Il nucleo originario del complesso masserizio Matine risale al XVI secolo ed è costituito dalla torre. In periodi successivi alla torre originaria furono aggiunti numerosi vani ad essa addossati che definiscono la “curte”, lo spazio aperto dove si svolgevano le attività quotidiane. Alla masseria è annesso un giardino organizzato in percorsi rettilinei e dominato dalla presenza di una torre colombaia. La torre fortificata è caratterizzata da beccatelli a sostegno del parapetto del terrazzo sommitale e da caditoie in asse alle finestre ed alle porte di accesso. Poco distante dalla masseria è visibile un'aia ancora perfettamente intatta. La masseria, posta in un'ampia piana coltivata a seminativo e circondata da uliveti, domina visivamente il ...
Percorrendo stradine sterrate sulle pendici della Serra del Fico ci si imbatte in un'antico complesso masserizio in pessimo stato di conservazione. Si tratta della cd. Masseria Serrafica, dal nome della Serra in cui è collocata, oggi sottosposta a imponenti lavori di ristrutturazione dovuti al pessimo stato in cui versava la struttura. Si tratta di uno dei tipici complessi masserizi del Salento, costituiti da una parte dedicata alle attività agricole ed una parte destinata a funzioni residenziale. ...
La struttura è un grande complesso masserizio collocato in un'area interessata da percorsi che riconducono ad un'antica viabilità di età messapica e romana (via Sallentina). Nei pressi della masseria sono visibili tracce di carraie e sono state rinvenute alcune tombe scavate nel banco roccioso. Le carrarecce sono visibili lungo la strada sterrata prospicente la masseria. La struttura, inaccessibile e pericolante, è una tipica complesso fortificato, fulcro delle attività agricole locali fino alla metà del Novecento legata alla produzione di grano, tabacco e olio. ...
Masseria Celsorizzo (detta anche "Gelsorizzo") è situata alla periferia di Acquarica del Capo, in un'area compresa fra il centro abitato suddetto e la strada provinciale per Maglie. Il complesso masserizio consiste di un'alta torre a pianta quadrata con feritoie e caditoie, primo nucleo dell'impianto databile alla prima metà del XVI secolo, e di altri vani come stalle, fienile ed ovili, addossati al muro di cinta, aggiunti nell'Ottocento come deducibile dalla data 1807 incisa sull'architrave del portale di accesso. Di particolare bellezza e interesse architettonico è la torre del XV secolo, che conserva alla base una piccola cappella dedicata a San Nicola di Mira che misura m. 7,8 di lunghezza e m. 3,7 di larghezza, con pregiati dipinti del XIII secolo. La ...
A trenta metri dal complesso masserizio di Celsorizzo è una torre colombaia, a pianta circolare, databile al 1550, come riportato dallo stemma gentilizio dei Guarini e dall'iscrizione posta sulla porta di accesso: FABRICIUS GUARINUS / HOC FRUCTUS AUCUPANDIQUA CAUSSA / CONSTRUXIT SIBI AMICISQUE - ANNO D.NI MDL. - "Fabrizio Guarino fece costruire questa colombaia per sé e per i suoi amici per diletto di caccia. Anno 1550". La torre colombaia è divisa esternamente in due livelli da un cordolo a superficie piatta. Un toro marcapiano cinge la torre a mezzo metro dal piano della campagna: a questa altezza nasce l’accesso all’interno della colombaia, interno realizzato con le buche per i colombi e le scalette con i gradini sporgenti dalle fiancate. ...
Masseria Spiggiano, di proprietà privata, è una antica struttura fortificata completamente recintata e inaccessibile. Nelle immediate vicinanze della masseria si trova la bellissima torre colombaia del ‘500, di pertinenza della stessa masseria. La torre, attualmente in pessime condizioni, è situata ai piedi della Serra di Pozzomauro, è di forma circolare ed è costituita da un corpo cilindrico in conci di tufo su basamento roccioso. È accessibile da una porta piuttosto bassa ed è sormontata da una cornice su dentelli con aperture ad arco, probabilmente usate come 'appollatoi' per i colombi. Alla base della torre è nascosto un ambiente ipogeo la cui volta sembra essere crollata; ciò che resta dell’ipogeo forse fu risistemato ...
Viene definita "Casa dei Pellegrini" una struttura rurale del XVII secolo, probabile alloggio dei viaggiatori diretti a Leuca. La struttura presenta, come Masseria Mustazza, segni cruciferi incisi sulle pareti esterne e pietre forate per la sosta dei cavalli. L’edificio è posto al termine di un tratto di strada con tracce di carraie sul banco di roccia, che si sviluppano per una lunghezza di circa 50 metri e sono delimitate da alcuni blocchi squadrati, infissi verticalmente nel terreno. Si tratta, probabilmente, di uno degli ultimi tratti superstiti dell’antico tracciato della via dei Pellegrini. ...
La struttura è un complesso masserizio più volte rimaneggiato nel corso dei secoli, con annesso un bosco di querce spinose e lecci. La masseria, nota da documenti del XIX secolo, ma sicuramente più antica, è caratterizzata da una disposizione degli ambienti a staffa di cavallo. Sulle pareti dell’edificio sono ancora visibili numerose croci, incise per devozione dai fedeli che si fermavano per alloggiare, ristorarsi o semplicemente per pregare, prima di giungere alla meta finale del viaggio: il Santuario di Santa Maria di Leuca. Sulla facciata si conservano delle pietre semicircolari forate – dette scapole – utilizzate per legare i cavalli durante la sosta. L'area boschiva è localmente nota come Bosco Martella, e si tratta di una ...