La chiesa madre di Tricase è intitolata alla Natività della Beata Vergine Maria. La struttura attuale è il risultato di una serie di ristrutturazioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli. Il prospetto principale presenta un portale decorato da colonne con capitelli compositi, sormontato da una nicchia che accoglie la statua della Madonna orante. L’interno, a croce latina semplice con un’unica navata e transetto, conserva arredi e suppellettili delle strutture precedenti come il fonte battesimale rinascimentale visibile sulla sinistra entrando nella chiesa. Nel transetto sinistro un monumentale altare ospita la cinquecentesca tela della Vergine con bambino e i Santi Matteo e Francesco da Paola, attribuita a Paolo Caliari detto il Veronese; ...
Il nucleo originario del complesso masserizio Matine risale al XVI secolo ed è costituito dalla torre. In periodi successivi alla torre originaria furono aggiunti numerosi vani ad essa addossati che definiscono la “curte”, lo spazio aperto dove si svolgevano le attività quotidiane. Alla masseria è annesso un giardino organizzato in percorsi rettilinei e dominato dalla presenza di una torre colombaia. La torre fortificata è caratterizzata da beccatelli a sostegno del parapetto del terrazzo sommitale e da caditoie in asse alle finestre ed alle porte di accesso. Poco distante dalla masseria è visibile un'aia ancora perfettamente intatta. La masseria, posta in un'ampia piana coltivata a seminativo e circondata da uliveti, domina visivamente il ...
La chiesetta, collocata nella campagna a nord-ovest di Tricase, nel territorio di Tutino, presenta una sobria facciata con un semplice portale che reca l’iscrizione “Virgini Pietatis Dicatum”. L’interno è a navata unica e termina con l’altare maggiore sormontato da un mosaico moderno raffigurante la Pietà (a sostituzione di un antico dipinto trafugato negli anni ’70). ...
La struttura presenta una sobria facciata impostata su tre ordini. L’ordine inferiore è caratterizzato da un portale barocco su cui si legge la data del 1758; il secondo ordine presenta al centro un finestrone a lira, mentre il timpano mistilineo, con al centro in una nicchia la statua di Sant’Ippazio, fu realizzato in seguito, come indica la data del 1791. L’interno, a croce latina, presenta due profonde cappelle su ogni lato. Oltre a pregevoli tele, all’interno è presente un pulpito cinquecentesco con motivi arabeschi e un organo a canne disposto sul coro ligneo a stalli dipinti. Du un pilastro è venuto alla luce un affresco della prima metà del XVI secolo, pertinente alla struttura precedente, raffigurante Sant'Eligio. ...
Il palazzo presenta una imponente facciata arricchita da un portale di ingresso con caditoia e da un balcone con mensoloni e balaustre finemente decorati e da un campanile a vela. In seguito l’ingresso fu spostato più a sud, quasi di fronte alla piazza. Il palazzo ha due ampi cortili interni: dal principale si accede attraverso una scala al primo piano dove si trovano le stanze riservate alla nobiltà, mentre al piano terra vi erano i locali per la servitù, i magazzini e i locali per la custodia degli animali. Al termine della scala si trova l'ampio salone che fungeva da sala per i ricevimenti e le cerimonie, all'interno del quale si trova la cappella. Adiacente al salone si trova il vano di rappresentanza, l'unico con due lunette affrescate con episodi di vita ...
Percorrendo stradine sterrate sulle pendici della Serra del Fico ci si imbatte in un'antico complesso masserizio in pessimo stato di conservazione. Si tratta della cd. Masseria Serrafica, dal nome della Serra in cui è collocata, oggi sottosposta a imponenti lavori di ristrutturazione dovuti al pessimo stato in cui versava la struttura. Si tratta di uno dei tipici complessi masserizi del Salento, costituiti da una parte dedicata alle attività agricole ed una parte destinata a funzioni residenziale. ...
La struttura è un grande complesso masserizio collocato in un'area interessata da percorsi che riconducono ad un'antica viabilità di età messapica e romana (via Sallentina). Nei pressi della masseria sono visibili tracce di carraie e sono state rinvenute alcune tombe scavate nel banco roccioso. Le carrarecce sono visibili lungo la strada sterrata prospicente la masseria. La struttura, inaccessibile e pericolante, è una tipica complesso fortificato, fulcro delle attività agricole locali fino alla metà del Novecento legata alla produzione di grano, tabacco e olio. ...
In Piazza San Giuseppe a Corsano, si apre un accesso che consente di accedere ad un interessante frantoio ipogeo. La struttura è stato oggetto di un progetto di valorizzazione in anni recenti, ma appare oggi chiusa e abbandonata. Nel frantoio si possono osservare la vasca per la molitura e una grande pietra molare di calcare. ...
Il castello è di modeste dimensioni. Gli ambienti interni presentano volte a stella e a botte ed è dotato di un giardino pernsile. Delle antiche decorazioni restano alcuni affreschi nel piano nobile e alcuni bassorilievi di modesta fattura nella sala del trono. Al castello era un tempo annessa una cappella dedicata a San Vito. ...
La piccola cappella di Sant’Elia è una struttura extra-urbana, situata a nord di Depressa, lungo la strada per Castiglione. La chiesa fu costruita nel XVII secolo, in un’area caratterizzata dalla presenza di antiche necropoli. Il prospetto è molto semplice ed introduce in un ambiente rettangolare con un piccolo altare su cui vi era un quadro della Trasfigurazione. ...
La cappella presenta un semplice prospetto rettangolare, con portale e finestra centrali, sormontato da un campanile a vela. Internamente, ciò che rende preziosa e forse unica la chiesetta di Morciano è la presenta di un enorme monolite, un autentico menhir in pietra di marmo locale, sul cui fronte piatto è affrescata una cinquecentesca Madonna col Bambino. Il monolite è venuto alla luce negli ultimi anni del Novecento a seguito di un intervento conservativo realizzato a cura della Pro Loco “Torre Vado”. Al di sotto dell’affresco sono visibili tracce di colore risalente al periodo classico dell’arte bizantina nel Salento (900-1000 d.C.). Nella mano del Bambino sono raffigurate tre frecce (evidente il riferimento alla SS. Trinità) simboleggianti ...
A 116 metri sopra il livello del mare, sulla cresta della Serra del Mito, si erge la Torre del Sasso. L’esistenza della torre è accertata dal 1584. Appartiene quindi al sistema di fortificazione costiera voluto da Carlo V nella prima metà del Cinquecento. La torre, oggi parzialmente diruta e di difficile accesso, è costituita da una base troncopiramidale e da una sovrastante parte quadrata. È visibile solo un lato della torre, realizzato in muratura di pietrame irregolare mista a terra rossa, intonacata e rinforzata con rinfianchi in blocchi di tufo posti di taglio e di testa. In analogia con altre torri, il vano superiore doveva avere volta a botte e rivestimento in blocchi di tufo regolari, come intuibile anche dai resti dell'imposta ancora visibili. ...
La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, conosciuta localmente come Chiesa dei Diavoli, è una struttura extra-urbana di forma ottagonale, costruita nel XVII secolo dal Marchese Gattinara. La parte superiore della chiesa è definita da un doppio cornicione che rende appena visibile l’estradosso della volta. Un campanile a vela è impostato sulla muratura d’attico sul lato sud-est. L’interno è scandito da paraste angolari con capitelli corinzi e arcate a tutto sesto; la copertura è costituita da una volta a padiglione lunettata impostata sul tamburo ottagonale. Sulle pareti restano i resti degli altari originali. Sull’altare maggiore era raffigurata la Vergine di Costantinopoli adorata da angeli, santi e dallo stesso committente. ...
Torre Palane è collocata a circa 15 metri sopra il livello del mare e si erge su una scogliera a strapiombo poco distante dal centro abitato di Marina Serra. La torre, esistente al 1569, è di forma quadrata e di notevoli dimensioni. La struttura presenta un basamento troncopiramidale a pianta quadrata, cinta da un cordolo a toro, su cui si innalzano le murature animate da aperture di varia ampiezza. Su una serie di beccatelli aggettanti si imposta il coronamento provvisto di caditoia originale. All’interno, da un unico ambiente coperto a botte, si accede ad un secondo ambiente, sempre voltato, sottostante il piano di campagna, privo di aperture e destinato a cisterna o deposito. ...
Suggestiva posizione sul Promontorio del Calino, affacciatao sul mare di Marina Serra, ha il Santuario di Maria SS. Assunta in Cielo, circondato da un ampio giardino con folta vegetazione. La struttura appare molto semplice ed è caratterizzata da elementi tipici delle strutture fortificate: in corrispondenza di porte e finestre sono posizione piombatoie a scopo difensivo: sulla facciata vi è una lapide in marmo dove si legge che la chiesa fu elevata a Santuario nel 1950 (anno santo) per la proclamazione del dogma dell’Assunzione. L’interno presenta una navata unica coperta da volta a stella. Sull’altare maggiore è collocata la tela raffigurante Maria Assunta in Cielo del pittore napoletano Paolo Fenoglio. Entrando sulla sinistra una tela ...
La torre, esistente nel 1565, si innalza solitaria a 129 metri sul livello del mare su un promontorio roccioso. La torre, realizzata con spesse murature in pietrame irregolare e terra rossa, era costituita da una base tronco-conica del diametro di circa 11 m e una parte superiore cilindrica separate da un cordolo. Il piano superiore, quasi del tutto diroccata, è rivestito da un paramento di blocchi di tufo regolari. All'interno si può ancora distinguare una cisterna con copertura a botte. ...
Composta di un singolo vano a botte, presenta le pareti completamente affrescate, compresa la volta al centro della quale è dipinto uno stemma in discrete condizioni. Sulla parete che sormonta l’altare è raffigurata la Madonna di Costantinopoli, mentre in una lunetta sovrastante l’ingresso, vi è affrescato un insolito Gesù che porta la croce in un desueto paesaggio campestre. Sulle pareti sono dipinti, a figura intera, numerosi santi fra i quali S. Nicola, S. Rocco, S. Antonio Abate e S. Antonio da Padova. ...
Si tratta di un complesso costituito da una torre cinquecentesca e dall'annessa ex caserma militare dei primi del '900. La torre si innalza a circa 125 metri s.l.m. su un promontorio roccioso con ripidi pendii caratterizzati da vegetazione arbustiva ed erbacea spontanea, ma anche da terrazzamenti con uliveti. La torre è costituita da un solo piano di forma troncoconica, corrispondente al basamento originario con una scala in muratura a ridosso della parete esterna e da un cordolo aggettante, che evidenzia il piano di imposta del terrazzo superiore. ...
La chiesa attigua al convento è costituita da una unica navata composta da tre ambienti (aula, coro e presbiterio) e otto altari. Le pareti sono caratterizzate da lesene in stile dorico e stucchi e nello spessore delle pareti sono ricavati gli altari. La volta è a botte lunettata, stuccata ed affrescata. La facciata, delimitata da due lesene e coronata da un timpano spezzato, è arricchita da tre nicchie con statue e da un portale d'ingresso posto in asse con un finestrone realizzato a traforo. Alle spalle del convento c’è un chiostro, che fungeva da ricovero per i Pellegrini che vi trascorrevano la notte. La funzione del Monastero di San Francesco da Paola, collocato lungo la Via dei Pellegrini era probabilmente speculare a quella esercitata ...
Secondo la tradizione San Pietro, in viaggio per Roma, fece tappa a Leuca e fondò la prima chiesa cristiana dedicata al Salvatore sul luogo di un tempio pagano dedicato a Minerva. La chiesa divenne uno dei principali centri di pellegrinaggio dell'età antica e medievale. La dedica a Santa Maria di Leuca risalirebbe invece al IV secolo, quando la Madonna salvò dei pescatori durante una tempesta. Numerose sono state le ricostruzioni della chiesa nel corso dei secoli, soprattutto a causa di ripetuti attacchi provenienti dal mare da parte di turchi o saraceni, tanto che nell’ultima ristrutturazione, effettuata tra il 1720 e il 1755 da monsignor Giovanni Giannelli, la struttura viene camuffata da fortezza per nasconderla da altre eventuali distruzioni. ...
Lungo il lungomare di Leuca alla fine dell’Ottocento gli ingegneri Ruggeri e Rossi e l’architetto Arditi sperimentarono la loro creatività costruendo numerose ville per la borghesia e la nobiltà locale, con stili esotici tra i più disparati: dall’orientale, all’arabo, dal pompeiano al gotico e al liberty. Se alla fine del XIX secolo si contavano 43 ville, alcune di loro on hanno resistito alla guerra e altre sono state ristrutturate in maniera diversa. Tra le più importanti sono Villa Ruggeri, Villa Meridiana (stile liberty), Villa Mellacqua (stile neogotico), Villa Sangiovanni (stile egizio) e Villa Episcopo (stile cinese). Ogni villa è fornita, secondo la consuetudine del tempo, di una cappella di famiglia, di un grande giardino, di ...
Passeggiando sul lungomare di Leuca ci si imbatte nei resti di una torre costiera in pessimo stato di conservazione. La torre sorge su un promontorio originariamente distante dal centro abitato di Leuca, ma attualmente incluso nella zona urbanizzata. La struttura, di circa 30 m di diametro, presenta base tronco-conica in carparo e al di sopra un cordolo si sviluppa in maniera cilindrica in blocchi di tufo. È dotata di un terrazzo con merli per posizionare le artiglierie. Viene generalmente assegnata alla categoria delle torri "a martello", anche se, rispetto a queste ultime, quella dell'Uomo Morto presenta una peculiarità: al posto della cannoniera alla base, c'è una porta. Oggi la torre è crollata nella parte superiore ed è possibile ...
Masseria Celsorizzo (detta anche "Gelsorizzo") è situata alla periferia di Acquarica del Capo, in un'area compresa fra il centro abitato suddetto e la strada provinciale per Maglie. Il complesso masserizio consiste di un'alta torre a pianta quadrata con feritoie e caditoie, primo nucleo dell'impianto databile alla prima metà del XVI secolo, e di altri vani come stalle, fienile ed ovili, addossati al muro di cinta, aggiunti nell'Ottocento come deducibile dalla data 1807 incisa sull'architrave del portale di accesso. Di particolare bellezza e interesse architettonico è la torre del XV secolo, che conserva alla base una piccola cappella dedicata a San Nicola di Mira che misura m. 7,8 di lunghezza e m. 3,7 di larghezza, con pregiati dipinti del XIII secolo. La ...
La Chiesa fu eretta in onore della Madonna delle Grazie nel 1679, lungo la via dei Pellegrini, in un’area dove esisteva un tempo un piccolo borgo nato a seguito della distruzione della città di Vereto. L'edificio, ad aula unica e coperto da una volta a stella lunettata con mascheroni allegorici, presenta un pessimo stato di conservazione; si conserva solo un altare rudimentale in conci di tufo, sovrastato da un immagine mariana. Nel territorio circostante la chiesa è attestata la presenza di numerose grotticelle e tombe medievali, che non conservano più traccia del defunto in quanto già aperte e depredate in antico. ...
La Chiesa di San Giuseppe, collocata a metà strada tra Salignano e Santa Maria di Leuca, è ubicata lungo uno degli snodi più importanti del percorso dei Pellegrini, che qui potevano scorgere da lontano - per la prima volta - la meta finale del loro viaggio: il Santuario di Leuca. Molti di essi trovavano ristoro ed ospitalità in alcuni ambienti appositamente realizzati, nelle immediate vicinanze dell’edificio di culto. La chiesa fu costruita tra il 1617 e il 1630. La costruzione dell’edificio richiese così lungo tempo per il fatto che dopo pochi anni dall’inizio dei lavori, questi furono interrotti a causa dell’arrivo nel Capo di Leuca degli Algerini e fu ripresa solo in seguito. Oggi la chiesa è circondata da una grande pineta ...
La Torre di Salignano è una massiccia costruzione di 20 metri di diametro e 15 metri di altezza, realizzata con blocchi regolari di tufo su una base circolare. Ha uno sviluppo troncoconico, con un basamento scarpato che raggiunge quasi metà dell’altezza dell’intera costruzione. È dotata di dieci piombatoie e cinque cannoniere. Alla sommità della struttura si trova il corridoio circolare di vedetta che sporge sui beccatelli sagomati. ...
A trenta metri dal complesso masserizio di Celsorizzo è una torre colombaia, a pianta circolare, databile al 1550, come riportato dallo stemma gentilizio dei Guarini e dall'iscrizione posta sulla porta di accesso: FABRICIUS GUARINUS / HOC FRUCTUS AUCUPANDIQUA CAUSSA / CONSTRUXIT SIBI AMICISQUE - ANNO D.NI MDL. - "Fabrizio Guarino fece costruire questa colombaia per sé e per i suoi amici per diletto di caccia. Anno 1550". La torre colombaia è divisa esternamente in due livelli da un cordolo a superficie piatta. Un toro marcapiano cinge la torre a mezzo metro dal piano della campagna: a questa altezza nasce l’accesso all’interno della colombaia, interno realizzato con le buche per i colombi e le scalette con i gradini sporgenti dalle fiancate. ...
L’imponente palazzo Liborio Romano, nella piazza principale di Patù, è un edificio neoclassico legato alla memoria di uno dei personaggi risorgimentali più importanti del Salento. Il palazzo, fatto costruire da Alessandro Romano, padre di Liborio, nei primi decenni del XIX secolo, aveva la duplice funzione di abitazione della numerosa famiglia Romano e di simbolo di potere e di ricchezza. La facciata principale appare molto più alta rispetto al resto dell’edificio, rafforzando l’immagine di imponenza della struttura. Accanto al portale principale nel 1961, in occasione del centenario dell’Unità d'Italia, fu collocata una lapide per ricordare le gesta di Liborio. Dall’ampio cortile si accede al portico in stile dorico snellito da colonne ...
La chiesa rurale del Crocifisso fu costruita nel 1651, ubicata lungo il tracciato della via dei Pellegrini. Presenta una sobria facciata a doppio spiovente inquadrata tra due poderose paraste. Lateralmente è collocato un piccolo campanile a vela. L’interno è caratterizzato da un'unica navata divisa in due campate con copertura a stella. Presenta un apparato decorativo modesto in cui emerge però lo splendido altare del 1670 decorato con stucchi policromi dello scultore alessanese Placido Buffelli, contenente un dipinto del volto di Cristo. La chiesa custodisce un antico Crocifisso e una statua del Cristo morto. ...
Inaugurato nel 2008, il Museo del Giunco Palustre è ospitato nell'ottocentesco Palazzo Villani di Acquarica del Capo. Il museo nato per ricordare la presenza di zone umide nel Salento e per valorizzare la storica arte della lavorazione del giunco palustre, ospita al suo interno numerosi pannelli didattici che raccontano le diverse fasi di lavorazione dei giunchi secondo una pratica secolare gelosamente custodita dalle donne di Acquarica, che lavoravano come cestinaie. Tra le varie fasi di lavorazione sono illustrate la raccolta effettuata esclusivamente dagli uomini, la bollitura, l'essiccazione e la zolfatura, che avveniva in particolari stanzini - le stufe - dove si bruciavano dei carboni con dello zolfo. L'intreccio dei giunchi rappresentava la fase finale del processo ed era ...
La chiesa risale agli inizi del '600, ma conserva tracce decorative di una cappella medievale dell'antico insediamento di Pozzomauro. La facciata della chiesa è molto semplice. L'interno, a croce latina, consta di diversi altari del XVII e XVIII sec. d.C. Nel transetto sono presenti i dipinti più antichi, basso medievali, come la Madonna con Bambino. La chiesa e l'attiguo convento furono ricostruiti dai Frati Riformati sul luogo dove avvenne un episodio miracoloso datato al 1596. La strada che conduce al convento è caratterizzata dalla presenza di una Via Crucis in pietra posta ai lati dello stesso viale ...
La piccola chiesa, dedicata alla Madonna di Costantinopoli, fu eretta nel 1628. Presenta una facciata semplice, con copertura a doppio spiovente e un unico portale di ingresso sormontato da una nicchia. Gli angoli sono sottolineati da un motivo a bugnato. Sulla sommità è posto un elegante motivo ad archetti ciechi. Al suo interno presenta diversi affreschi di ispirazione bizantina e una tela del 1700 raffigurante l'immagine della Vergine con Bambino, un olio su tela di grandi dimensioni, eseguito da un pittore sconosciuto nella prima metà del ‘700. Ai lati troviamo Sant’Oronzo, Sant’Antonio Abate, San Leonardo e i Santi Medici. Addossato alla cappella vi è un edificio semidiruto, molto probabilmente ambienti di accoglienza e ricovero per ...
Masseria Spiggiano, di proprietà privata, è una antica struttura fortificata completamente recintata e inaccessibile. Nelle immediate vicinanze della masseria si trova la bellissima torre colombaia del ‘500, di pertinenza della stessa masseria. La torre, attualmente in pessime condizioni, è situata ai piedi della Serra di Pozzomauro, è di forma circolare ed è costituita da un corpo cilindrico in conci di tufo su basamento roccioso. È accessibile da una porta piuttosto bassa ed è sormontata da una cornice su dentelli con aperture ad arco, probabilmente usate come 'appollatoi' per i colombi. Alla base della torre è nascosto un ambiente ipogeo la cui volta sembra essere crollata; ciò che resta dell’ipogeo forse fu risistemato ...
L'attuale struttura è il frutto di un ampliamento, della struttura originaria, avvenuto negli anni '50 del secolo scorso. Si conserva gran parte della struttura originaria, intitolata a S.Maria e datata alla metà del XVI sec. d.C., all'altezza del transetto. La facciata è a capanna, con un unico portale d'ingresso, piccolo rosone e croce aggettante in asse. All'interno si possono ammirare interessanti dipinti dell'epoca tra cui l'Annunciazione e il Giudizio Universale e un affresco realizzato nel 1586 per devozione da Alterius Stasi ...
L'edificio risale al XVI secolo, periodo di frequenti attacchi dei Saraceni alle coste salentine. Per questo motivo la struttura è caratterizzata da elementi tipici delle strutture fortificate; in corrispondenza di porte e finestre sono posizionate piombatoie a scopo difensivo. ...
Conosciuta con il nome di Madonna della Serra, la Chiesa dedicata a Maria SS. Assunta in cielo fu elevata a Santuario nel 1951. L'edificio risale al XVI secolo, periodo di frequenti attacchi dei Saraceni alle coste salentine. Per questo motivo la chiesa si presenta esternamente come una torre di avvistamento ed è caratterizzata da elementi tipici delle strutture fortificate; in corrispondenza di porte e finestre sono posizionate piombatoie a scopo difensivo. L'interno è costituito da un pavimento in ceramica maiolicata e da un altare maggiore in pietra leccse sormontato dalla tela della Madonna con Bambino. Lateralmente è collocata la statua della Madonna della Serra, periodicamente portata in processione, ...
Di chiaro gusto spagnolesco Palazzo Carida Ramirez è realizzato su due livelli con arcate al piano terreno e una loggia finemente decorata al piano nobile. All’interno si possono ammirare le volte abbellite da affreschi dell'Ottocento. Il Palazzo possiede anche un giardino e una splendida terrazza vista mare. ...
L’attuale facciata della chiesa è il risultato di numerosi rimaneggiamenti susseguitisi fino al Novecento. L’interno, al contrario, è un'esplosione di arte barocca con splendidi altari con colonne tortili finemente scolpiti e tele, come la seicentesca Visione di San Francesco di Frate Angelo da Copertino, che adornano la grande navata. La navata, insieme al coro, sono il risultato di una serie di interventi avvenuti in tempi diversi. Il coro, infatti, distrutto nel dicembre del 1931 da un incendio, fu ripristinato solo nel 2004 con un'opera in noce boliviano dell'artigiano Giuseppe Valente di Miggiano. La chiesa ospita pregevoli altari barocchi in pietra leccese dedicati a San Nicola (1653), al Crocifisso (1683), all'Immacolata(1781) e a San Vito (1807). La statua in ...
Il Castello di Ruffano, situato nel punto più alto del paese, fu edificato da Rinaldo Brancaccio nel 1626 su una preesistente rocca medioevale. L’edificio si presenta privo di un apparato di difesa, rispecchiando perlopiù i canoni architettonici di un grande palazzo baronale costruito come dimora signorile. A caratterizzarne la struttura è la splendida loggia, voluta da Carlo Brancaccio nella seconda metà del 1600, che unisce il palazzo baronale alla Chiesa Matrice; grazie alla “Loggia Brancaccio” i nobili del tempo potevano assistere alle funzioni religiose attraverso un’apposita finestra che affacciava direttamente all'interno dell'edificio sacro. Nei primi anni dell'800 Nicola Ferrante, come Carlo Brancaccio aveva fatto per Piazza del Popolo, ...
Casa-torre Montano è ubicata all'interno del centro storico di Salve. Edificata nel 1562 (come riporta la data apposta su una delle torrette dell'edificio), era un rifugio sicuro per gli abitanti. Presenta un impianto quadrangolare con torrette angolari di guardia, per l’appostamento delle sentinelle, a forte aggetto su mensole eleganti e scolpite, che ne fanno la più completa e bella delle torri di Salve. La torre è addossata ad un palazzo con il quale ora costituisce un complesso unico; il palazzo risale al XVII secolo, come riporta la data apposta su una delle finestre del primo piano (1617) e nel corso degli anni ha avuto diverse destinazioni d'uso, tra cui anche quella di Caserma dei Carabinieri. ...
Il palazzo è situato nel centro storico di Salve, all’incrocio di Piazza Repubblica con Via Crocifisso. La facciata è caratterizzata da un tipico portale a bugnato e da due balconi di pietra panciuti che poggiano su cinque grandi mensole, disposti sui due lati estremi delle facciate, che si allargano verso la strada quasi a forma di semicerchio. All’interno il palazzo è impreziosito da un cortile in cui la grazia degli ornamenti barocchi si accorda perfettamente con la snellezza delle linee architettoniche. Sul lato opposto al portone d’entrata si staccano due altissimi pilastri, ricchi di ornamenti e su cui poggiano archi finemente ricamati. Volute, targhe, teste di angeli e motivi floreali si alternano a colonnine su cui è inciso il “giglio ...
Il Santuario di San Rocco si presenta come una struttura semplice e lineare caratterizzata esternamente da una porta centrale, inquadrata tra due nicchie vuote, e due porte laterali. In cima all’edificio è una croce. L’interno è caratterizzato dall'altare maggiore ornato da una grande tela di Giovanni Grassi, datata 1851, raffigurante il Taumaturgo tra gli appestati, sulla quale si trova la seguente epigrafe latina: D.O.M. DIVO ROCCO SACELLUM HOC ANTIQUA IVIUM PIETAS RECENS FIDELI M. DEVOTIO ... TESTIS FAEC. E. M. DIGIORUM OCCASIONE MOTA EREXIT UNA AMPLIA VIT ALTERA A.D. MDCCXXXVIII. Ai due lati dell'altare, sono collocate le statue di S. Oronzo, a sinistra, e quella di S. Sebastiano, a destra. Sappiamo, infatti, che il culto per S. Rocco è attestato in ...
I Palmenti, unici nel loro genere, costituiscono un patrimonio rurale – storico e culturale di inestimabile valore. Sono composti da 8 vasche costruite in pietra in cui si pigiava l'uva e da cisterne in cui veniva raccolto il mosto. Sul retro insiste il torchio di proprietà privata. ...
La struttura architettonica di Palazzo Bitonti è composta da una parte “vecchia” risalente al XVII secolo e una parte “nuova” che fu costruita successivamente, ma in epoca imprecisata poiché i documenti sono andati perduti. Il palazzo sorge in linea con la cappella domestica dedicata alla Madonna della Consolazione e a San Giuseppe, cappella voluta dall’arciprete don Gaetano Bitonti. L'edificio si sviluppa su due piani con planimetria a U, seguendo un impianto diffuso nella provincia, con le stanze al piano inferiore destinate ai servizi e quelle del piano superiore destinate a residenza nobiliare. L’accesso al piano terra avviene attraverso un unico ingresso che porta in un ampio atrio coperto a botte che precede una corte scoperta separata da eleganti pilastri ...
Torre costiera di XVI secolo ubicata presso il porto di Torre Vado. La torre a base circolare si sviluppa su due piani e presenta finestre e feritoie nella parte superiore. E' caratterizzata superiormente da una merlatura che ne impreziosisce il profilo. È servita da una scala di accesso sicuramente posteriore alla costruzione della torre stessa. ...
La Chiesa Madre, dedicata all'Immacolata Concezione, si presenta con una sobria facciata scandita in tre parti da alte lesene. La parte centrale è arricchita da un elegante portale barocco sormontato da una statua in pietra della Vergine. Al di sopra del portale è una iscrizione e una finestra a lira, accanto alla quale è un orologio. Il prospetto termina con un frontone curvilineo ai lati del quale si ergono due campanili a vela. L'interno, a tre navate, ospita alcuni altari con dipinti come quello dell'Immacolata, opera di recente attribuita al pittore Aniello Letizia. Di particolare interesse è la seicentesca statua in legno veneziano di San Donato, protettore del paese. ...
Il Calvario di Montesano Salentino si presenta come un'ampia e profonda edicola absidata protetta da una recinzione sormontata da sei pinnacoli a guglia. La struttura è scandita lateralmente da coppie di paraste che ospitano i dipinti dei due ladroni; superiormente svettano due pinnacoli affiancati da coppie di calici in terracotta. L’area dell’abside è occupata da cinque dipinti realizzati dall’artista Giuseppe Bottazzi (1821 - 1890) di Diso che illustrano, come in altri calvari da lui realizzati, le immagini della Passione di Gesù Cristo. Al centro domina la Crocifissione con la Vergine, San Giovanni e la Maddalena, mentre ai lati di questa raffigurazione sono la Preghiera nell'orto degli ulivi, la Flagellazione, l’Andata al Calvario e la Coronazione di ...
Il Palazzo Baronale è un complesso architettonico imponente di rilevante interesse; fu edificato alla fine del XVII secolo accanto ai resti del castello cinquecentesco di cui rimane una grande torre quadrata dotata di feritoie e piombatoie. Presenta un'austera facciata con portale a tutto sesto recante lo stemma araldico della famiglia feudataria e finestre distribuite nell'ordine superiore diviso da quello inferiore da una cornice marcapiano. ...
La Chiesa della Madonna degli Angeli fu realizzata nel 1902. L’edificio, situato nelle campagne tra San Cassiano e Nociglia, nasce sul sedime di un’antica chiesetta risalente all’ XI sec. ...
Della struttura originaria, che lo stesso G. C. Vanini descriveva in una sua opera “De admirandis", e nella quale il filosofo aveva trascorso l'adolescenza, rimane solo il corpo centrale. Numerose sono state le modifiche apportate nel corso dei secoli alla struttura originaria. La casa è costituita da un androne con volta a crociera, al quale si accede da un portale a bugnato in carparo e impreziosito con motivi geometrici e floreali. Dall'atrio si accede ai vani interni, posti sui due lati dell'ingresso, voltati a botte o a spigolo alla leccese. Da una scala incastonata nei vani, a sinistra dell' androne d' ingresso, si accede al terrazzo e al piano primo. Annessa alla casa vi era la cappella di famiglia intitolata a Sant'Antonio da Padova, rimossa nel XIX secolo. ...
Situato all'angolo tra via Roma e Corso Umberto I, di fronte alla Chiesa Matrice della Trasfigurazione, il frantoio ipogeo, di proprietà di Evangelista Di Seclì è situato ad 8 metri di profonditá ed è annesso al settecentesco Palazzo Colonna. Il trappeto ipogeo conserva ancora una parte delle strutture e dell'arredo originario: una grande macina in pietra, alcune mangiatoie e le lettiere dove riposavano i frantoiani, uomini che lasciavano le loro famiglie e che vivevano per i cinque - sei mesi previsti di attività olearia, all'interno del frantoio senza mai uscire e vedere la luce del sole. ...
Tra gli elementi superstiti del Castello duecentesco si riconosce l’arco romanico in pietra leccese, arabescato e ornato da foglie d’acanto, elementi vegetali ed animali, incastonato sulla facciata del lato occidentale. La Torre, eretta nella metà del XVI secolo dai feudatari Gattinara Lignani, con funzione di difesa dai turchi, presenta piccole finestre con archi a sesto acuto e un parapetto sporgente su mensole quadrilobate e culminante con una merlatura guelfica. La facciata principale, che prospetta su Piazza Castello, è impreziosita da portali con bassorilievi tardobarocchi raffiguranti soggetti floreali, la croce dell'Ordine dei Cavalieri di Malta e gli stemmi di alcune casate feudali di Taurisano. Gli ambienti interni sono completamente decorati con ...
La facciata è inquadrata tra due torri campanarie e si sviluppa in due ordini scanditi da lesene. Sull'architrave della porta d'ingresso è inserito lo stemma civico di Taurisano: un toro tra i colli. L'interno, con impianto a croce latina a unica navata, presenta una copertura a crociera interamente affrescata con festoni e arabeschi. La navata e il transetto sono impreziositi dagli altari dedicati a Santa Lucia, a Sant'Antonio da Padova, alle Anime del Purgatorio, a San Vito, alla Pietà, alla Sacra Famiglia, a Santo Stefano protomartire e alla Madonna del Rosario. Questi furono realizzati tra il 1838 e il 1840, eccetto gli altari di Sant'Antonio da Padova, eretto nel 1815, e del Rosario del 1885. Le relative tele provengono quasi tutte dall'antica parrocchiale e sono ...
Il complesso di Santa Maria di Leuca del Belvedere, noto anche localmente come Leuca Piccola, è un’articolata struttura religiosa costruita, nel luogo di una chiesetta presistente, nel 1685 dal barone don Annibale Capece. La chiesetta già esistente viene dotata di un imponente pronao, costituito da un corpo monumentale a grandi arcate che immette direttamente nella piccola chiesa, dotata di una sagrestia retrostante. L'interno è arricchito da affreschi sei-settecenteschi raffiguranti San Lazzaro, Santa Lucia, Sant’Oronzo, Santa Barbara, Santa Marina, San Francesco da Paola, San Pasquale Baylon, San Gennaro e San Leonardo. Sulla volta invece sono affrescati i quattro Evangelisti (S. Matteo, S. Luca, S. Marco e S. Giovanni) legati dalla sigla JHS ...
La chiesa madre di Giuliano, dedicata a San Giovanni Crisostomo, fu edificata nel XVI secolo su una costruzione preesistente. I numerosi restauri e rifacimenti a cui è stata sottoposta nel corso dei secoli, le hanno consegnato l’aspetto attuale con un prospetto in stile neoclassico, con paraste e portone centrale sormontato da un’epigrafe con dedica, frutto dei lavori effettuati alla fine dell’Ottocento. L’interno, a tre navate, è ricco di opere realizzate in varie epoche. Della fase più antica della chiesa rimangono alcuni affreschi del 1564 e un bassorilievo in pietra leccese del 1612 raffigurante “La pietà”. Le cappelle laterali ospitano altari barocchi sormontati da alcune tele di pregevole valore artistico. Settecenteschi sono gli stucchi delle ...
Il castello feudale di Giuliano fu edificato agli inizi del XVI secolo nel cuore antico del paese. La struttura ha mantenuto l’originaria fisionomia e il fossato, ancora visibile, ospita un agrumeto. Presenta i caratteri tipici dell’architettura militare del Cinquecento. Ai lati del prospetto principale, caratterizzato da cortine e da quattro alti bastioni verticali, si elevano due torrioni di forma quadrata. Un ponte ad archi permette di superare il fossato ed entrare all’interno del castello, distribuito intorno ad un ampio cortile centrale sul quale si affacciano tutti gli ambienti del piano terra e del piano superiore. Il piano terra era destinato alle attività produttive (scuderie, stalle, depositi e locali per la servitù), mentre il primo piano era destinato alla ...
La piccola chiesa di Santo Stefano, costruita a ridosso dell’insediamento di Macurano, fu costruita nel 1585 e presenta un campanile a vela sulla facciata e un affresco di Santo Stefano sulla parete di fondo, con alcune iscrizioni votive ai lati visibili sotto lo strato di intonaco attuale. ...
In Piazza Castello ad Alessano, parte più antica della città, di fronte al Palazzo Ducale, si erge l’imponente facciata di Palazzo Sangiovanni. Il prospetto, caratterizzato da un bugnato “a punta di diamante”, si ispira a modelli eccellenti come quello napoletano di Palazzo Sanseverino (1455-1470), poi trasformato nella chiesa del Gesù Nuovo, e come il Palazzo dei Diamanti di Ferrara, costruito a partire dal 1492, oltre che a modelli locali quali la Torre San Vincenzo di Presicce, palazzo Arcuti e Palazzo della Zecca a Soleto. Questi nuovi modelli architettonici, prodotto di una commistione tra architettura militare e residenziale, sembrano da legare soprattutto ad una committenza di cavalieri e mercanti e in particolare di mercanti ebrei (a pochi passi si ...
Palazzo signorile del XVI secolo ubicato nel centro storico di Alessano. La facciata presenta un portale con arco a tutto sesto con un'elegante cornice che poggia su due pilastri con capitelli. Al piano terra si aprono quattro finestre con arco, mentre il piano nobile è animato da una successione di finestre architravate. Il coronamento è costituito da un cornicione leggermente aggettante con archetti pensili su peducci. Il palazzo è oggi sede della Biblioteca comunale e della Pro Loco cittadina, utilizzato come contenitore culturale per eventi e convegni. ...
La maestosa facciata della chiesa di San Salvatore, affacciata su Piazza Don Tonino Bello, presenta tre ingressi, su quello centrale, di maggiori dimensioni, campeggia una lapide e lo stemma della città di Alessano. L'interno è a croce latina suddivisa in tre navate da pilastri e conserva dipinti di pregevole fattura come "San Trifone in gloria" di Oronzo Letizia, un dipinto di scuola caravaggesca attribuito a Paolo Finoglio "L'arcangelo Raffaele e Tobia". Pregevole è il pulpito in legno del 1879, opera di Giuseppe De Cupertinis. Nell'ala destra vi è l'altare di San Trifone, Santo patrono della città. ...
Viene definita "Casa dei Pellegrini" una struttura rurale del XVII secolo, probabile alloggio dei viaggiatori diretti a Leuca. La struttura presenta, come Masseria Mustazza, segni cruciferi incisi sulle pareti esterne e pietre forate per la sosta dei cavalli. L’edificio è posto al termine di un tratto di strada con tracce di carraie sul banco di roccia, che si sviluppano per una lunghezza di circa 50 metri e sono delimitate da alcuni blocchi squadrati, infissi verticalmente nel terreno. Si tratta, probabilmente, di uno degli ultimi tratti superstiti dell’antico tracciato della via dei Pellegrini. ...
La struttura è un complesso masserizio più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, con annesso un bosco di querce spinose e lecci. La masseria, nota da documenti del XIX secolo, ma sicuramente più antica, è caratterizzata da una disposizione degli ambienti a staffa di cavallo. Sulle pareti dell’edificio sono ancora visibili numerose croci, incise per devozione dai fedeli che si fermavano per alloggiare, ristorarsi o semplicemente per pregare, prima di giungere alla meta finale del viaggio: il Santuario di Santa Maria di Leuca. Sulla facciata si conservano delle pietre semicircolari forate – dette scapole – utilizzate per legare i cavalli durante la sosta. L'area boschiva è localmente nota come Bosco Martella, e si tratta di una ...
La piccola chiesa cinquecentesca dedicata alla Santa Croce è ubicata alla periferia di Tricase, nel territorio di Lucugnano. Il prospetto presenta linee semplici e termina con un cornicione leggermente aggettante, sovrastato da due mezzi timpani con al centro una colonnina di conci di tufo sormontata da una croce. Agli angoli il frontone è definito da due pinnacoli. L'interno è a navata unica con volta a botte lunettata. Alcune finestre illuminano l'ambiente. Sull'unico altare, in pietra leccese, vi è un interessante dipinto raffigurante la Pietà. L'altare è costituito da tre semplici gradini: nella parte sottostante la mensa sono scolpiti degli angeli che la sorreggono e al centro un tondo con il rilievo della Vergine. In corrispondenza degli ...
La chiesa della Madonna Addolorata, alla periferia della frazione di Lucugnano, presenta un semplice prospetto caratterizzato da due nicchie vuote che affiancano il portale di ingresso. Il prospetto termina con un piccolo coronamento mistilineo e due acroteri alle estremità laterali. L'interno, ad aula quadrangolare, ospita un unico altare in marmo, composto da un elemento architettonico in pietra leccese sovrastato dalla pala raffigurante la Vergine Addolorata o dei Sette Dolori, commissionata da Anna Carignani, moglie del marchese di Botrugno Saverio Castriota. Nel paliotto sotto la mensa vi è la statua del Cristo Morto, che viene portata in processione il Venerdì Santo insieme a quella dell'Addolorata custodita in una nicchia del presbiterio. Sulla ...
Posto sul lato meridionale della piazza, l’elegante Palazzo Comi risale alla metà del XIX secolo e rappresenta un’interessante testimonianza di architettura abitativa del XIX-XX secolo dei centri urbani minori del Salento. Il complesso integra le funzioni rappresentativo-residenziali con quelle produttive agricole, espressione di una cultura legata alla piccola nobiltà e borghesia terriera locale. L’edificio, dalla facciata semplice e schematica composta da fasce continue di bugnato liscio al piano inferiore, presenta al piano superiore finestre timpanate molto slanciate. Il complesso si impernia sul cortile interno a cui si accede tramite un atrio voltato di fronte al quale si apre, al piano superiore, un elegante loggiato a colonne ioniche architravate. Il pian ...
La chiesa di Santa Maria delle Grazie è collocata nel piccolo centro di Lucugnano, tra Palazzo Comi e il Castello baronale. L'iscrizione sul prospetto attesta l'esistenza della chiesa già nel 1725. Il prospetto, recentemente ridipinto in tonalità rosacea, è delimitato da due lesene sovrastate da altrettanti pinnacoli con un timpano centrale a cornice mistilinea con quattro volute. Nessun elemento, tuttavia, consente di delineare con esattezza gli eventi che hanno caratterizzato la sua vicenda costruttiva. L'interno è a navata unica divisa in due campate con abside rettangolare. La copertura è formata dall'incrocio di due volte a spigolo e di una a botte lunettata. Accoglie l'altare maggiore in pietra leccese, scolpito con motivi floreali, ...
Il Castello di Lucugnano, noto anche come Palazzo Baronale Alfarano Capece, presenta nel corpo principale caratteri dell'edilizia civile di gusto tardo rinascimentale e nella torre merlata retrostante quelli delle strutture difensive dei secoli precedenti. La torre, a pianta quadrata, è coronata da beccatelli ed è provvista di merlature. La residenza, composta da ventidue stanze distribuite su due piani, presenta un severo prospetto rinascimentale, caratterizzato da elementi decorativi a motivo geometrico che adornano gli architravi e le cornici. La parte sommitale della struttura è coronata da un fregio composto da una serie di scanalature verticali racchiuse in una cornice a dentelli, il tutto intervallato da cinque capitelli di lesena. Il prospetto ...
La facciata barocca della chiesa di S. Domenico, ultimata nel XVII secolo, presenta un portale sormontato dalla statua di San Domenico di Guzman, e i busti di San Pietro e di San Paolo. La sommità del timpano è decorata con statue di alcuni santi cari all'Ordine Domenicano. L'interno, a navata unica, è illuminato da 13 finestre a lira, e presenta sette cappelle intervallate da statue policrome di santi domenicani. Il transetto è sostituito da due grandi cappelle che precedono l'altare maggiore. Altari barocchi e prestigiose tele decorano la chiesa: artisti come Saverio Lillo, Giovan Domenico Catalano, Giuseppe Zimbalo, Gioacchino Toma vi lavorarono. In fondo alla navata è collocato il coro ligneo realizzato nel 1703 da Oronzo Pirti. Bellissimo il cielo ...