Palazzo Gallone, nel centro di Tricase, è costituito da tre elementi principali: la Torre, il Torrione e il corpo vero e proprio dell'edificio. Il torrione più antico, costruito nel XV secolo, era dotato di un recinto fortificato e un ponte levatoio, secondo i dettami dell'architettura militare dell'epoca. A base scarpata e difesa da garitte e caditoie, può essere considerata tra le torri più imponenti della Terra d'Otranto. Le prigioni, collocate all'interno, conservano ancora i graffiti dei prigionieri. Una cinta muraria con fossato, lunga 400 m, completava il sistema di difesa insieme ad altre torri più piccole. Nel 1661 il principe di Tricase Stefano Gallone ottiene il torrione e la vicina torre ad ovest e dà inizio alla costruzione del ...
La cinta di fortificazione di Tutino fu eretta nel XV secolo per difendere gli abitanti del casale. Le possenti mura, alte 6-7 metri, sono realizzate in pietrame e bolo e presentano la parte inferiore scarpata. Aggregati al castello sono cinque dei novi torrioni della cinta muraria di età medievale. Le torri erano collegate da un cammino di ronda visibile ancora in alcuni tratti. È uno dei pochi castelli del Salento che conserva parte del fossato originario. Sul lato orientale il fossato lasciò il posto ad un'elegante facciata rinascimentale articolata su due livelli con un severo portale sormontato dallo stemma nobiliare. Ognuna delle sette finestre della facciata riporta nella decorazione un motto in lingua latina. ...
Il palazzo presenta una imponente facciata arricchita da un portale di ingresso con caditoia e da un balcone con mensoloni e balaustre finemente decorati e da un campanile a vela. In seguito l’ingresso fu spostato più a sud, quasi di fronte alla piazza. Il palazzo ha due ampi cortili interni: dal principale si accede attraverso una scala al primo piano dove si trovano le stanze riservate alla nobiltà, mentre al piano terra vi erano i locali per la servitù, i magazzini e i locali per la custodia degli animali. Al termine della scala si trova l'ampio salone che fungeva da sala per i ricevimenti e le cerimonie, all'interno del quale si trova la cappella. Adiacente al salone si trova il vano di rappresentanza, l'unico con due lunette affrescate con episodi di vita ...
Il castello è di modeste dimensioni. Gli ambienti interni presentano volte a stella e a botte ed è dotato di un giardino pernsile. Delle antiche decorazioni restano alcuni affreschi nel piano nobile e alcuni bassorilievi di modesta fattura nella sala del trono. Al castello era un tempo annessa una cappella dedicata a San Vito. ...
Un’ampia area dell’abitato di Depressa è occupata dal castello/palazzo dei Baroni Winspeare e soprattutto dal grande giardino annesso. La struttura presenta una pianta quadrangolare in cui sono ancora riconoscibili, della struttura cinquecentesca, le due torri quadrate, un loggiato, la grande scala monumentale, e, sul lato occidentale, le mensole che sorreggevano il camminamento di ronda. Al cortile centrale fu aggiunto, alla fine del XIX secolo, un porticato. Cinto da muri a secco ed in blocchi di tufo squadrati, il giardino, realizzato alla fine del XIX secolo, consiste di due parti; una più prossima al palazzo con percorsi concentrici e percorsi a raggiera fra una fitta vegetazione di canne, ed una parte scandita da percorsi perpendicolari e paralleli all'asse ...
Per la sua struttura tozza e austera alcuni storici ne fanno risalire l’origine addirittura al periodo romano, mentre il piano superiore al periodo normanno. Durante il periodo angioino, il castello, a pianta trapezoidale irregolare con torrioni angolari, fu più volte ristrutturato e Carlo d’Angiò, nel 1273, in occasione di una visita nel Salento, vi soggiornò, ospite del conte Adenolfo XI d’Aquino. Nel 1537, in seguito all’occupazione della città da parte dei barbari guidati dal pirata algerino Barbarossa, il castello fu gravemente danneggiato: due torri furono distrutte come del resto buona parte dell’ala occidentale, del pian terreno e del primo piano. Il maniero, riedificato nel 1642 ad opera del conte Vaaz de Andrada, ha subìto un ...
Il Castello di Acquarica del Capo è un edificio di età Angioina-Normanna e si presenta come un complesso imponente di grande rilievo storico-culturale. Il nucleo più antico, costruito dai feudatari normanni Bonsecolo, era di forma quadrangolare, con ciascun lato che misurava 40 metri, ed era costituito da una cinta muraria rafforzata da quattro torrioni dei quali attualmente se ne conserva solo uno. Resti di questa antica costruzione sembrano individuabili nei resti della facciata di via Roma. Nulla può comunque provare che Giovanni Antonio Orsini, proprietario del castello nel XV secolo, abbia ricostruito completamente la struttura difensiva o restaurato quella di epoca normanna. L'interno dell’edificio ospita al piano terra alcune stanze adibite ...
Il Castello di Ruffano, situato nel punto più alto del paese, fu edificato da Rinaldo Brancaccio nel 1626 su una preesistente rocca medioevale. L’edificio si presenta privo di un apparato di difesa, rispecchiando perlopiù i canoni architettonici di un grande palazzo baronale costruito come dimora signorile. A caratterizzarne la struttura è la splendida loggia, voluta da Carlo Brancaccio nella seconda metà del 1600, che unisce il palazzo baronale alla Chiesa Matrice; grazie alla “Loggia Brancaccio” i nobili del tempo potevano assistere alle funzioni religiose attraverso un’apposita finestra che affacciava direttamente all'interno dell'edificio sacro. Nei primi anni dell'800 Nicola Ferrante, come Carlo Brancaccio aveva fatto per Piazza del Popolo, ...
Il castello feudale di Giuliano fu edificato agli inizi del XVI secolo nel cuore antico del paese. La struttura ha mantenuto l’originaria fisionomia e il fossato, ancora visibile, ospita un agrumeto. Presenta i caratteri tipici dell’architettura militare del Cinquecento. Ai lati del prospetto principale, caratterizzato da cortine e da quattro alti bastioni verticali, si elevano due torrioni di forma quadrata. Un ponte ad archi permette di superare il fossato ed entrare all’interno del castello, distribuito intorno ad un ampio cortile centrale sul quale si affacciano tutti gli ambienti del piano terra e del piano superiore. Il piano terra era destinato alle attività produttive (scuderie, stalle, depositi e locali per la servitù), mentre il primo piano era destinato alla ...
Il Castello di Lucugnano, noto anche come Palazzo Baronale Alfarano Capece, presenta nel corpo principale caratteri dell'edilizia civile di gusto tardo rinascimentale e nella torre merlata retrostante quelli delle strutture difensive dei secoli precedenti. La torre, a pianta quadrata, è coronata da beccatelli ed è provvista di merlature. La residenza, composta da ventidue stanze distribuite su due piani, presenta un severo prospetto rinascimentale, caratterizzato da elementi decorativi a motivo geometrico che adornano gli architravi e le cornici. La parte sommitale della struttura è coronata da un fregio composto da una serie di scanalature verticali racchiuse in una cornice a dentelli, il tutto intervallato da cinque capitelli di lesena. Il prospetto ...