Collegiata del SS. Salvatore
2015-05-15 20:20:38
La maestosa facciata della chiesa di San Salvatore, affacciata su Piazza Don Tonino Bello, presenta tre ingressi, su quello centrale, di maggiori dimensioni, campeggia una lapide e lo stemma della città di Alessano.
L'interno è a croce latina suddivisa in tre navate da pilastri e conserva dipinti di pregevole fattura come "San Trifone in gloria" di Oronzo Letizia, un dipinto di scuola caravaggesca attribuito a Paolo Finoglio "L'arcangelo Raffaele e Tobia". Pregevole è il pulpito in legno del 1879, opera di Giuseppe De Cupertinis. Nell'ala destra vi è l'altare di San Trifone, Santo patrono della città.
Piazza Don Tonino Bello, Alessano
utilizzo attuale:
La chiesa è normalmente aperta la culto.
bibliografia fonti:
S. Palese, Alessano e la sua Chiesa Maggiore, Galatina 1975.
A. Caloro, A. Melcarne, V. Nicolì, Alessano, Storia, Arte, Ambiente, Tricase 1994.
notizie storiche:
L’attuale chiesa, dedicata al Salvatore, sorge sui resti di una più antica cattedrale romanica e fu totalmente ricostruita nella seconda metà del Settecento. È un periodo in cui si assiste in tutto il Salento ad un fermento di nuove costruzioni ecclesiastiche, tuttavia modeste nelle dimensioni. Nelle chiese maggiori invece tale fermento si manifesta nei restauri, negli ampliamenti e nelle decorazioni.
Con il vescovo Dionisio Latomo Massa nel 1755 si erige la nuova cattedrale. Il progetto, redatto da Felice De Palma di Alessano, prevede la ricostruzione della nuova cattedrale nello stesso luogo della precedente; quest'ultima, da demolire completamente ad eccezione del campanile. La demolizione coinvolge poi anche parte delle mura della città e la porta urbica, mentre il palazzo episcopale adiacente alla vecchia chiesa non subisce alcuna modifica. L'attuale impianto planimetrico rispecchia fedelmente il progetto del De Palma, al contrario di quanto è accaduto per la facciata, opera ottocentesca di gusto neoclassico dell'ing. Benedetto Torsello. Intanto, restaurati i Borboni a Napoli nel 1818 e stipulato l'accordo con la Santa Sede, si provvede alla riorganizzazione delle diocesi con la soppressione di quella di Alessano e di Castro, e la conseguente declassazione della chiesa cattedrale al rango di chiesa collegiata.