati appesi dai pellegrini di passaggio Rosari, Tau francescani, medagliette miracolose, e altro, come segno simbolico di ...

Nella città natale di Don Tonino Bello, proprio di fronte alla Cattedrale settecentesca, ha sede il Museo Internazionale Mariano d'Arte Contemporanea. Il museo raccoglie oltre 350 opere d'arte a tematica mariana, realizzate dai più importanti esponenti dell'arte italiana e internazionale tra cui Salvatore Fiume, Ernesto Treccani, Luigi Guerricchio e Alessandro Nastasio. Le opere possiedono contemporaneamente la leggibilità del sacro e la tendenza alla sperimentazione dell'arte contemporanea. ...

Nei pressi di Piazza Castello, attraversando via della Giudecca, si accede ad una suggestiva area della città antica costituita da stretti vicoli e case a corte, per la maggior parte ancora imbiancate a calce secondo l’antico uso legato alle potenzialità igieniche e sterilizzanti del latte di calce. Il quartiere si sviluppa intorno a via Santa Maria del Foggiaro sboccando in via delle Muraglie. Si tratta dell’antico quartiere ebraico di Alessano, dove la presenza di questa intraprendente comunità è attestata dal XIV secoli fino agli inizio del XVI, quando gli Ebrei lasciarono il Regno di Napoli a seguito degli editti di espulsione di Ferdinando il Cattolico nel 1510 e di Carlo V nel 1541. Vi era nell’area dell’attuale via della Giudecca il loro luogo di ...

In Piazza Castello ad Alessano, parte più antica della città, di fronte al Palazzo Ducale, si erge l’imponente facciata di Palazzo Sangiovanni. Il prospetto, caratterizzato da un bugnato “a punta di diamante”, si ispira a modelli eccellenti come quello napoletano di Palazzo Sanseverino (1455-1470), poi trasformato nella chiesa del Gesù Nuovo, e come il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, costruito a partire dal 1492, oltre che a modelli locali quali la Torre San Vincenzo di Presicce, palazzo Arcuti e Palazzo della Zecca a Soleto.  Questi nuovi modelli architettonici, prodotto di una commistione tra architettura militare e residenziale, sembrano da legare soprattutto ad una committenza di cavalieri e mercanti e in particolare di mercanti ebrei (a pochi passi si ...

Palazzo signorile del XVI secolo ubicato nel centro storico di Alessano. La facciata presenta un portale con arco a tutto sesto con un'elegante cornice che poggia su due pilastri con capitelli. Al piano terra si aprono quattro finestre con arco, mentre il piano nobile è animato da una successione di finestre architravate. Il coronamento è costituito da un cornicione leggermente aggettante con archetti pensili su peducci. Il palazzo è oggi sede della Biblioteca comunale e della Pro Loco cittadina, utilizzato come contenitore culturale per eventi e convegni.  ...

La maestosa facciata della chiesa di San Salvatore, affacciata su Piazza Don Tonino Bello, presenta tre ingressi, su quello centrale, di maggiori dimensioni, campeggia una lapide e lo stemma della città di Alessano.  L'interno è a croce latina suddivisa in tre navate da pilastri e conserva dipinti di pregevole fattura come "San Trifone in gloria" di Oronzo Letizia, un dipinto di scuola caravaggesca attribuito a Paolo Finoglio "L'arcangelo Raffaele e Tobia". Pregevole è il pulpito in legno del 1879, opera di Giuseppe De Cupertinis. Nell'ala destra vi è l'altare di San Trifone, Santo patrono della città. ...

Viene definita "Casa dei Pellegrini" una struttura rurale del XVII secolo, probabile alloggio dei viaggiatori diretti a Leuca. La struttura presenta, come Masseria Mustazza, segni cruciferi incisi sulle pareti esterne e pietre forate per la sosta dei cavalli. L’edificio è posto al termine di un tratto di strada con tracce di carraie sul banco di roccia, che si sviluppano per una lunghezza di circa 50 metri e sono delimitate da alcuni blocchi squadrati, infissi verticalmente nel terreno. Si tratta, probabilmente, di uno degli ultimi tratti superstiti dell’antico tracciato della via dei Pellegrini. ...

La cripta, oggetto di un recente restauro, fu costruita da monaci italo-greci nel IX secolo, all'interno di un complesso costituito da fattoria-convento, dipendente dall'Abbazia di Santa Maria de Amito.  Si accede al vano ipogeo tramite due scale che conducono ad uno spazio scavato nella roccia e di modesta altezza, ritmato dalla presenza non ordinata da pilastrini in muratura e da colonne di foggia varia, la maggior parte dei quali ricavati dal banco roccioso naturale, altre dovuti a recenti restauri. La struttura si articola intorno ad un vano centrale quadrato, visibile all'esterno tramite un alzato con campanile a vela. Lo spazio centrale è occupato da un presbiterio con pilastri ottagonali e balaustra, al cui interno un altare settecentesco con al centro una Madonna ...

La struttura è un complesso masserizio più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, con annesso un bosco di querce spinose e lecci. La masseria, nota da documenti del XIX secolo, ma sicuramente più antica, è  caratterizzata da una disposizione degli ambienti a staffa di cavallo. Sulle pareti dell’edificio sono ancora visibili numerose croci, incise per devozione dai fedeli che si fermavano per alloggiare, ristorarsi o semplicemente per pregare, prima di giungere alla meta finale del viaggio: il Santuario di Santa Maria di Leuca. Sulla facciata si conservano delle pietre semicircolari forate – dette scapole – utilizzate per legare i cavalli durante la sosta. L'area boschiva è localmente nota come Bosco Martella, e si tratta di una ...

La piccola chiesa cinquecentesca dedicata alla Santa Croce è ubicata alla periferia di Tricase, nel territorio di Lucugnano. Il prospetto presenta linee semplici e termina con un cornicione leggermente aggettante, sovrastato da due mezzi timpani con al centro una colonnina di conci di tufo sormontata da una croce. Agli angoli il frontone è definito da due pinnacoli. L'interno è a navata unica con volta a botte lunettata. Alcune finestre illuminano l'ambiente. Sull'unico altare, in pietra leccese, vi è un interessante dipinto raffigurante la Pietà. L'altare è costituito da tre semplici gradini: nella parte sottostante la mensa sono scolpiti degli angeli che la sorreggono e al centro un tondo con il rilievo della Vergine. In corrispondenza degli ...

La chiesa della Madonna Addolorata, alla periferia della frazione di Lucugnano, presenta un semplice prospetto caratterizzato da due nicchie vuote che affiancano il portale di ingresso. Il prospetto termina con un piccolo coronamento mistilineo e due acroteri alle estremità laterali. L'interno, ad aula quadrangolare, ospita un unico altare in marmo, composto da un elemento architettonico in pietra leccese sovrastato dalla pala raffigurante la Vergine Addolorata o dei Sette Dolori, commissionata da Anna Carignani, moglie del marchese di Botrugno Saverio Castriota.  Nel paliotto sotto la mensa vi è la statua del Cristo Morto, che viene portata in processione il Venerdì Santo insieme a quella dell'Addolorata custodita in una nicchia del presbiterio. Sulla ...

Posto sul lato meridionale della piazza, l’elegante Palazzo Comi risale alla metà del XIX secolo e rappresenta un’interessante testimonianza di architettura abitativa del XIX-XX secolo dei centri urbani minori del Salento. Il complesso integra le funzioni rappresentativo-residenziali con quelle produttive agricole, espressione di una cultura legata alla piccola nobiltà e borghesia terriera locale. L’edificio, dalla facciata semplice e schematica composta da fasce continue di bugnato liscio al piano inferiore, presenta al piano superiore finestre timpanate molto slanciate. Il complesso si impernia sul cortile interno a cui si accede tramite un atrio voltato di fronte al quale si apre, al piano superiore, un elegante loggiato a colonne ioniche architravate. Il pian ...

La chiesa di Santa Maria delle Grazie è collocata nel piccolo centro di Lucugnano, tra Palazzo Comi e il Castello baronale. L'iscrizione sul prospetto attesta l'esistenza della chiesa già nel 1725. Il prospetto, recentemente ridipinto in tonalità rosacea, è delimitato da due lesene sovrastate da altrettanti pinnacoli con un timpano centrale a cornice mistilinea con quattro volute. Nessun elemento, tuttavia, consente di delineare con esattezza gli eventi che hanno caratterizzato la sua  vicenda costruttiva. L'interno è a navata unica divisa in due campate con abside rettangolare. La copertura è formata dall'incrocio di due volte a spigolo e di una a botte lunettata. Accoglie l'altare maggiore in pietra leccese, scolpito con motivi floreali, ...

Il Castello di Lucugnano, noto anche come Palazzo Baronale Alfarano Capece,  presenta nel corpo principale caratteri dell'edilizia civile di gusto tardo rinascimentale e nella torre merlata retrostante quelli delle strutture difensive dei secoli precedenti. La torre, a pianta quadrata, è coronata da beccatelli ed è provvista di merlature. La residenza, composta da ventidue stanze distribuite su due piani, presenta un severo prospetto rinascimentale, caratterizzato da elementi decorativi a motivo geometrico che adornano gli architravi e le cornici. La parte sommitale della struttura è coronata da un fregio composto da una serie di scanalature verticali racchiuse in una cornice a dentelli, il tutto intervallato da cinque capitelli di lesena. Il prospetto ...

La struttura, con orientamento est/ovest, presenta una pianta longitudinale divisa in tre navate ed è caratterizzata da una serie di tre archi sorretti da tre colonne di cui il più alto è quello centrale. La facciata è arricchita da una bifora divisa da un'esile colonnina con capitello tronco-piramidale su cui è scolpita una croce lobata tipica dell'iconografia orientale, sovrastante il portale di ingresso ad arco leggermente ogivale. L'abside, tipicamente bizantina, si presenta all'esterno in forma poligonale, all'interno in forma circolare, ed è caratterizzato da una bifora con archi di raggio ineguale. Sul muro meridionale si conserva una della lastre di pietra lavorata a finestra cruciforme. All'interno è presente una ...

La cripta della Madonna del Passo, di origine basiliana, è collocata a ridosso del cimitero comunale di Specchia. La struttura, di forma quadrangolare, presenta una navata unica con due altari laterali e un altare maggiore, centrale, sormontato da un baldacchino delimitato da colonne, che contiene al centro un affresco della Madonna col Bambino. Le pareti dell'ipogeo presentano tracce di antichi affreschi. Di fronte alla cripta vi è un ricovero per viandanti che si ristoravano sotto i portici e che fruivano di una vicina cisterna. Esternamente sulla chiesa-cripta, nel 1851, è stato edificato un Calvario.  ...

La chiesa, dedicata a San Nicola di Myra, è ubicata alla periferia del paese, un tempo aperta campagna. La chiesa risale probabilmente all'XI secolo e costituisce una delle testimonianze medievali del territorio. La struttura presenta una navata unica con orientamento sull'asse sud/est - nord/ovest, verso il punto in cui sorge il sole nel giorno in cui si celebra la festa di San Nicola (6 dicembre).  La chiesa fu restaurata nel 1587 andando ad assumere l’aspetto attuale, in occasione del passaggio dal rito greco-bizantino, che vi si praticava, al rito latino. All'interno è però conservata una lapide che fa riferimento alla sua antica origine. Il tetto a doppia capriata viene sostituito dall'attuale volta a crociera in conci di tufo. Nella chiave di volta ...

Nell'area a nord-Est del comune di Specchia, Serra Magnone denomina il tratto di serra che più a sud prende il nome di Serra dei Peccatori e Serra dei Cianci, rispettivamente nel territorio di Specchia ed Alessano. La serra, quasi completamente coltivata ad ulivi ed organizzata in terrazzamenti su muretti a secco di contenimento, accoglie sulla cresta la Masseria del Monte, insediamento rurale con cappella dedicata a S.Antonio, risalente al XVII secolo, come riportato nell'incisione  'HOC VILLA FUNDITUS CONSTRUCTA/ ET DOTATA FUIT TEMPORE GUARDIA/.ATUS ....BONAVENTURA .../ A.D. 1604'. Nella parte più alta della serra si conservano i ruderi dell'oratorio di Sant'Angelo, di cui è visibile una celletta votiva con una piccola edicola. L'area è già ...

A sud di Specchia, nell'immediata periferia del paese, in loc. “Verardo”, nei pressi del Parco “Falcone-Borsellino”, è possibile visitare un'interessante area archeologica, costituita da numerosi tagli nella roccia affiorante di diverse caratteristiche ed origini.  Nell’area sono state rinvenute quattro tombe “a fossa”, praticate direttamente nel banco roccioso affiorante e orientate da est a ovest. Al momento dello scavo tre risultavano già violate in età moderna, ma alcuni rinvenimenti consentono di datarle tra età tardo-antica e medievale. La quarta sepoltura conservava i resti di 8 individui morti a poca distanza l’uno dall’altro ed una quantità considerevole di resti di precedenti sepolture.  L'area è oggi ...

L'Itinerario "della Fede" porta il visitatore a scoprire il territorio del Capo di Leuca seguendo un affascinante percorso costellato di chiese rurali, cripte, luoghi di ristoro, attraversando una campagna ricca di quelle testimonianze rurali tipiche del territorio salentino: muretti a secco, uliveti terrazzati, pajare e costruzioni in pietre a secco che testimoniano lo sforzo della popolazione locale a rendere coltivabile quest'area. Un percorso emozionante e suggestivo che porta il turista moderno a seguire i passi, ripercorrere i sentieri, riposarsi, fermarsi per un momento di concentrazione o di preghiera, in quegli stessi luoghi che per secoli i pellegrini hanno percorso per giungere all'estrema punta meridionale dell'Italia continentale, il Santuario di Santa Maria di ...