Palazzo Serafini Sauli
2015-06-22 19:08:50
Il palazzo presenta una imponente facciata arricchita da un portale di ingresso con caditoia e da un balcone con mensoloni e balaustre finemente decorati e da un campanile a vela. In seguito l’ingresso fu spostato più a sud, quasi di fronte alla piazza.
Il palazzo ha due ampi cortili interni: dal principale si accede attraverso una scala al primo piano dove si trovano le stanze riservate alla nobiltà, mentre al piano terra vi erano i locali per la servitù, i magazzini e i locali per la custodia degli animali. Al termine della scala si trova l'ampio salone che fungeva da sala per i ricevimenti e le cerimonie, all'interno del quale si trova la cappella. Adiacente al salone si trova il vano di rappresentanza, l'unico con due lunette affrescate con episodi di vita cavalleresca.
L'agrumeto è organizzato secondo un sistema di percorsi rettilinei paralleli e perpendicolari a quello centrale ed è caratterizzato da una distesa di agrumi, fra cui si stagliano due maestose magnolie e una imponente torre colombaia. Il bosco di leccio è diviso dal percorso centrale e da quello ad esso perpendicolare in quattro quadranti, marcati questi ultimi da filari di pino domestico.
Piazza Castello, Tiggiano
utilizzo attuale:
Il Palazzo è sede del Municipio e di vari Uffici Pubblici. All'interno vi è inoltre un bellissimo Giardino Pubblico, la Biblioteca e un Museo della Arti e della Filosofia. Il museo raccoglie numerosi oggetti e vari attrezzi anticamente utilizzati per i lavori nei campi o la produzione di olio e vino. Si possono ammirare antichi strumenti di misurazione del peso accanto ad altri attrezzi e immagini d'epoca che ricostruiscono le tradizioni popolari e le antiche pratiche artigianali e lavorative proprie del piccolo centro salentino a cavallo tra la fine dell'Ottocento ed il Novecento.
bibliografia fonti:
L. A. Montefusco, Le successioni feudali in Terra d'Otranto, Istituto Araldico salentino, Lecce 1994.
R. Margiotta, M. Melcarne, Tiggiano, il Paese, la Chiesa, il Santo, Edizioni Laborgraf, 1995.
AA.VV., Salento. Architetture antiche e siti archeologici, Edizioni del Grifo, 2008.
notizie storiche:
Il palazzo, al centro del nucleo antico dell’abitato di Tiggiano, fu costruito nel XVII secolo da Angelo Serafini che, divenuto feudatario del Casale nel 1640, decise di costruire la propria dimora nel territorio per seguire da vicino le sue proprietà. Nella ricostruzione il palazzo inglobò il cinquecentesco torrione centrale, rinforzato da caditoie e feritoie.
L’edificio subì nel corso dei secoli numerosi ampliamenti e rifacimenti.