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Grotta Febbraro e Marzo
Itinerario: Naturalistic/Archaeological
Grotta Febbraro e Marzo


Grotta Febbraro, identificata in origine come Speculizzi III, a 72 metri sul livello del mare, è costituita da un unico corridoio provvisto di avangrotta, per una lunghezza complessiva di circa 15 metri, una larghezza di 3 metri ed un altezza di 2 metri. L’attuale apertura si trova leggermente internata rispetto alla sua collocazione originaria, all’interno di una paleo falesia formatasi durante il Cretaceo Superiore, circa 66 milioni di anni fa. Grotta Marzo, identificata come Speculizzi IV, situata a 74 metri s.l.m, si presenta con un’apertura piuttosto piccola, protetta da abbondante vegetazione. Al suo interno sono stati rinvenuti resti di ceramiche postmedioevale, ossa di animali relativamente recenti, e resti di un muretto a secco che separa il corridoio principale, lungo all’incirca 12 metri, da un secondo cunicolo di difficile accessibilità, esplorato solo per pochi metri, che ha restituito, tra vari materiali di recente datazione, un epifisi fossile del pleistocene appartenente ad un animale di grandi dimensioni. Sulla parete destra del corridoio della grotta, ad un'altezza di 1,5m dal piano di calpestio, sono stati individuati disegni in ocra rossa di incerta datazione. 
Località Macchie don Cesare, Salve

vincoli:
Vincolo Archeologico

bibliografia fonti:
N. Febbraro,  Archeologia del Salento – Il territorio di Salve dai primi abitanti alla romanizzazione, Libella Edizioni 2011.  Grotta Febbraro e Marzo Grotta Febbraro e Marzo

notizie storiche:
Grotta Marzo fa parte di un complesso di grotte individuate dai fratelli Piccinno in località Macchie Don Cesare a Salve. Si sviluppa nel calcare di Altamura della serra di Spigolizzi sulla stessa, antichissima, linea di costa dove si apre anche Grotta Febbraro, con la sua spiaggia tirreniana. Per un' ipotesi di datazione degli ambienti, molto interessanti sono i dipinti murali ritrovati sulla parete di Grotta Marzo, databili al V- IV sec. a.C e assimilabili alle più importanti pitture ritrovate a Porto Badisco.
Info
proprieta:
Privata
ente gestore:
L'Associazione Archès ha una convenzione col proprietario per visite guidate all'interno.
persona contatto:
Associazione Arches
cellulare:
3278410214
accessibilita:
Accessibile
servizi:
Visite guidate su prenotazione
conservazione:
Discreto
data periodo costruzione:
Paleolitico superiore V- IV millennio a. C.
origine toponimo:
Il nome deriva dalle famiglie a cui appartiene l'area in cui sono situate le grotte.
num gps:
191
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