Salve
2015-05-15 20:18:59
I primi insediamenti umani nel territorio di Salve risalgono ad epoche remote, come testimoniano i rinvenimenti datati al Paleolitico Medio e Superiore nelle grotte Montani e Febbraro, ed alcuni monumenti megalitici quali dolmen e specchie. All’Età del Bronzo Medio si data la frequentazione dei villaggi Spigolizzi (XVI-XV sec. a.C.) e della ‘Chiusa dei Fani’ presso la Masseria del Fano proseguita, quest’ultima, fino ad età messapica (XVI-V secolo a.C.).
La leggenda narra che l’origine dell'attuale centro urbano risalirebbe al centurione Salvius, che nel 267-266 a.C. avrebbe ricevuto queste terre dopo l'assoggettamento del Salento a Roma; studi e ricerche archeologiche recenti fanno risalire la nascita dell'abitato di Salve al periodo compreso tra il V e il VI secolo d.C. Lo sviluppo del centro abitato si deve al trasferimento verso l'interno degli abitanti della costa ionica, dove era diffusa la malaria. Nel IX secolo d.C., per difendersi dalle scorrerie saracene, furono erette le mura; altre fortificazioni, tuttora esistenti, furono costruite agli inizi del XV secolo per la difesa della città dai Turchi. Nel periodo feudale Salve fu dominata dalle famiglie nobiliari Altavilla, del Balzo, Antoglietta, Francavilla, Scaglione, Zito, Montefusco, Valentini, Gallone e Caracciolo.
Il centro storico del paese è dominato dalla Chiesa in stile gotico di San Nicola Magno (XVI secolo), che contiene all’interno uno degli organi più antichi costruito nel 1658 da Giovanni Battista Olgiati. Tra gli altri edifici religiosi si citano: la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, costruita nella seconda metà del Novecento ampliando l’antica Cappella di Santa Maria della metà del XVI secolo, oggi corrispondente all’attuale transetto; la Chiesetta dei Santi Medici, voluta dalla famiglia Valentini, conserva una pregevole tela del Catalano degli inizi del ‘600; il Santuario di Santa Teresa del Bambino Gesù, adiacente al cimitero, era la chiesa del cinquecentesco Convento dei Cappuccini. La Chiesa di San Biagio, localmente chiamato Santu Lasi, sorge nei pressi dell’omonima masseria cinquecentesca; fu riedificata nel 1716 inglobando la chiesa più antica. Degni di nota sono, inoltre, Palazzo Ceuli e il frantoio ipogeo Le Trappite, risalente al 1601, interamente scavato nella roccia.
Il territorio comunale comprende la frazione di Ruggiano e le marine di Pescoluse, Torre Pali, Posto Vecchio e Lido Marini. Il litorale costiero, un tempo zona paludosa, fu bonificato negli anni '30, attraverso la creazione di canali e bacini artificiali, ricevendo prestigiosi riconoscimenti per la bellezza delle sue spiagge e la limpidezza delle sue acque.
73050, Lecce