2015-05-15 20:20:38
La Cappella della Madonna dell'Itri si presenta con una semplice facciata neoclassica costituita da portale timpanato e bifora centrale. L'interno è ad aula unica di piccole dimensioni con altare maggiore in pietra leccese dietro il quale una piccola porta permette l'accesso alla chiesa bizantina, a pianta rettangolare, dedicata a San Nicola. La chiesetta, interamente affrescata, presenta sulle pareti ben sei fasi pittoriche sovrapposte dalle quali è possibile desumere informazioni sullo stile e sui diversi periodi in cui gli affreschi sono stati realizzati. Ai piedi della parete est è presente una raffigurazione della Madonna dell’Itri. Un piccolo altare barocco, del ‘600, sorregge le statue della Madonna, di una santa sconosciuta, probabilmente Santa Irene, e di santa Marina. Alla sua sinistra una nicchia che doveva svolgere la funzione di prothesis, l’altare della liturgia ortodossa. Sulla parete nord un trittico con al centro San Nicola in abiti pontificali che benedice alla greca, con due differenti raffigurazioni mariane su ambo i lati: una con le mani alzate e con il Cristo bambino sulle ginocchia, benedicente alla greca con la mano sinistra mentre nella destra regge le sacre scritture, l’altra mentre copre dolcemente con un velo di seta trasparente il Cristo che ha sulle ginocchia. Sulla parete opposta invece una porta murata, un accesso secondario all’ambiente, si mimetizza tra decine di santi cinquecenteschi tra i quali risalta una figura in particolare, con il turbante, capelli castani, identificata con Cesarea, la Santa salentina che dovette fuggire dal padre che voleva abusare di lei e rifugiarsi in una grotta abitata da colombe. Si tratterebbe dell’immagine più antica della Santa salentina. Gli affreschi di questa santa e di altri come i Santi Cosma e Damiano, Santa Lucia, San Nicola e Sant'Antonio Abate sembra siano stati realizzati da un certo Francesco da Arezzo che operò nella Basilica orsiniana di Santa Caterina a Galatina e nella chiesa di Santo Stefano a Soleto. Nel pavimento è visibile una piccola cripta con i resti del cimitero medioevale che esisteva un tempo sotto ogni edificio religioso. Le ossa sono state recuperate e riposte nelle casse in seguito a lavori di risanamento della chiesa.
Vittorio Emanuele, Nociglia