Chiesa della Madonna di Vereto
2015-06-12 12:06:28
La chiesa, dedicata alla Maddona Assunta, presenta una pianta rettangolare ad aula unica, con una semplice facciata e un piccolo campanile a vela. All’interno era decorata da affreschi, oggi altamente deteriorati, tra cui un interessante affresco raffigurante San Paolo con la spada attorno alla quale è attorcigliato un serpente; ai piedi del santo uno scorpione sormontato da altri due serpenti intrecciati a forma di caduceo. Questa particolare iconografia del Santo lo associa al tipico fenomeno salentino del tarantismo: il riferimento è all’episodio in cui, secondo la tradizione, San Paolo, mentre si trovava a Malta, fu morso da un serpente, ma il veleno non provocò alcun danno, per cui il Santo ottenne il titolo di protettore dal morso di animali velenosi e, di conseguenza, patrono delle tarantate.
La chiesa è meta di pellegrinaggi in occasione dei festeggiamenti di ferragosto.
Strada Vicinale Serre I, Patù
utilizzo attuale:
La chiesa è sconsacrata e viene aperta solo per visite du prenotazione
vincoli:
Vincolo Paesaggistico
bibliografia fonti:
V. Rosafio, Vereto città messapica nel Basso Salento, Lecce 1968
F. D'Andria, L'esplorazione archeologica, in AA.VV., Leuca, Galatina 1978, pp. 47-90
C. Daquino, I Messapi e Vereto, Lecce 1991.
C. Pagliara, Fonti per la storia dt Veretum: iscrizioni, monete, timbri anforari, in Annali dell'Università di Lecce, V, 1969-1971, pp. 121-136;
C. Pagliara, Fonti epigrafiche per la storia di Veretum e della Centopietre di Patù, in AnnPisa, VI, 2, 1976, pp. 441-451
M. Lombardo, I Messapi e la Messapia nelle fonti letterarie greche e latine, Galatina 1992.
M. Sammarco, Vereto: appunti di topografia, in M. Ciardo, S. Torsello (a cura di), Studi in onore di Antonio Michele Ferraro, pp. 53-65, Tricase (Le), 2008.
notizie storiche:
La Cappella della Madonna di Vereto è collocata nel punto più alto della collina, sito probabilmente dell’acropoli messapica, romana e medievale di Vereto. La chiesa fu fatta costruire su una struttura più grande precedente di età altomedievale, poi rimaneggiata in seguito, agli inizi del Seicento dal Principe Zunica, signore di Alessano. La chiesa ebbe anche una funzione cimiteriale: sono infatti state rinvenute presso l'abside della chiesa più antica due sepolture datate tra il XIII e il XV secolo.