La cripta, interamente scavata nella roccia tufacea, è il risultato di modifiche e aggiunte nella pianta e nell'architettura, come dimostrano le due colonne circolari del XVI secolo con capitello dorico, l'aggiunta di un altare sulla parete orientale, sovrastato da un affresco seicentesco raffigurante la Crocifissione (da cui il nome della cripta), un lucernaio creato successivamente e l'occlusione dell'ingresso originario a ovest. Si accede mediante una porta a nord, cui fa seguito una scalinata voltata a botte che conduceverso il vano ipogeo. L'ingresso è arricchito da una lunetta affrescata con la scena della Sacra Famiglia. All'interno le pareti e il soffitto sono ricoperti da affreschi datati tra il XIII e il XVII secolo, accompagnati da iscrizioni in greco e in ...
La cripta grotta è situata nelle immediate vicinanze della Chiesa della Madonna delle Rasce, a circa 2 Km a Nord del Santuario di Santa Maria di Leuca. Si tratta di una tipica grotta basiliana costituita da un vano circolare alto circa 2 metri e del diametro di circa 3 metri. Vi si accede da uno strettissimo passaggio nella roccia, tramite il quale si accede ad un corridoio di accesso che porta ad un piccolo vano anch’esso circolare probabilmente adibito a dormitorio. La frequentazione dell’area ad uso abitativo appare testimoniata anche dalla presenza di canali per la raccolta dell’acqua piovana, resti di piccole cisterne interrate etc. ...
La cripta della Trinità o dell'Eternità è collocata sul versante Nord-Ovest della Serra che congiunge Casarano a Ruffano. La cripta occupa lo spazio della grotta dell'Eternità o della Trinità, di proprietà privata e profonda più di 30 m. La cripta presenta una pianta irregolarmente triangolare, con alta volta e un'ampia imboccatura a largo arco rivolta verso Ovest. ...
Risalente al IX secolo d.C., la cripta, collocata sotto l’omonima cappella risalente al XIV secolo, si trova nell'ex grancia dei Carmelitani. E' costituita da un vano quadrangolare con affresco, nella nicchia opposta all'ingresso, di Santa Marina del 1400; su tutte le pareti si notano tracce di colore di antichi affreschi, ormai definitivamente perduti. A sinistra dell’ingresso insistono due piccoli vani, uno dei quali completamente affrescato con immagini tipiche dell’iconografia Bizantina: Santa Caterina d'Alessandria, San Nicola rappresentato secodo i canoni iconografici orientali, un Santo Anonimo che reca in mano un sigillum, l'Arcangelo Gabriele. La cripta riveste notevole importanza per la presenza della “Dormitio Virginis” del XII secolo: la vergine è adagiata su ...
Alla periferia meridionale del nucleo urbano è collocata una cripta intitolata, sulla base dell’unico affresco superstite, al Cristo Pantocreatore. La cripta, datata al IX secolo, appare isolata all’interno di un giardino privato protetto da imponenti muri a secco. Tramite una scala scavata nella roccia si scende di circa 3 m per accedere ad un secondo giardino, anch’esso chiuso, che presenta ai lati una serie di mangiatoie, una nicchia scavata nella roccia e su un lato un’apertura corrispondente ad una porta fiancheggiata da due finestre. Dall’ingresso si accede alla cripta, sorretta da due pilastri (uno di fattura recente), dove si riconosce l’abside, a fondo piatto, adornato con un semplice altare in pietra, tipico del rito greco-bizantino. Sull’altare è ...
Nella frazione di San Dana si trova la cripta di Sant’Apollonia, risalente al VI-IX secolo. Sant’Apollonia è rappresentata in un affresco su una parete laterale, con in mano la palma del martirio e un giglio bianco, contornata da nubi e angeli. La cripta presenta un unico vano di forma quadrilatera irregolare, totalmente scavato nella roccia. All’interno vi è una piccola celletta nella quale è ricavato un sedile. Questo elemento ha fatto ipotizzare una datazione molto precoce della cripta, legata alla presenza di qualche eremita anacoreta; altri ipotizzano invece la costruzione della cripta nel VI secolo, in connessione alla presenza di monaci italo-greci. Sono presenti alcuni affreschi, datati tra l’XI e il XVIII secolo, dei quali quelli decifrabili ...
La cripta, oggetto di un recente restauro, fu costruita da monaci italo-greci nel IX secolo, all'interno di un complesso costituito da fattoria-convento, dipendente dall'Abbazia di Santa Maria de Amito. Si accede al vano ipogeo tramite due scale che conducono ad uno spazio scavato nella roccia e di modesta altezza, ritmato dalla presenza non ordinata da pilastrini in muratura e da colonne di foggia varia, la maggior parte dei quali ricavati dal banco roccioso naturale, altre dovuti a recenti restauri. La struttura si articola intorno ad un vano centrale quadrato, visibile all'esterno tramite un alzato con campanile a vela. Lo spazio centrale è occupato da un presbiterio con pilastri ottagonali e balaustra, al cui interno un altare settecentesco con al centro una Madonna ...
La cripta della Madonna del Passo, di origine basiliana, è collocata a ridosso del cimitero comunale di Specchia. La struttura, di forma quadrangolare, presenta una navata unica con due altari laterali e un altare maggiore, centrale, sormontato da un baldacchino delimitato da colonne, che contiene al centro un affresco della Madonna col Bambino. Le pareti dell'ipogeo presentano tracce di antichi affreschi. Di fronte alla cripta vi è un ricovero per viandanti che si ristoravano sotto i portici e che fruivano di una vicina cisterna. Esternamente sulla chiesa-cripta, nel 1851, è stato edificato un Calvario. ...