2015-06-22 19:08:50
Palazzo Paternò appare come una residenza gentilizia di notevoli dimensioni del XV - XVI secolo; in realtà il palazzo nasconde al suo interno un'antica fortezza normanna, circondata sino agli inizi dell'800 da un profondo fossato sui lati est e nord, mentre il resto da palude. L'antico castello ha quattro torri angolari sugli spigoli del mastio centrale rettangolare. Nel 1565 i Gonzaga iniziano a trasformare il castello in dimora gentilizia attraverso la costruzione di un nuovo corpo di fabbrica lungo il lato nord - ovest, l’apertura a nord di un ingresso e la realizzazione di stalle e alloggi. Nel 1630 la principessa Maria Cito Moles ristruttura ulteriormente il castello, ingentilendo il fortilizio con un'ampia loggia, un giardino pensile ricco di piante ornamentali, ed edificando una cappella dedicata alla Santissima Annunziata che si affaccia sulla pubblica piazza. La Cappella, ricca di decorazioni scultoree sia sulla facciata che all'interno, è caratterizzata da un altare su cui è collocata una grande tela raffigurante l'Annunciazione. Durante la signoria di Francesco De Liguoro nel XVIII secolo, il castello è ampliamente rimaneggiato e la residenza si trasforma così in una piccola reggia con biblioteca, pinacoteca, foresteria e grandi saloni. Agli inizi del XX secolo, il duca Paternò decide di apporre una merlatura in stile neogotico, secondo la moda eclettica del tempo, che lo fa oggi assomigliare ad un castello.
Sotto piazza del Popolo si apre uno degli otto frantoi ipogei presenti nel centro storico di Presicce.
Sotto piazza del Popolo si apre uno degli otto frantoi ipogei presenti nel centro storico di Presicce.
Piazza del Popolo e via Castello, Presicce