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Chiesa

Dalla piccola piazza di fronte alla cattedrale di Tricase, prendendo Via Tempio si trova una piccola struttura, oggi di proprietà privata, che dalla conformazione della facciata, si identifica immediatamente come una piccola chiesa. La facciata è molto semplice, con il portale sormontato da un rosone centrale. All’interno la struttura ha una planimetria rettangolare e termina con una pseudoabside sulla quale si apre una porta che comunica con l’abitazione retrostante, forse l’alloggio dei monaci. Sopra la porta doveva essere collocata un’immagine della Madonna di cui non è rimasta traccia. Durante il restauro sotto il pavimento è stato trovato un ossario scavato nel banco tufaceo. ...

La chiesa madre di Tricase è intitolata alla Natività della Beata Vergine Maria. La struttura attuale è il risultato di una serie di ristrutturazioni che si sono avvicendate nel corso dei secoli.  Il prospetto principale presenta un portale decorato da colonne con capitelli compositi, sormontato da una nicchia che accoglie la statua della Madonna orante.  L’interno, a croce latina semplice con un’unica navata e transetto, conserva arredi e suppellettili delle strutture precedenti come il fonte battesimale rinascimentale visibile sulla sinistra entrando nella chiesa. Nel transetto sinistro un monumentale altare ospita la cinquecentesca tela della Vergine con bambino e i Santi Matteo e Francesco da Paola, attribuita a Paolo Caliari detto il Veronese; ...

La chiesetta, collocata nella campagna a nord-ovest di Tricase, nel territorio di Tutino, presenta una sobria facciata con un semplice portale che reca l’iscrizione “Virgini Pietatis Dicatum”. L’interno è a navata unica e termina con l’altare maggiore sormontato da un mosaico moderno raffigurante la Pietà (a sostituzione di un antico dipinto trafugato negli anni ’70).  ...

La struttura presenta una sobria facciata impostata su tre ordini. L’ordine inferiore è caratterizzato da un portale barocco su cui si legge la data del 1758; il secondo ordine presenta al centro un finestrone a lira, mentre il timpano mistilineo, con al centro in una nicchia la statua di Sant’Ippazio, fu realizzato in seguito, come indica la data del 1791. L’interno, a croce latina, presenta due profonde cappelle su ogni lato. Oltre a pregevoli tele, all’interno è presente un pulpito cinquecentesco con motivi arabeschi e un organo a canne disposto sul coro ligneo a stalli dipinti. Du un pilastro è venuto alla luce un affresco della prima metà del XVI secolo, pertinente alla struttura precedente, raffigurante Sant'Eligio.  ...

La Chiesa di Santa Sofia di Corsano fu totalmente ricostruita nel 1939, ad opera dell'architetto Benito Leante di Galatone, sul luogo di una precedente chiesa del XVI secolo distrutta a causa di alcuni cedimenti statici delle fondamenta.  La facciata esterna, molto semplice, in uno stile che richiama lo stile romanico, presenta un grande rosone centrale ed archetti pensili che decorano la parte sommitale. L'interno, anch'esso molto sobrio, è suddiviso in tre navate, ognuna delle quali terminante in un altare, quello maggiore, centrale, dedicato a Santa Sofia, i laterali a San Biagio e alla Madonna del Rosario.  Della struttura più antica sono conservati alcuni dipinti e il pulpito settecentesco in legno.   ...

La piccola cappella di Sant’Elia è una struttura extra-urbana, situata a nord di Depressa, lungo la strada per Castiglione.  La chiesa fu costruita nel XVII secolo, in un’area caratterizzata dalla presenza di antiche necropoli. Il prospetto è molto semplice ed introduce in un ambiente rettangolare con un piccolo altare su cui vi era un quadro della Trasfigurazione.  ...

La Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, conosciuta localmente come Chiesa dei Diavoli, è una struttura extra-urbana di forma ottagonale, costruita nel XVII secolo dal Marchese Gattinara. La parte superiore della chiesa è definita da un doppio cornicione che rende appena visibile l’estradosso della volta. Un campanile a vela è impostato sulla muratura d’attico sul lato sud-est. L’interno è scandito da paraste angolari con capitelli corinzi e arcate a tutto sesto; la copertura è costituita da una volta a padiglione lunettata impostata sul tamburo ottagonale. Sulle pareti restano i resti degli altari originali. Sull’altare maggiore era raffigurata la Vergine di Costantinopoli adorata da angeli, santi e dallo stesso committente. ...

Composta di un singolo vano a botte, presenta le pareti completamente affrescate, compresa la volta al centro della quale è dipinto uno stemma in discrete condizioni. Sulla parete che sormonta l’altare è raffigurata la Madonna di Costantinopoli, mentre in una lunetta sovrastante l’ingresso, vi è affrescato un insolito Gesù che porta la croce in un desueto paesaggio campestre. Sulle pareti sono dipinti, a figura intera, numerosi santi fra i quali S. Nicola, S. Rocco, S. Antonio Abate e S. Antonio da Padova. ...

La Chiesa fu eretta in onore della Madonna delle Grazie nel 1679, lungo la via dei Pellegrini, in un’area dove esisteva un tempo un piccolo borgo nato a seguito della distruzione della città di Vereto.  L'edificio, ad aula unica e coperto da una volta a stella lunettata con mascheroni allegorici, presenta un pessimo stato di conservazione; si conserva solo un altare rudimentale in conci di tufo, sovrastato da un immagine mariana.  Nel territorio circostante la chiesa è attestata la presenza di numerose grotticelle e tombe medievali, che non conservano più traccia del defunto in quanto già aperte e depredate in antico. ...

La Chiesa di San Giuseppe, collocata a metà strada tra Salignano e Santa Maria di Leuca, è ubicata lungo uno degli snodi più importanti del percorso dei Pellegrini, che qui potevano scorgere da lontano - per la prima volta - la meta finale del loro viaggio: il Santuario di Leuca. Molti di essi trovavano ristoro ed ospitalità in alcuni ambienti appositamente realizzati, nelle immediate vicinanze dell’edificio di culto.  La chiesa fu costruita tra il 1617 e il 1630. La costruzione dell’edificio richiese così lungo tempo per il fatto che dopo pochi anni dall’inizio dei lavori, questi furono interrotti a causa dell’arrivo nel Capo di Leuca degli Algerini e fu ripresa solo in seguito.  Oggi la chiesa è circondata da una grande pineta ...

La chiesa, dedicata alla Maddona Assunta, presenta una pianta rettangolare ad aula unica, con una semplice facciata e un piccolo campanile a vela. All’interno era decorata da affreschi, oggi altamente deteriorati, tra cui un interessante affresco raffigurante San Paolo con la spada attorno alla quale è attorcigliato un serpente; ai piedi del santo uno scorpione sormontato da altri due serpenti intrecciati a forma di caduceo. Questa particolare iconografia del Santo lo associa al tipico fenomeno salentino del tarantismo: il riferimento è all’episodio in cui, secondo la tradizione, San Paolo, mentre si trovava a Malta, fu morso da un serpente, ma il veleno non provocò alcun danno, per cui il Santo ottenne il titolo di protettore dal morso di animali velenosi e, di ...

La chiesa rurale del Crocifisso fu costruita nel 1651, ubicata lungo il tracciato della via dei Pellegrini. Presenta una sobria facciata a doppio spiovente inquadrata tra due poderose paraste. Lateralmente è collocato un piccolo campanile a vela. L’interno è caratterizzato da un'unica navata divisa in due campate con copertura a stella.  Presenta un apparato decorativo modesto in cui emerge però lo splendido altare del 1670 decorato con stucchi policromi dello scultore alessanese Placido Buffelli, contenente un dipinto del volto di Cristo. La chiesa custodisce un antico Crocifisso e una statua del Cristo morto.  ...

L’interno della chiesa, di modeste dimensioni (7 x 7 m), ha pianta ad aula unica ed è a doppia abside, esempio più unico che raro nel Salento. All'interno sulla parete frontale e sulle absidi, si notano strati di affreschi e graffiti del periodo bizantino (XI-XII sec.) gravemente deteriorati. Nell’abside di sinistra, tra gli affreschi più antichi e bizantineggianti, è raffigurato S. Giovanni Battista, precursore della venuta del Messia, riconoscibile per l’iscrizione in greco inserita in un cartiglio “Io sono la voce di colui che grida nel deserto”; nell’abside di destra, sovrapposti a immagini più antiche, sono riconoscibili affreschi più recenti, probabilmente collocabili tra XVI e XVII secolo: al centro un Cristo Pantocratore, a ...

La piccola chiesa fu ricostruita nel XVI secolo sulla Serra dei Cianci, lungo il tracciato della via dei Pellegrini.  La chiesa è ricordata per la prima volta in un documento del 1218, quando faceva parte dei beni appartenenti all’abbazia di S. Nicola di Casole. Si tratta di una semplice struttura a pianta rettangolare e a navata unica. I numerosi interventi subiti dalla chiesa nel corso dei secoli hanno alterato totalmente l'aspetto originario. Oggi versa in un pessimo stato di conservazione e manutenzione.  ...

La piccola chiesa, dedicata alla Madonna di Costantinopoli, fu eretta nel 1628. Presenta una facciata semplice, con copertura a doppio spiovente e un unico portale di ingresso sormontato da una nicchia. Gli angoli sono sottolineati da un motivo a bugnato. Sulla sommità è posto un elegante motivo ad archetti ciechi. Al suo interno presenta diversi affreschi di ispirazione bizantina e una tela del 1700 raffigurante l'immagine della Vergine con Bambino, un olio su tela di grandi dimensioni, eseguito da un pittore sconosciuto nella prima metà del ‘700. Ai lati troviamo Sant’Oronzo, Sant’Antonio Abate, San Leonardo e i Santi Medici.  Addossato alla cappella vi è un edificio semidiruto, molto probabilmente ambienti di accoglienza e ricovero per ...

La chiesa di Santa Marina, collocata nella frazione di Ruggiano, è parte di un santuario medievale più volte rimaneggiato nel corso dei secoli.  La facciata appare sobria e lineare, basata su un ordine unico di lesene ioniche che scandiscono il prospetto in due registri verticali simmetrici, e termina in alto con una trabeazione ed un grande timpano triangolare con la cornice a modanature a gola e toro e a dentelli. A questa impostazione sobria si somma l’ornamentazione scultorea rococò dei portali, delle finestre e del vertice del timpano. L’interno è a due navate e rispecchia la particolare struttura della facciata. La chiesa conserva al suo interno opere degne di nota tra cui una statua in legno e un affresco raffigurante l’immagine ...

L’attuale facciata della chiesa è il risultato di numerosi rimaneggiamenti susseguitisi fino al Novecento. L’interno, al contrario, è un'esplosione di arte barocca con splendidi altari con colonne tortili finemente scolpiti e tele, come la seicentesca Visione di San Francesco di Frate Angelo da Copertino, che adornano la grande navata. La navata, insieme al coro, sono il risultato di una serie di interventi avvenuti in tempi diversi. Il coro, infatti, distrutto nel dicembre del 1931 da un incendio, fu ripristinato solo nel 2004 con un'opera in noce boliviano dell'artigiano Giuseppe Valente di Miggiano. La chiesa ospita pregevoli altari barocchi in pietra leccese dedicati a San Nicola (1653), al Crocifisso (1683), all'Immacolata(1781) e a San Vito (1807). La statua in ...

La Chiesa Madre, dedicata all'Immacolata Concezione, si presenta con una sobria facciata scandita in tre parti da alte lesene. La parte centrale è arricchita da un elegante portale barocco sormontato da una statua in pietra della Vergine. Al di sopra del portale è una iscrizione e una finestra a lira, accanto alla quale è un orologio. Il prospetto termina con un frontone curvilineo ai lati del quale si ergono due campanili a vela. L'interno, a tre navate, ospita alcuni altari con dipinti come quello dell'Immacolata, opera di recente attribuita al pittore Aniello Letizia. Di particolare interesse è la seicentesca statua in legno veneziano di San Donato, protettore del paese. ...

La Cappella della Madonna dell'Itri si presenta con una semplice facciata neoclassica costituita  da portale timpanato e bifora centrale. L'interno è ad aula unica di  piccole dimensioni con altare maggiore in pietra leccese dietro il quale una piccola porta permette l'accesso alla chiesa bizantina, a pianta rettangolare, dedicata a San Nicola. La chiesetta, interamente affrescata, presenta sulle pareti ben sei fasi pittoriche sovrapposte dalle quali è possibile desumere informazioni sullo stile e sui diversi periodi in cui gli affreschi sono stati realizzati. Ai piedi della parete est è presente una raffigurazione della Madonna dell’Itri. Un piccolo altare barocco, del ‘600, sorregge le statue della Madonna, di una santa sconosciuta, ...

La Chiesa della Madonna degli Angeli fu realizzata nel 1902. L’edificio, situato nelle campagne tra San Cassiano e Nociglia, nasce sul sedime di un’antica chiesetta risalente all’ XI sec. ...

La chiesa presenta una facciata monocuspidata, secondo lo stile architettonico neoclassico, inquadrata fra due paraste. Sul portale è una nicchia ovoidale in cui affrescata l’immagine di Santo Stefano genuflesso, con tunica bianca, pianeta diaconale crocesegnata, su sfondo paesaggistico palestinese. In posizione arretrata si innalza il campanile a pianta quadrata del 1892, sulla cui sommità è collocata una statuetta del santo. L'elemento superstite più notevole della cappella medievale è la parte centrale della facciata salvatasi in quanto, nelle successive ricostruzioni e ristrutturazioni, fu utilizzata prima come parete posteriore, poi come muro divisorio tra lo spazio retrostante l'altare e il vano della sagrestia dell'edificio ...

La facciata è inquadrata tra due torri campanarie e si sviluppa in due ordini scanditi da lesene. Sull'architrave della porta d'ingresso è inserito lo stemma civico di Taurisano: un toro tra i colli. L'interno, con impianto a croce latina a unica navata, presenta una copertura a crociera interamente affrescata con festoni e arabeschi. La navata e il transetto sono impreziositi dagli altari dedicati a Santa Lucia, a Sant'Antonio da Padova, alle Anime del Purgatorio, a San Vito, alla Pietà, alla Sacra Famiglia, a Santo Stefano protomartire e alla Madonna del Rosario. Questi furono realizzati tra il 1838 e il 1840, eccetto gli altari di Sant'Antonio da Padova, eretto nel 1815, e del Rosario del 1885. Le relative tele provengono quasi tutte dall'antica parrocchiale e sono ...

  La facciata della chiesa è caratterizzata da un portale inquadrato tra due colonne sormontate da capitelli, che sorreggono due animali accovacciati, un leone e un toro, dai quali si innestano i bracci della cuspide realizzando una specie di protiro. Il portale è costituito da tre fasce concentriche scolpite a intrecci geometrici e a motivi vegetali, che racchiudono l'architrave su cui è rappresentata l'Annunciazione: la scena è inquadrata tra due colonne alle quali sono accostati due uccelli rampanti (pavoni), l'arcangelo Gabriele (a sinistra) e la figura della Vergine seduta in trono (a destra); tra le figure è incisa in greco la salutatio angelica. Al centro, il rosone è caratterizzato da tre corone concentriche scolpite. La fascia ...

Fuori dal centro abitato di Giuliano è possibile visitare la chiesa romanica di San Pietro Apostolo. La struttura presenta pianta rettangolare con una navata unica ed abside semicircolare. È stata costruita in muratura con blocchi a doppio paramento utilizzando anche blocchi di reimpiego provenienti da edifici funerari di epoca romana provenienti dall'antico sito di Vereto, tra cui un pregevole fregio dorico con un triglifo e due metope con bucrani. All’interno si conservano tracce di vari strati di intonaco affrescato con figure di santi di tradizione bizantina, graffiti navali ed un’epigrafe in greco, testimonianza del passaggio di pellegrini che forse qui sostavano per riposarsi prima di giungere a Santa Maria di Leuca. Alle spalle dell’abside vi sono numerose ...

La chiesa madre di Giuliano, dedicata a San Giovanni Crisostomo, fu edificata nel XVI secolo su una costruzione preesistente. I numerosi restauri e rifacimenti a cui è stata sottoposta nel corso dei secoli, le hanno consegnato l’aspetto attuale con un prospetto in stile neoclassico, con paraste e portone centrale sormontato da un’epigrafe con dedica, frutto dei lavori effettuati alla fine dell’Ottocento. L’interno, a tre navate, è ricco di opere realizzate in varie epoche. Della fase più antica della chiesa rimangono alcuni affreschi del 1564 e un bassorilievo in pietra leccese del 1612 raffigurante “La pietà”. Le cappelle laterali ospitano altari barocchi sormontati da alcune tele di pregevole valore artistico. Settecenteschi sono gli stucchi delle ...

La cappella, dedicata a Santa Barbara, fu costruita nel XIII-XIV secolo, all’interno di un complesso conventuale femminile di Clarisse o Benedettine di cui si conservano solo ruderi nei vicini ambienti adibiti a usi agricoli.  La facciata presenta una porta di accesso con architrave monolitico sormontato da una lunetta, probabilmente un tempo affrescata. Sopra la lunetta vi era un rosone oggi occluso da blocchi di tufo. All’interno la cappella presenta un ambiente unico rettangolare con abside semicircolare. Quest’ultimo appare ostruito da blocchi di tufo, provenienti dalla distruzione dell’abside stessa, rivolto ad est. Lungo la parete settentrionale si apre una porta che collegava la chiesa con gli attigui ambienti monastici. Rarissime sono le tracce di affresco ancora ...

La piccola chiesa di Santo Stefano, costruita a ridosso dell’insediamento di Macurano, fu costruita nel 1585 e presenta un campanile a vela sulla facciata e un affresco di Santo Stefano sulla parete di fondo, con alcune iscrizioni votive ai lati visibili sotto lo strato di intonaco attuale.  ...

La maestosa facciata della chiesa di San Salvatore, affacciata su Piazza Don Tonino Bello, presenta tre ingressi, su quello centrale, di maggiori dimensioni, campeggia una lapide e lo stemma della città di Alessano.  L'interno è a croce latina suddivisa in tre navate da pilastri e conserva dipinti di pregevole fattura come "San Trifone in gloria" di Oronzo Letizia, un dipinto di scuola caravaggesca attribuito a Paolo Finoglio "L'arcangelo Raffaele e Tobia". Pregevole è il pulpito in legno del 1879, opera di Giuseppe De Cupertinis. Nell'ala destra vi è l'altare di San Trifone, Santo patrono della città. ...

La chiesa della Madonna Addolorata, alla periferia della frazione di Lucugnano, presenta un semplice prospetto caratterizzato da due nicchie vuote che affiancano il portale di ingresso. Il prospetto termina con un piccolo coronamento mistilineo e due acroteri alle estremità laterali. L'interno, ad aula quadrangolare, ospita un unico altare in marmo, composto da un elemento architettonico in pietra leccese sovrastato dalla pala raffigurante la Vergine Addolorata o dei Sette Dolori, commissionata da Anna Carignani, moglie del marchese di Botrugno Saverio Castriota.  Nel paliotto sotto la mensa vi è la statua del Cristo Morto, che viene portata in processione il Venerdì Santo insieme a quella dell'Addolorata custodita in una nicchia del presbiterio. Sulla ...

La chiesa di Santa Maria delle Grazie è collocata nel piccolo centro di Lucugnano, tra Palazzo Comi e il Castello baronale. L'iscrizione sul prospetto attesta l'esistenza della chiesa già nel 1725. Il prospetto, recentemente ridipinto in tonalità rosacea, è delimitato da due lesene sovrastate da altrettanti pinnacoli con un timpano centrale a cornice mistilinea con quattro volute. Nessun elemento, tuttavia, consente di delineare con esattezza gli eventi che hanno caratterizzato la sua  vicenda costruttiva. L'interno è a navata unica divisa in due campate con abside rettangolare. La copertura è formata dall'incrocio di due volte a spigolo e di una a botte lunettata. Accoglie l'altare maggiore in pietra leccese, scolpito con motivi floreali, ...

La struttura, con orientamento est/ovest, presenta una pianta longitudinale divisa in tre navate ed è caratterizzata da una serie di tre archi sorretti da tre colonne di cui il più alto è quello centrale. La facciata è arricchita da una bifora divisa da un'esile colonnina con capitello tronco-piramidale su cui è scolpita una croce lobata tipica dell'iconografia orientale, sovrastante il portale di ingresso ad arco leggermente ogivale. L'abside, tipicamente bizantina, si presenta all'esterno in forma poligonale, all'interno in forma circolare, ed è caratterizzato da una bifora con archi di raggio ineguale. Sul muro meridionale si conserva una della lastre di pietra lavorata a finestra cruciforme. All'interno è presente una ...

La chiesa, dedicata a San Nicola di Myra, è ubicata alla periferia del paese, un tempo aperta campagna. La chiesa risale probabilmente all'XI secolo e costituisce una delle testimonianze medievali del territorio. La struttura presenta una navata unica con orientamento sull'asse sud/est - nord/ovest, verso il punto in cui sorge il sole nel giorno in cui si celebra la festa di San Nicola (6 dicembre).  La chiesa fu restaurata nel 1587 andando ad assumere l’aspetto attuale, in occasione del passaggio dal rito greco-bizantino, che vi si praticava, al rito latino. All'interno è però conservata una lapide che fa riferimento alla sua antica origine. Il tetto a doppia capriata viene sostituito dall'attuale volta a crociera in conci di tufo. Nella chiave di volta ...

La facciata barocca della chiesa di S. Domenico, ultimata nel XVII secolo, presenta un portale sormontato dalla statua di San Domenico di Guzman, e i busti di San Pietro e di San Paolo. La sommità del timpano è decorata con statue di alcuni santi cari all'Ordine Domenicano. L'interno, a navata unica, è illuminato da 13 finestre a lira, e presenta sette cappelle intervallate da statue policrome di santi domenicani. Il transetto è sostituito da due grandi cappelle che precedono l'altare maggiore. Altari barocchi e prestigiose tele decorano la chiesa: artisti come Saverio Lillo, Giovan Domenico Catalano, Giuseppe Zimbalo, Gioacchino Toma vi lavorarono. In fondo alla navata è collocato il coro ligneo realizzato nel 1703 da Oronzo Pirti. Bellissimo il cielo ...