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Architettura Religiosa

Dalla piccola piazza di fronte alla cattedrale di Tricase, prendendo Via Tempio si trova una piccola struttura, oggi di proprietà privata, che dalla conformazione della facciata, si identifica immediatamente come una piccola chiesa. La facciata è molto semplice, con il portale sormontato da un rosone centrale. All’interno la struttura ha una planimetria rettangolare e termina con una pseudoabside sulla quale si apre una porta che comunica con l’abitazione retrostante, forse l’alloggio dei monaci. Sopra la porta doveva essere collocata un’immagine della Madonna di cui non è rimasta traccia. Durante il restauro sotto il pavimento è stato trovato un ossario scavato nel banco tufaceo. ...

La chiesa madre di Tricase è intitolata alla Natività della Beata Vergine Maria. La struttura attuale è il risultato di una serie di ristrutturazioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli.  Il prospetto principale presenta un portale decorato da colonne con capitelli compositi, sormontato da una nicchia che accoglie la statua della Madonna orante.  L’interno, a croce latina semplice con un’unica navata e transetto, conserva arredi e suppellettili delle strutture precedenti come il fonte battesimale rinascimentale visibile sulla sinistra entrando nella chiesa. Nel transetto sinistro un monumentale altare ospita la cinquecentesca tela della Vergine con bambino e i Santi Matteo e Francesco da Paola, attribuita a Paolo Caliari detto il Veronese; ...

La chiesa, di piccole dimensioni, presenta una semplice facciata a capanna con portale di ingresso sormontato da un timpano e da un piccolo rosone centrale. Adiacente è un campanile a pianta quadrata. L’interno è a navata unica e termina con una abside semicircolare in cui è inserita una nicchia raffigurante la Vergine che appare ai tre pastorelli di Fatima. Tutt’intorno si estende un’ampia pineta attrezzata.  ...

La chiesetta, collocata nella campagna a nord-ovest di Tricase, nel territorio di Tutino, presenta una sobria facciata con un semplice portale che reca l’iscrizione “Virgini Pietatis Dicatum”. L’interno è a navata unica e termina con l’altare maggiore sormontato da un mosaico moderno raffigurante la Pietà (a sostituzione di un antico dipinto trafugato negli anni ’70).  ...

La struttura presenta una sobria facciata impostata su tre ordini. L’ordine inferiore è caratterizzato da un portale barocco su cui si legge la data del 1758; il secondo ordine presenta al centro un finestrone a lira, mentre il timpano mistilineo, con al centro in una nicchia la statua di Sant’Ippazio, fu realizzato in seguito, come indica la data del 1791. L’interno, a croce latina, presenta due profonde cappelle su ogni lato. Oltre a pregevoli tele, all’interno è presente un pulpito cinquecentesco con motivi arabeschi e un organo a canne disposto sul coro ligneo a stalli dipinti. Du un pilastro è venuto alla luce un affresco della prima metà del XVI secolo, pertinente alla struttura precedente, raffigurante Sant'Eligio.  ...

La Chiesa di Santa Sofia di Corsano fu totalmente ricostruita nel 1939, ad opera dell'architetto Benito Leante di Galatone, sul luogo di una precedente chiesa del XVI secolo distrutta a causa di alcuni cedimenti statici delle fondamenta.  La facciata esterna, molto semplice, in uno stile che richiama lo stile romanico, presenta un grande rosone centrale ed archetti pensili che decorano la parte sommitale. L'interno, anch'esso molto sobrio, è suddiviso in tre navate, ognuna delle quali terminante in un altare, quello maggiore, centrale, dedicato a Santa Sofia, i laterali a San Biagio e alla Madonna del Rosario.  Della struttura più antica sono conservati alcuni dipinti e il pulpito settecentesco in legno.   ...

La piccola cappella di Sant’Elia è una struttura extra-urbana, situata a nord di Depressa, lungo la strada per Castiglione.  La chiesa fu costruita nel XVII secolo, in un’area caratterizzata dalla presenza di antiche necropoli. Il prospetto è molto semplice ed introduce in un ambiente rettangolare con un piccolo altare su cui vi era un quadro della Trasfigurazione.  ...

La cappella presenta un semplice prospetto rettangolare, con portale e finestra centrali, sormontato da un campanile a vela. Internamente, ciò che rende preziosa e forse unica la chiesetta di Morciano è la presenta di un enorme monolite, un autentico menhir in pietra di marmo locale, sul cui fronte piatto è affrescata una cinquecentesca Madonna col Bambino. Il monolite è venuto alla luce negli ultimi anni del Novecento a seguito di un intervento conservativo realizzato a cura della Pro Loco “Torre Vado”. Al di sotto dell’affresco sono visibili tracce di colore risalente al periodo classico dell’arte bizantina nel Salento (900-1000 d.C.). Nella mano del Bambino sono raffigurate tre frecce (evidente il riferimento alla SS. Trinità) simboleggianti ...

L’abbazia è un antico complesso monastico del IX secolo, poi inglobata all’interno di un complesso masserizio fortificato.  Della struttura originaria restano solo ruderi e parti di murature. Meglio conservata è la torre colombaia, situata a poca distanza dall’abbazia e ancora oggi in aperta campagna. ...

La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, conosciuta localmente come Chiesa dei Diavoli, è una struttura extra-urbana di forma ottagonale, costruita nel XVII secolo dal Marchese Gattinara. La parte superiore della chiesa è definita da un doppio cornicione che rende appena visibile l’estradosso della volta. Un campanile a vela è impostato sulla muratura d’attico sul lato sud-est. L’interno è scandito da paraste angolari con capitelli corinzi e arcate a tutto sesto; la copertura è costituita da una volta a padiglione lunettata impostata sul tamburo ottagonale. Sulle pareti restano i resti degli altari originali. Sull’altare maggiore era raffigurata la Vergine di Costantinopoli adorata da angeli, santi e dallo stesso committente. ...

Suggestiva posizione sul Promontorio del Calino, affacciatao sul mare di Marina Serra, ha il Santuario di Maria SS. Assunta in Cielo, circondato da un ampio giardino con folta vegetazione.  La struttura appare molto semplice ed è caratterizzata da elementi tipici delle strutture fortificate: in corrispondenza di porte e finestre sono posizione piombatoie a scopo difensivo: sulla facciata vi è una lapide in marmo dove si legge che la chiesa fu elevata a Santuario nel 1950 (anno santo) per la proclamazione del dogma dell’Assunzione.  L’interno presenta una navata unica coperta da volta a stella. Sull’altare maggiore è collocata la tela raffigurante Maria Assunta in Cielo del pittore napoletano Paolo Fenoglio. Entrando sulla sinistra una tela ...

Composta di un singolo vano a botte, presenta le pareti completamente affrescate, compresa la volta al centro della quale è dipinto uno stemma in discrete condizioni. Sulla parete che sormonta l’altare è raffigurata la Madonna di Costantinopoli, mentre in una lunetta sovrastante l’ingresso, vi è affrescato un insolito Gesù che porta la croce in un desueto paesaggio campestre. Sulle pareti sono dipinti, a figura intera, numerosi santi fra i quali S. Nicola, S. Rocco, S. Antonio Abate e S. Antonio da Padova. ...

La cripta, interamente scavata nella roccia tufacea, è il risultato di modifiche e aggiunte nella pianta e nell'architettura, come dimostrano le due colonne circolari del XVI secolo con capitello dorico, l'aggiunta di un altare sulla parete orientale, sovrastato da un affresco seicentesco raffigurante la Crocifissione (da cui il nome della cripta), un lucernaio creato successivamente e l'occlusione dell'ingresso originario a ovest. Si accede mediante una porta a nord, cui fa seguito una scalinata voltata a botte che conduceverso il vano ipogeo. L'ingresso è arricchito da una lunetta affrescata con la scena della Sacra Famiglia. All'interno le pareti e il soffitto sono ricoperti da affreschi datati tra il XIII e il XVII secolo, accompagnati da iscrizioni in greco e in ...

La chiesa attigua al convento è costituita da una unica navata composta da tre ambienti (aula, coro e presbiterio) e otto altari. Le pareti sono caratterizzate da lesene in stile dorico e stucchi e nello spessore delle pareti sono ricavati gli altari. La volta è a botte lunettata, stuccata ed affrescata. La facciata, delimitata da due lesene e coronata da un timpano spezzato, è arricchita da tre nicchie con statue e da un portale d'ingresso posto in asse con un finestrone realizzato a traforo. Alle spalle del convento c’è un chiostro, che fungeva da ricovero per i Pellegrini che vi trascorrevano la notte. La funzione del Monastero di San Francesco da Paola, collocato lungo la Via dei Pellegrini era probabilmente speculare a quella esercitata ...

Secondo la tradizione San Pietro, in viaggio per Roma, fece tappa a Leuca e fondò la prima chiesa cristiana dedicata al Salvatore sul luogo di un tempio pagano dedicato a Minerva. La chiesa divenne uno dei principali centri di pellegrinaggio dell'età antica e medievale. La dedica a Santa Maria di Leuca risalirebbe invece al IV secolo, quando la Madonna salvò dei pescatori durante una tempesta. Numerose sono state le ricostruzioni della chiesa nel corso dei secoli, soprattutto a causa di ripetuti attacchi provenienti dal mare da parte di turchi o saraceni, tanto che nell’ultima ristrutturazione, effettuata tra il 1720 e il 1755 da monsignor Giovanni Giannelli, la struttura viene camuffata da fortezza per nasconderla da altre eventuali distruzioni.  ...

La cripta grotta è situata nelle immediate vicinanze della Chiesa della Madonna delle Rasce, a circa 2 Km a Nord del Santuario di Santa Maria di Leuca.  Si tratta di una tipica grotta basiliana costituita da un vano circolare alto circa 2 metri e del diametro di circa 3 metri. Vi si accede da uno strettissimo passaggio nella roccia, tramite il quale si accede ad un corridoio di accesso che porta ad un piccolo vano anch’esso circolare probabilmente adibito a dormitorio. La frequentazione dell’area ad uso abitativo appare testimoniata anche dalla presenza di canali per la raccolta dell’acqua piovana, resti di piccole cisterne interrate etc.  ...

La Chiesa fu eretta in onore della Madonna delle Grazie nel 1679, lungo la via dei Pellegrini, in un’area dove esisteva un tempo un piccolo borgo nato a seguito della distruzione della città di Vereto.  L'edificio, ad aula unica e coperto da una volta a stella lunettata con mascheroni allegorici, presenta un pessimo stato di conservazione; si conserva solo un altare rudimentale in conci di tufo, sovrastato da un immagine mariana.  Nel territorio circostante la chiesa è attestata la presenza di numerose grotticelle e tombe medievali, che non conservano più traccia del defunto in quanto già aperte e depredate in antico. ...

La Chiesa di San Giuseppe, collocata a metà strada tra Salignano e Santa Maria di Leuca, è ubicata lungo uno degli snodi più importanti del percorso dei Pellegrini, che qui potevano scorgere da lontano - per la prima volta - la meta finale del loro viaggio: il Santuario di Leuca. Molti di essi trovavano ristoro ed ospitalità in alcuni ambienti appositamente realizzati, nelle immediate vicinanze dell’edificio di culto.  La chiesa fu costruita tra il 1617 e il 1630. La costruzione dell’edificio richiese così lungo tempo per il fatto che dopo pochi anni dall’inizio dei lavori, questi furono interrotti a causa dell’arrivo nel Capo di Leuca degli Algerini e fu ripresa solo in seguito.  Oggi la chiesa è circondata da una grande pineta ...

La chiesa, dedicata alla Maddona Assunta, presenta una pianta rettangolare ad aula unica, con una semplice facciata e un piccolo campanile a vela. All’interno era decorata da affreschi, oggi altamente deteriorati, tra cui un interessante affresco raffigurante San Paolo con la spada attorno alla quale è attorcigliato un serpente; ai piedi del santo uno scorpione sormontato da altri due serpenti intrecciati a forma di caduceo. Questa particolare iconografia del Santo lo associa al tipico fenomeno salentino del tarantismo: il riferimento è all’episodio in cui, secondo la tradizione, San Paolo, mentre si trovava a Malta, fu morso da un serpente, ma il veleno non provocò alcun danno, per cui il Santo ottenne il titolo di protettore dal morso di animali velenosi e, di ...

Le Centopietre è una peculiare costruzione, situata di fronte alla chiesa di S. Giovanni Battista, alla periferia di Patù, in località Campo Re. Presenta una forma rettangolare (7,20 x 5,5 x 2,6 m) ed è composta da 100 grossi blocchi tufacei squadrati e 26 lastroni tufacei disposti a copertura a doppio spiovente. La struttura presenta due ingressi, uno sul lato orientale ed uno sul lato meridionale. All’interno sono presenti affreschi in pessimo stato di conservazione risalenti al XIII-XIV secolo, periodo in cui il monumento fu utilizzato come luogo di culto da monaci orientali. Tra essi si riconoscono una Crocefissione posta sul muro nord e da inquadrare nello strato pittorico più tardo insieme a san Giorgio presente sullo stesso versante ma nella ...

La chiesa rurale del Crocifisso fu costruita nel 1651, ubicata lungo il tracciato della via dei Pellegrini. Presenta una sobria facciata a doppio spiovente inquadrata tra due poderose paraste. Lateralmente è collocato un piccolo campanile a vela. L’interno è caratterizzato da un'unica navata divisa in due campate con copertura a stella.  Presenta un apparato decorativo modesto in cui emerge però lo splendido altare del 1670 decorato con stucchi policromi dello scultore alessanese Placido Buffelli, contenente un dipinto del volto di Cristo. La chiesa custodisce un antico Crocifisso e una statua del Cristo morto.  ...

L’interno della chiesa, di modeste dimensioni (7 x 7 m), ha pianta ad aula unica ed è a doppia abside, esempio più unico che raro nel Salento. All'interno sulla parete frontale e sulle absidi, si notano strati di affreschi e graffiti del periodo bizantino (XI-XII sec.) gravemente deteriorati. Nell’abside di sinistra, tra gli affreschi più antichi e bizantineggianti, è raffigurato S. Giovanni Battista, precursore della venuta del Messia, riconoscibile per l’iscrizione in greco inserita in un cartiglio “Io sono la voce di colui che grida nel deserto”; nell’abside di destra, sovrapposti a immagini più antiche, sono riconoscibili affreschi più recenti, probabilmente collocabili tra XVI e XVII secolo: al centro un Cristo Pantocratore, a ...

Sulla sommità della Serra dei Cianci, in posizione suggestiva e panoramica, è collocato il Monastero delle Clarisse, chiamato dalla Diocesi ad essere luogo di accoglienza e accompagnamento spirituale e, per la sua posizione geografica, il Monastero situato più ad est d’Italia, luogo di preghiera e di incontri di approfondimento culturale con le Chiese Ortodosse.  Il monastero è aperto alle persone che desiderano fare esperienza di silenzio, solitudine e contemplazione. A questo scopo sono messi a disposizione un ampio spazio all’aperto retrostante la chiesa, una foresteria con otto posti letto, la possibilità di autogestione con pranzo al sacco o uso cucina e un ampio salone per conferenze. ...

La chiesa risale agli inizi del '600, ma conserva tracce decorative di una cappella medievale dell'antico insediamento di Pozzomauro. La facciata della chiesa è molto semplice. L'interno, a croce latina, consta di diversi altari del XVII e XVIII sec. d.C. Nel transetto sono presenti i dipinti più antichi, basso medievali, come la Madonna con Bambino. La chiesa e l'attiguo convento furono ricostruiti dai Frati Riformati sul luogo dove avvenne un episodio miracoloso datato al 1596. La strada che conduce al convento è caratterizzata dalla presenza di una Via Crucis in pietra posta ai lati dello stesso viale ...

La piccola chiesa fu ricostruita nel XVI secolo sulla Serra dei Cianci, lungo il tracciato della via dei Pellegrini.  La chiesa è ricordata per la prima volta in un documento del 1218, quando faceva parte dei beni appartenenti all’abbazia di S. Nicola di Casole. Si tratta di una semplice struttura a pianta rettangolare e a navata unica. I numerosi interventi subiti dalla chiesa nel corso dei secoli hanno alterato totalmente l'aspetto originario. Oggi versa in un pessimo stato di conservazione e manutenzione.  ...

Appena fuori il centro abitato di Presicce, sulla strada che collega il comune di Taurisano alla località Pozzomauro, si trova la cripta di San Mauro proprio dietro la cappella di S. Maria del Rito, una piccola chiesetta rurale di origine basiliana. Sia della cripta che della chiesetta, rimangono solo pochi ruderi che tuttavia vale la pena di visitare per gli affreschi che la decorano, riconducibili tra il XIII ed il XIV secolo. La cripta è suddivisa in due navate, tuttavia ad oggi è solo possibile intravedere dipinti frammentari, probabilmente di santi tra cui Santa Caterina d'Alessandria ed una scena dell'Annunciazione nella navata destra. Originariamente la cripta comunicava con un frantoio ipogeo, di cui sono ancora presenti le mangiatoie, alcuni pozzi di raccolta ...

La piccola chiesa, dedicata alla Madonna di Costantinopoli, fu eretta nel 1628. Presenta una facciata semplice, con copertura a doppio spiovente e un unico portale di ingresso sormontato da una nicchia. Gli angoli sono sottolineati da un motivo a bugnato. Sulla sommità è posto un elegante motivo ad archetti ciechi. Al suo interno presenta diversi affreschi di ispirazione bizantina e una tela del 1700 raffigurante l'immagine della Vergine con Bambino, un olio su tela di grandi dimensioni, eseguito da un pittore sconosciuto nella prima metà del ‘700. Ai lati troviamo Sant’Oronzo, Sant’Antonio Abate, San Leonardo e i Santi Medici.  Addossato alla cappella vi è un edificio semidiruto, molto probabilmente ambienti di accoglienza e ricovero per ...

La chiesa di Santa Marina, collocata nella frazione di Ruggiano, è parte di un santuario medievale più volte rimaneggiato nel corso dei secoli.  La facciata appare sobria e lineare, basata su un ordine unico di lesene ioniche che scandiscono il prospetto in due registri verticali simmetrici, e termina in alto con una trabeazione ed un grande timpano triangolare con la cornice a modanature a gola e toro e a dentelli. A questa impostazione sobria si somma l’ornamentazione scultorea rococò dei portali, delle finestre e del vertice del timpano. L’interno è a due navate e rispecchia la particolare struttura della facciata. La chiesa conserva al suo interno opere degne di nota tra cui una statua in legno e un affresco raffigurante l’immagine ...

La laura di Presicce è scarsamente conservata, ma come tante del sud Salento doveva essere composta da celle ricavate in piccole grotte scavate nella roccia più friabile nelle quali si entrava dall'alto attraverso una cavità; all'interno c'era il "giacitoio", dove riposavano i monaci, e la cripta con parete affrescata destinata alla celebrazione della messa. ...

La cripta della Trinità o dell'Eternità è collocata sul versante Nord-Ovest della Serra che congiunge Casarano a Ruffano. La cripta occupa lo spazio della grotta dell'Eternità o della Trinità, di proprietà privata e profonda più di 30 m. La cripta presenta una pianta irregolarmente triangolare, con alta volta e un'ampia imboccatura a largo arco rivolta verso Ovest.  ...

L'attuale struttura è il frutto di un ampliamento, della struttura originaria, avvenuto negli anni '50 del secolo scorso. Si conserva gran parte della struttura originaria, intitolata a S.Maria e datata alla metà del XVI sec. d.C., all'altezza del transetto. La facciata è a capanna, con un unico portale d'ingresso, piccolo rosone e croce aggettante in asse. All'interno si possono ammirare interessanti dipinti dell'epoca tra cui l'Annunciazione e il Giudizio Universale e un affresco realizzato nel 1586 per devozione da Alterius Stasi ...

  Conosciuta con il nome di Madonna della Serra, la Chiesa dedicata a Maria SS. Assunta in cielo fu elevata a Santuario nel 1951. L'edificio risale al XVI secolo, periodo di frequenti attacchi dei Saraceni alle coste salentine. Per questo motivo la chiesa si presenta esternamente come una torre di avvistamento ed è caratterizzata da elementi tipici delle strutture fortificate; in corrispondenza di porte e finestre sono  posizionate piombatoie a scopo difensivo. L'interno è costituito da un pavimento in ceramica maiolicata e da un altare maggiore in pietra leccse sormontato dalla tela della Madonna con Bambino. Lateralmente è collocata la statua della Madonna della Serra, periodicamente portata in processione, ...

L’attuale facciata della chiesa è il risultato di numerosi rimaneggiamenti susseguitisi fino al Novecento. L’interno, al contrario, è un'esplosione di arte barocca con splendidi altari con colonne tortili finemente scolpiti e tele, come la seicentesca Visione di San Francesco di Frate Angelo da Copertino, che adornano la grande navata. La navata, insieme al coro, sono il risultato di una serie di interventi avvenuti in tempi diversi. Il coro, infatti, distrutto nel dicembre del 1931 da un incendio, fu ripristinato solo nel 2004 con un'opera in noce boliviano dell'artigiano Giuseppe Valente di Miggiano. La chiesa ospita pregevoli altari barocchi in pietra leccese dedicati a San Nicola (1653), al Crocifisso (1683), all'Immacolata(1781) e a San Vito (1807). La statua in ...

Il Santuario di San Rocco si presenta come una struttura semplice e lineare caratterizzata esternamente da una porta centrale, inquadrata tra due nicchie vuote, e due porte laterali. In cima all’edificio è una croce. L’interno è caratterizzato dall'altare maggiore ornato da una grande tela di Giovanni Grassi, datata 1851, raffigurante il Taumaturgo tra gli appestati, sulla quale si trova la seguente epigrafe latina: D.O.M. DIVO ROCCO SACELLUM HOC ANTIQUA IVIUM PIETAS RECENS FIDELI M. DEVOTIO ... TESTIS FAEC. E. M. DIGIORUM OCCASIONE MOTA EREXIT UNA AMPLIA VIT ALTERA A.D. MDCCXXXVIII. Ai due lati dell'altare, sono collocate le statue di S. Oronzo, a sinistra, e quella di S. Sebastiano, a destra. Sappiamo, infatti, che il culto per S. Rocco è attestato in ...

Risalente al IX secolo d.C., la cripta, collocata sotto l’omonima cappella risalente al XIV secolo, si trova nell'ex grancia dei Carmelitani. E' costituita da un vano quadrangolare con affresco, nella nicchia opposta all'ingresso, di Santa Marina del 1400; su tutte le pareti si notano tracce di colore di antichi affreschi, ormai definitivamente perduti. A sinistra dell’ingresso insistono due piccoli vani, uno dei quali completamente affrescato con immagini tipiche dell’iconografia Bizantina: Santa Caterina d'Alessandria, San Nicola rappresentato secodo i canoni iconografici orientali, un Santo Anonimo che reca in mano un sigillum, l'Arcangelo Gabriele. La cripta riveste notevole importanza per la presenza della “Dormitio Virginis” del XII secolo: la vergine è adagiata su ...

La Chiesa Madre, dedicata all'Immacolata Concezione, si presenta con una sobria facciata scandita in tre parti da alte lesene. La parte centrale è arricchita da un elegante portale barocco sormontato da una statua in pietra della Vergine. Al di sopra del portale è una iscrizione e una finestra a lira, accanto alla quale è un orologio. Il prospetto termina con un frontone curvilineo ai lati del quale si ergono due campanili a vela. L'interno, a tre navate, ospita alcuni altari con dipinti come quello dell'Immacolata, opera di recente attribuita al pittore Aniello Letizia. Di particolare interesse è la seicentesca statua in legno veneziano di San Donato, protettore del paese. ...

Il Calvario di Montesano Salentino si presenta come un'ampia e profonda edicola absidata protetta da una recinzione sormontata da sei pinnacoli a guglia. La struttura è scandita lateralmente da coppie di paraste che ospitano i dipinti dei due ladroni; superiormente svettano due pinnacoli affiancati da coppie di calici in terracotta. L’area dell’abside è occupata da cinque dipinti realizzati dall’artista Giuseppe Bottazzi (1821 - 1890) di Diso che illustrano, come in altri calvari da lui realizzati, le immagini della Passione di Gesù Cristo. Al centro domina la Crocifissione con la Vergine, San Giovanni e la Maddalena, mentre ai lati di questa raffigurazione sono la Preghiera nell'orto degli ulivi, la Flagellazione, l’Andata al Calvario e la Coronazione di ...

La Cappella della Madonna dell'Itri si presenta con una semplice facciata neoclassica costituita  da portale timpanato e bifora centrale. L'interno è ad aula unica di  piccole dimensioni con altare maggiore in pietra leccese dietro il quale una piccola porta permette l'accesso alla chiesa bizantina, a pianta rettangolare, dedicata a San Nicola. La chiesetta, interamente affrescata, presenta sulle pareti ben sei fasi pittoriche sovrapposte dalle quali è possibile desumere informazioni sullo stile e sui diversi periodi in cui gli affreschi sono stati realizzati. Ai piedi della parete est è presente una raffigurazione della Madonna dell’Itri. Un piccolo altare barocco, del ‘600, sorregge le statue della Madonna, di una santa sconosciuta, ...

Protetta dalla folta vegetazione che costeggia il canale del Fano lungo la dorsale orientale, la cripta risulta quasi invisibile ad un'occhiata fugace. Di piccole dimensioni (2,70×3,20 m), probabilmente destinata ad una ristretta cerchia di monaci bizantini, il luogo di culto interamente scavato nel banco roccioso si compone di due ambienti: una cella, dove i partecipanti alle celebrazioni religiose potevano prendere posto su due sedili ricavati lungo le pareti laterali, ed un'abside separata dalla cella da un tramezzo in pietra che raggiunge il soffitto  fiancheggiata da due finestrelle. Al centro della prima cella una piccola fossa forse conteneva i resti di uno di questi monaci. Restano pochi resti di decorazione pittorica che permettono di riconoscere il Santo ...

La Chiesa della Madonna degli Angeli fu realizzata nel 1902. L’edificio, situato nelle campagne tra San Cassiano e Nociglia, nasce sul sedime di un’antica chiesetta risalente all’ XI sec. ...

La chiesa presenta una facciata monocuspidata, secondo lo stile architettonico neoclassico, inquadrata fra due paraste. Sul portale è una nicchia ovoidale in cui affrescata l’immagine di Santo Stefano genuflesso, con tunica bianca, pianeta diaconale crocesegnata, su sfondo paesaggistico palestinese. In posizione arretrata si innalza il campanile a pianta quadrata del 1892, sulla cui sommità è collocata una statuetta del santo. L'elemento superstite più notevole della cappella medievale è la parte centrale della facciata salvatasi in quanto, nelle successive ricostruzioni e ristrutturazioni, fu utilizzata prima come parete posteriore, poi come muro divisorio tra lo spazio retrostante l'altare e il vano della sagrestia dell'edificio ...

La facciata è inquadrata tra due torri campanarie e si sviluppa in due ordini scanditi da lesene. Sull'architrave della porta d'ingresso è inserito lo stemma civico di Taurisano: un toro tra i colli. L'interno, con impianto a croce latina a unica navata, presenta una copertura a crociera interamente affrescata con festoni e arabeschi. La navata e il transetto sono impreziositi dagli altari dedicati a Santa Lucia, a Sant'Antonio da Padova, alle Anime del Purgatorio, a San Vito, alla Pietà, alla Sacra Famiglia, a Santo Stefano protomartire e alla Madonna del Rosario. Questi furono realizzati tra il 1838 e il 1840, eccetto gli altari di Sant'Antonio da Padova, eretto nel 1815, e del Rosario del 1885. Le relative tele provengono quasi tutte dall'antica parrocchiale e sono ...

  La facciata della chiesa è caratterizzata da un portale inquadrato tra due colonne sormontate da capitelli, che sorreggono due animali accovacciati, un leone e un toro, dai quali si innestano i bracci della cuspide realizzando una specie di protiro. Il portale è costituito da tre fasce concentriche scolpite a intrecci geometrici e a motivi vegetali, che racchiudono l'architrave su cui è rappresentata l'Annunciazione: la scena è inquadrata tra due colonne alle quali sono accostati due uccelli rampanti (pavoni), l'arcangelo Gabriele (a sinistra) e la figura della Vergine seduta in trono (a destra); tra le figure è incisa in greco la salutatio angelica. Al centro, il rosone è caratterizzato da tre corone concentriche scolpite. La fascia ...

Il complesso di Santa Maria di Leuca del Belvedere, noto anche localmente come Leuca Piccola, è un’articolata struttura religiosa costruita, nel luogo di una chiesetta presistente, nel 1685 dal barone don Annibale Capece.  La chiesetta già esistente viene dotata di un imponente pronao, costituito da un corpo monumentale a grandi arcate che immette direttamente nella piccola chiesa, dotata di una sagrestia retrostante.  L'interno è arricchito da affreschi sei-settecenteschi raffiguranti San Lazzaro, Santa Lucia, Sant’Oronzo, Santa Barbara, Santa Marina, San Francesco da Paola, San Pasquale Baylon, San Gennaro e San Leonardo. Sulla volta invece sono affrescati i quattro Evangelisti (S. Matteo, S. Luca, S. Marco e S. Giovanni) legati dalla sigla JHS ...

Fuori dal centro abitato di Giuliano è possibile visitare la chiesa romanica di San Pietro Apostolo. La struttura presenta pianta rettangolare con una navata unica ed abside semicircolare. È stata costruita in muratura con blocchi a doppio paramento utilizzando anche blocchi di reimpiego provenienti da edifici funerari di epoca romana provenienti dall'antico sito di Vereto, tra cui un pregevole fregio dorico con un triglifo e due metope con bucrani. All’interno si conservano tracce di vari strati di intonaco affrescato con figure di santi di tradizione bizantina, graffiti navali ed un’epigrafe in greco, testimonianza del passaggio di pellegrini che forse qui sostavano per riposarsi prima di giungere a Santa Maria di Leuca. Alle spalle dell’abside vi sono numerose ...

Alla periferia meridionale del nucleo urbano è collocata una cripta intitolata, sulla base dell’unico affresco superstite, al Cristo Pantocreatore. La cripta, datata al IX secolo, appare isolata all’interno di un giardino privato protetto da imponenti muri a secco. Tramite una scala scavata nella roccia si scende di circa 3 m per accedere ad un secondo giardino, anch’esso chiuso, che presenta ai lati una serie di mangiatoie, una nicchia scavata nella roccia e su un lato un’apertura corrispondente ad una porta fiancheggiata da due finestre. Dall’ingresso si accede alla cripta, sorretta da due pilastri (uno di fattura recente), dove si riconosce l’abside, a fondo piatto, adornato con un semplice altare in pietra, tipico del rito greco-bizantino. Sull’altare è ...

La chiesa madre di Giuliano, dedicata a San Giovanni Crisostomo, fu edificata nel XVI secolo su una costruzione preesistente. I numerosi restauri e rifacimenti a cui è stata sottoposta nel corso dei secoli, le hanno consegnato l’aspetto attuale con un prospetto in stile neoclassico, con paraste e portone centrale sormontato da un’epigrafe con dedica, frutto dei lavori effettuati alla fine dell’Ottocento. L’interno, a tre navate, è ricco di opere realizzate in varie epoche. Della fase più antica della chiesa rimangono alcuni affreschi del 1564 e un bassorilievo in pietra leccese del 1612 raffigurante “La pietà”. Le cappelle laterali ospitano altari barocchi sormontati da alcune tele di pregevole valore artistico. Settecenteschi sono gli stucchi delle ...

Nella frazione di San Dana si trova la cripta di Sant’Apollonia, risalente al VI-IX secolo. Sant’Apollonia è rappresentata in un affresco su una parete laterale, con in mano la palma del martirio e un giglio bianco, contornata da nubi e angeli. La cripta presenta un unico vano di forma quadrilatera irregolare, totalmente scavato nella roccia. All’interno vi è una piccola celletta nella quale è ricavato un sedile. Questo elemento ha fatto ipotizzare una datazione molto precoce della cripta, legata alla presenza di qualche eremita anacoreta; altri ipotizzano invece la costruzione della cripta nel VI secolo, in connessione alla presenza di monaci italo-greci.  Sono presenti alcuni affreschi, datati tra l’XI e il XVIII secolo, dei quali quelli decifrabili ...

La cappella, dedicata a Santa Barbara, fu costruita nel XIII-XIV secolo, all’interno di un complesso conventuale femminile di Clarisse o Benedettine di cui si conservano solo ruderi nei vicini ambienti adibiti a usi agricoli.  La facciata presenta una porta di accesso con architrave monolitico sormontato da una lunetta, probabilmente un tempo affrescata. Sopra la lunetta vi era un rosone oggi occluso da blocchi di tufo. All’interno la cappella presenta un ambiente unico rettangolare con abside semicircolare. Quest’ultimo appare ostruito da blocchi di tufo, provenienti dalla distruzione dell’abside stessa, rivolto ad est. Lungo la parete settentrionale si apre una porta che collegava la chiesa con gli attigui ambienti monastici. Rarissime sono le tracce di affresco ancora ...

La piccola chiesa di Santo Stefano, costruita a ridosso dell’insediamento di Macurano, fu costruita nel 1585 e presenta un campanile a vela sulla facciata e un affresco di Santo Stefano sulla parete di fondo, con alcune iscrizioni votive ai lati visibili sotto lo strato di intonaco attuale.  ...

Don Tonino Bello morì a Molfetta nel 1993. Fu seppellito nella sua città natale, Alessano, nel cimitero comunale. La tomba è meta di pellegrini da varie parti d'Italia e non solo che lasciano spesso un ricordo del loro passaggio.  Intorno alla tomba è stato costruito un piccolo muro con una porta simbolica, orientata simbolicamente proprio ad Est, a fianco della quale vi è iscritta la frase: "In piedi costruttori di Pace!", che ricorda il saluto con il quale don Tonino si rivolse al convegno nazionale di Pax Christi. Sempre attorno alla tomba c'è un albero di ulivo, simbolo della pace, sui cui rami sono stati appesi dai pellegrini di passaggio Rosari, Tau francescani, medagliette miracolose, e altro, come segno simbolico di ...

La maestosa facciata della chiesa di San Salvatore, affacciata su Piazza Don Tonino Bello, presenta tre ingressi, su quello centrale, di maggiori dimensioni, campeggia una lapide e lo stemma della città di Alessano.  L'interno è a croce latina suddivisa in tre navate da pilastri e conserva dipinti di pregevole fattura come "San Trifone in gloria" di Oronzo Letizia, un dipinto di scuola caravaggesca attribuito a Paolo Finoglio "L'arcangelo Raffaele e Tobia". Pregevole è il pulpito in legno del 1879, opera di Giuseppe De Cupertinis. Nell'ala destra vi è l'altare di San Trifone, Santo patrono della città. ...

La cripta, oggetto di un recente restauro, fu costruita da monaci italo-greci nel IX secolo, all'interno di un complesso costituito da fattoria-convento, dipendente dall'Abbazia di Santa Maria de Amito.  Si accede al vano ipogeo tramite due scale che conducono ad uno spazio scavato nella roccia e di modesta altezza, ritmato dalla presenza non ordinata da pilastrini in muratura e da colonne di foggia varia, la maggior parte dei quali ricavati dal banco roccioso naturale, altre dovuti a recenti restauri. La struttura si articola intorno ad un vano centrale quadrato, visibile all'esterno tramite un alzato con campanile a vela. Lo spazio centrale è occupato da un presbiterio con pilastri ottagonali e balaustra, al cui interno un altare settecentesco con al centro una Madonna ...

La piccola chiesa cinquecentesca dedicata alla Santa Croce è ubicata alla periferia di Tricase, nel territorio di Lucugnano. Il prospetto presenta linee semplici e termina con un cornicione leggermente aggettante, sovrastato da due mezzi timpani con al centro una colonnina di conci di tufo sormontata da una croce. Agli angoli il frontone è definito da due pinnacoli. L'interno è a navata unica con volta a botte lunettata. Alcune finestre illuminano l'ambiente. Sull'unico altare, in pietra leccese, vi è un interessante dipinto raffigurante la Pietà. L'altare è costituito da tre semplici gradini: nella parte sottostante la mensa sono scolpiti degli angeli che la sorreggono e al centro un tondo con il rilievo della Vergine. In corrispondenza degli ...

La chiesa della Madonna Addolorata, alla periferia della frazione di Lucugnano, presenta un semplice prospetto caratterizzato da due nicchie vuote che affiancano il portale di ingresso. Il prospetto termina con un piccolo coronamento mistilineo e due acroteri alle estremità laterali. L'interno, ad aula quadrangolare, ospita un unico altare in marmo, composto da un elemento architettonico in pietra leccese sovrastato dalla pala raffigurante la Vergine Addolorata o dei Sette Dolori, commissionata da Anna Carignani, moglie del marchese di Botrugno Saverio Castriota.  Nel paliotto sotto la mensa vi è la statua del Cristo Morto, che viene portata in processione il Venerdì Santo insieme a quella dell'Addolorata custodita in una nicchia del presbiterio. Sulla ...

La chiesa di Santa Maria delle Grazie è collocata nel piccolo centro di Lucugnano, tra Palazzo Comi e il Castello baronale. L'iscrizione sul prospetto attesta l'esistenza della chiesa già nel 1725. Il prospetto, recentemente ridipinto in tonalità rosacea, è delimitato da due lesene sovrastate da altrettanti pinnacoli con un timpano centrale a cornice mistilinea con quattro volute. Nessun elemento, tuttavia, consente di delineare con esattezza gli eventi che hanno caratterizzato la sua  vicenda costruttiva. L'interno è a navata unica divisa in due campate con abside rettangolare. La copertura è formata dall'incrocio di due volte a spigolo e di una a botte lunettata. Accoglie l'altare maggiore in pietra leccese, scolpito con motivi floreali, ...

La struttura, con orientamento est/ovest, presenta una pianta longitudinale divisa in tre navate ed è caratterizzata da una serie di tre archi sorretti da tre colonne di cui il più alto è quello centrale. La facciata è arricchita da una bifora divisa da un'esile colonnina con capitello tronco-piramidale su cui è scolpita una croce lobata tipica dell'iconografia orientale, sovrastante il portale di ingresso ad arco leggermente ogivale. L'abside, tipicamente bizantina, si presenta all'esterno in forma poligonale, all'interno in forma circolare, ed è caratterizzato da una bifora con archi di raggio ineguale. Sul muro meridionale si conserva una della lastre di pietra lavorata a finestra cruciforme. All'interno è presente una ...

La cripta della Madonna del Passo, di origine basiliana, è collocata a ridosso del cimitero comunale di Specchia. La struttura, di forma quadrangolare, presenta una navata unica con due altari laterali e un altare maggiore, centrale, sormontato da un baldacchino delimitato da colonne, che contiene al centro un affresco della Madonna col Bambino. Le pareti dell'ipogeo presentano tracce di antichi affreschi. Di fronte alla cripta vi è un ricovero per viandanti che si ristoravano sotto i portici e che fruivano di una vicina cisterna. Esternamente sulla chiesa-cripta, nel 1851, è stato edificato un Calvario.  ...

La chiesa, dedicata a San Nicola di Myra, è ubicata alla periferia del paese, un tempo aperta campagna. La chiesa risale probabilmente all'XI secolo e costituisce una delle testimonianze medievali del territorio. La struttura presenta una navata unica con orientamento sull'asse sud/est - nord/ovest, verso il punto in cui sorge il sole nel giorno in cui si celebra la festa di San Nicola (6 dicembre).  La chiesa fu restaurata nel 1587 andando ad assumere l’aspetto attuale, in occasione del passaggio dal rito greco-bizantino, che vi si praticava, al rito latino. All'interno è però conservata una lapide che fa riferimento alla sua antica origine. Il tetto a doppia capriata viene sostituito dall'attuale volta a crociera in conci di tufo. Nella chiave di volta ...

La facciata barocca della chiesa di S. Domenico, ultimata nel XVII secolo, presenta un portale sormontato dalla statua di San Domenico di Guzman, e i busti di San Pietro e di San Paolo. La sommità del timpano è decorata con statue di alcuni santi cari all'Ordine Domenicano. L'interno, a navata unica, è illuminato da 13 finestre a lira, e presenta sette cappelle intervallate da statue policrome di santi domenicani. Il transetto è sostituito da due grandi cappelle che precedono l'altare maggiore. Altari barocchi e prestigiose tele decorano la chiesa: artisti come Saverio Lillo, Giovan Domenico Catalano, Giuseppe Zimbalo, Gioacchino Toma vi lavorarono. In fondo alla navata è collocato il coro ligneo realizzato nel 1703 da Oronzo Pirti. Bellissimo il cielo ...