L' area archeologica di Sant'Antonio è una dei quattro complessi tombali rinvenuti nel territorio di Ugento. E’ nei pressi di un tratto del circuito murario di età messapica che è possibile ammirare la necropoli di S. Antonio, a due passi dalla Cripta del Crocefisso e di una colombaia di probabile origine medioevale. Interamente scavata nel banco roccioso affiorante, conta oggi una trentina di tombe a fossa, originariamente ricoperte da lastroni. Le pareti interne hanno restituito alcune tracce di intonato di colore rosso e blu, utilizzato per decorazioni a fasce. La maggior parte delle sepolture ha restituito corredi datati tra il IV e il III secolo a.C. (ed una del VI sec. a.C.) contenenti, tra l’altro, produzioni ceramiche locale e di importazione ...
Il sito, approdo di riferimento dell’insediamento di Vereto, costituiva un approdo pratico e sicuro per la sua posizione molto protetta dai venti e l’abbondanza di sorgenti d’acqua dolce. Sott’acqua vi sono resti di un molo frangiflutti, ottenuto con l’accumulo di pietrame della zona per una gettata di circa 70 m a partire dalla riva. I resti archeologici del molo sono visibili alla base del ripido pendio che porta all’insenatura. Si tratta di due tratti di fondazioni o camminamenti di servizio all’approdo in blocchi di carparo. Il porto messapico subì profonde trasformazioni in età repubblicana, quando, nel II secolo a.C., furono realizzate alcune strutture di servizio.Da semplice ancoraggio fu trasformato in approdo attrezzato. Il porto ...