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Centopietre


Le Centopietre è una peculiare costruzione, situata di fronte alla chiesa di S. Giovanni Battista, alla periferia di Patù, in località Campo Re.
Presenta una forma rettangolare (7,20 x 5,5 x 2,6 m) ed è composta da 100 grossi blocchi tufacei squadrati e 26 lastroni tufacei disposti a copertura a doppio spiovente.
La struttura presenta due ingressi, uno sul lato orientale ed uno sul lato meridionale.
All’interno sono presenti affreschi in pessimo stato di conservazione risalenti al XIII-XIV secolo, periodo in cui il monumento fu utilizzato come luogo di culto da monaci orientali. Tra essi si riconoscono una Crocefissione posta sul muro nord e da inquadrare nello strato pittorico più tardo insieme a san Giorgio presente sullo stesso versante ma nella navata occidentale. Lungo la parete occidentale una successione di santi sotto arcatelle rette da colonnine: san Basilio, un probabile santo monaco e un gruppo di cinque sante, tra cui santa Lucia e Tecla; un’altra santa sembrerebbe somigliare a santa Caterina. Sempre sulla stessa parete occidentale, ma in prossimità dell’innesto con il muro meridionale, è presente san Giuliano con la sua tipica lunga capigliatura.
La singolare tipologia della struttura, che non trova confronti coevi in ambito locale, ha da sempre fatto scaturire ipotesi e polemiche sulla funzione dell’edificio. All’interno dell’edificio, sotto il piano di calpestio, sono state localizzate numerose sepolture scavate nella roccia e allineate con ordine, oltre a molte altre rinvenute all’esterno. Vista la presenza a pochi metri della chiesa di san Giovanni, ascrivibile secondo alcune fonti al VI secolo, è probabile che il polo catalizzatore di questa vasta necropoli sia stato proprio il sacro edificio paleocristiano, più che il complesso costruito con blocchi di reimpiego.
Si è quindi ipotizzata una funzione come sacello funerario nel IX secolo, poi trasformato in tempietto in relazione alla costruzione della chiesa di San Giovanni. Per la costruzione furono utilizzati conci appartenuti probabilmente ad un monumento funerario con fregio dorico del terzo quarto del I secolo a.C.
La peculiarità ne ha fatto Monumento Nazionale di Seconda Classe dal 1873.
Piazza Marco Pedone, Patù

vincoli:
Vincolo Archeologico / Vincolo Architettonico

bibliografia fonti:
P. Maggiulli, Le Centopietre di Patù, Matino 1912. R. Whitehouse, D. Whitehouse, The Centopietre at Patù, in Antiquity, XL, pp. 253-261. C. Pagliara, Fonti epigrafiche per la storia di Veretum e della Centopietre di Patù, in AnnPisa, VI, 2, 1976, pp. 441-451. A. Prandi, Le “Centopietre” di Patù, in Palladio, XI, 1961, pp. 1-30. G. Bertelli (a cura di), Puglia preromanica, Milano 2004.

notizie storiche:
La tradizione ha spesso collegato il monumento funerario al generale Geminiano, inviato da Carlo il Calvo o da Carlo Magno a chiedere una tregua, ma invece trucidato dai saraceni subito prima della battaglia finale tra cristiani e saraceni di Campo Re del 24 giugno (giorno di San Giovanni) dell’877 – ma alcuni indicano il 788. Proprio per celebrare la vittoria sarebbe stata eretta la chiesa prospicente le Centopietre, dedicata a San Giovanni, su una preesistenza paleocristiana del VI secolo. Nella veste attuale, romanica, del XII secolo, la chiesa è suddivisa da pilastri in tre navate con abside semicircolare; all'interno si conservano tracce di affreschi del XIII-XIV secolo e un cippo funerario romano in marmo, del I secolo d.C. All’esterno dell’ abside, un piccolo pozzetto, profondo non più di un metro, ricorda il rito greco, il cui idioma e abitudini rimasero vive nel territorio del Salento fino al 1711. Sull’architrave della porta di ingresso, un’iscrizione in latino ricorda un restauro effettuato nel 1532.
Info
proprieta:
Privata
accessibilita:
Accessibile
prezzi ingresso:
Gratuito
conservazione:
Pessimo
data periodo costruzione:
IX secolo
origine toponimo:
Il nome di Centopietre ha origine dai 100 grandi blocchi di tufo utilizzati per la costruzione del monumento.
virtual tour:
Centopietre
num gps:
78
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