Insediamento rupestre Macurano
2015-05-15 20:20:38
L'insediamento rupestre di Macurano si sviluppa sui fianchi della Serra di Alessano, a circa 550 m a NNE dell’antico abitato di Montesardo, in una zona oggi costellata di masserie. Il complesso è costituito da 31 cavità, scavate nella roccia calcarea, alcune pertinenti al nucleo originario, più antico, altre relative a più recenti sistemazioni e in particolare alle masserie fortificate, la cui costruzione ha implicato l’escavazione di cavità funzionale alle attività ad esse connesse. L’area attrezzata corrisponde al nucleo più antico dell’insediamento. La tipologia maggiormente ricorrente è la grotta unicellulare a pianta ellittica o sub-circolare, in un solo caso quadrangolare, con un pilastro litico addossato alla parete di fondo. Gli ingressi, di forma rettangolare, sono spesso dotati di gradini che collegano con il piano di calpestio dell’ambiente rupestre. Lungo le pareti sono scavate nicchie di forma variabile, usate come portalucerna, ripostigli e in un caso forse come alloggiamento per giacigli. Scarsi sono i graffiti sulle pareti, esclusivamente croci semplici o uncinate. Cinque cavità sono state riconosciute come frantoi, di cui uno, il trappeto a grotta “Macurano”, nella parte centrale dell’insediamento; una serie di cisterne assicuravano l’approvvigionamento idrico all’insediamento. Sono state inoltre riconosciute ampie tracce del sistema viario che collegava il viallaggio con la viabilità maggiore che si sviluppa ai margini della piana coltivabile: si tratta per lo più di carraie scavate nel banco roccioso affiorante.
Strada Provinciale 210, loc. Magurano, Montesardo, Alessano
vincoli:
Vincolo Archeologico
bibliografia fonti:
C.D. Fonseca, Civiltà rupestre in terra jonica, Genova 1970. R. Caprara, F. dell’Aquila, Per una tipologia delle abitazioni rupestri medievali, in Archeologia Medievale XXXI, 2004, pp. 457-472. P. Arthur, L’archeologia del villaggio medievale in Puglia, in M. Milanese (a cura di), Vita e morte dei villaggi rurali tra medioevo ed età moderna, Quaderni dei villaggi abbandonati della Sardegna, 2, Firenze 2006, pp. 97-121. M. Sammarco et al., Il sistema rupestre di località Macurano presso Montesardo (Lecce, Puglia), Atti VI Convegno Nazionale di Speleologia in cavità artificiali, Opera Ipogea 1-2, 2008, pp. 273-282.
notizie storiche:
L'area è un importante crocevia tra Alessano, Montesardo, Corsano e il mare. Un luogo di scambio e di commercio, come prova l'esistenza di tre masserie, di cui una fortificata, e di strutture rurali, oltre che dell'insediamento rupestre. Si tratta di un luogo simbolo per la cultura dell'olio, per la presenza di due frantoi ancora utilizzati: trappeto Sauli e trappeto Santa Lucia. Quest'ultimo all'interno dell'omonima masseria di cui si distingue ancora il nucleo originario nella torre cinquecentesca coronata da beccatelli a sostegno del parapetto aggettante del terrazzo sommitale e da caditoie in corrispondenza delle finestre e delle porte di accesso.
L’insediamento fu sicuramente utilizzato in età medievale, cosa che non esclude una sua frequentazione in epoca anche più antica. Abbandonata ormai, a partire dalìgli anni Settanta, l’idea che i vari insediamenti rupestri del Salento fossero tutti connessi con un utilizzo monastico, è stata riconosciuta per il complesso di Macurano una funzione marcatamente produttiva connessa con il casale medievale di Mons Arduus.