Cripta del Crocefisso (Ugento)
Itinerario:
Naturalistico/archeologico
2015-06-22 19:08:50
La cripta, interamente scavata nella roccia tufacea, è il risultato di modifiche e aggiunte nella pianta e nell'architettura, come dimostrano le due colonne circolari del XVI secolo con capitello dorico, l'aggiunta di un altare sulla parete orientale, sovrastato da un affresco seicentesco raffigurante la Crocifissione (da cui il nome della cripta), un lucernaio creato successivamente e l'occlusione dell'ingresso originario a ovest. Si accede mediante una porta a nord, cui fa seguito una scalinata voltata a botte che conduceverso il vano ipogeo. L'ingresso è arricchito da una lunetta affrescata con la scena della Sacra Famiglia. All'interno le pareti e il soffitto sono ricoperti da affreschi datati tra il XIII e il XVII secolo, accompagnati da iscrizioni in greco e in latino. Il ciclo pittorico più antico (XIII secolo) comprende l' Annunciazione, il Cristo Pantocratore, la Vergine della tenerezza, la Madonna in trono e San Nicola degli inizi del XIV secolo. Sul soffitto sono dipinti scudi crociati alternati a scudi con croce nera, simbolo dei cavalieri Teutonici, e a scudi con croce rossa, simbolo dei cavalieri Templari. Sempre sul soffitto vi sono anche affrescate stelle, motivi vegetali e animali reali e fantastici, come la grande Idra, una figura della mitologia greca.
Strada Provinciale Ugento-Casarano, Ugento
utilizzo attuale:
Il Sistema Museale di Ugento, gestito da una cooperativa di servizi che realizza eventi di tipo culturale e artistico nel territorio, è stato costituito nel 2011 a seguito di una convenzione stipulata tra il Comune di Ugento e lo Studio di Consulenza Archeologica. Il complesso museale ha lo scopo di promuovere un sistema integrato di gestione dei beni culturali del territorio ugentino costituito da: Nuovo Museo Archeologico, Collezione Colosso, Castello dei Principi d'Amore, Palazzo Rovito e il Complesso Monumentale della Cripta del Crocifisso e della Chiesa della Madonna di Costantinopoli.
bibliografia fonti:
Cripta del Crocefisso (Ugento)
L. Antonazzo, Guida di Ugento. Storia e arte di una città millenaria, Galatina 2005
C.D. Fonseca et alii., Gli insediamenti rupestri medievali nel Basso Salento, Galatina 1979, p. 217
notizie storiche:
La cripta fu adibita nei secoli a luogo di culto nel contesto del piccolo villaggio rupestre che lo circonda. L'area su cui si sviluppa è di notevole interesse archeologico e registra la presenza umana almeno dal IV secolo a.C. È ubicata sulla cosiddetta Via Sallentina, un tracciato di epoca messapica e romana che collegava Otranto a Taranto, attraversando Castrum Minervae, Veretum, Uzentum, Baletium, Neretum e Manduris, il cui percorso si evince dall'antica Tabula Peutingeriana. La cripta risente molto dei modelli del monachesimo orientale. Essa fa parte delle tante strutture religiose di questo genere sorte nel Salento tra XIII e XIV secolo, ma si differenzia dalle altre per alcune caratteristiche peculiari: la più interessante ed affascinante è la decorazione pittorica della volta costituita da scudi crociati rossi e neri, figure fantastiche come il grifone e l’idra, probabilmente con funzione apotropaica, ed altri simboli legati alla sfera religiosa. Negli anni 2004 e 2005 la Cripta è stata interessata da lavori di scavo rivolti alle sepolture che circondano il perimetro dell’ipogeo all’interno del banco roccioso: ad ovest dell’attuale ingresso sono state rinvenute otto tombe, ad una profondità di oltre tre metri. Tali tombe sono poste sull’antico piano di calpestio, obliterate poi, insieme all’antico ingresso, a causa delle alluvioni che hanno portato all’apertura, in fase seicentesca, dell’attuale entrata.