Acquarica del Capo
2015-05-15 20:18:59
Piccolo centro agricolo dell’entroterra salentino, deve il nome all’abbondanza di acqua che caratterizza il suo territorio, elemento ricorrente anche nello stemma civico che rappresenta una fontana d’oro dalla quale si innalza un lungo zampillo di acqua. Alla grande quantità d’acqua del sottosuolo è legata inoltre la presenza del giunco, pianta che cresce rigogliosa nella zona, dalla cui lavorazione si producono cesti e panieri.
La frequentazione umana del territorio intorno ad Acquarica risale al Neolitico, come testimoniano i reperti rinvenuti nella Caverna della Madonna della Grotta, ma l’origine del centro urbano si data al periodo medievale, dopo la distruzione del casale di Pompignano ad opera dei Saraceni, nel X secolo, e all’assorbimento dei casali di Ceciovizzo e Cardigliano. In età normanna (XII sec.) il casale fu affidato alla famiglia Guarino che vi dominò sino alla fine del XVII secolo. A tale periodo risale l’impianto del Castello, ristrutturato poi da Giovanni Antonio Orsini del Balzo quando nel 1432 ebbe in feudo Acquarica del Capo. All’XI si data la Chiesa della Madonna dei Panetti, l‘edificio di culto dell’antico casale di Celsorizzo, nelle cui vicinanze è un frantoio ipogeo di XVI secolo. Tra gli edifici religiosi della cittadina si ricordano: la Cappella della Madonna del Ponte, costruita come luogo di culto intorno al ‘600 e fortemente rimaneggiata agli inizi del XX secolo; la Cappella della Madonna di Pompignano (sec. XVIII); La Chiesa di San Carlo Borromeo (XVII); la Chiesa di San Giovanni Battista, ricostruita nel 1828 sul luogo dell'antica Chiesa Parrocchiale, risalente al 1500, come si ricava da un'iscrizione latina scolpita al di sopra della porta d'ingresso. Nel centro antico sono poi ubicate numerose case “a corte” e il maestoso Palazzo Villani della metà del secolo XIX.
Poco fuori dal centro abitato vi è la Masseria Celsorizzo del XVII secolo, che fu edificata intorno alla torre di difesa eretta nella metà del XVI secolo.
73040, Lecce