La collina del Monte Orco è collocata a Nord Ovest di Tricase, nel territorio di Sant'Eufemia. Si tratta di un declivio collinare che ospita un bosco di quercie spinose con esemplari secolari alti fino a 4 metri. Dalla collina, che si estende fino all'area del Santuario della Madonna di Fatima a Caprarica del Capo, si può godere di uno splendido panorama su tutto il territorio circostante. Per questo motivo, a partire dal 1976, l'area è stata scelta per rappresentarvi il Presepe Vivente. Ormai da venti anni il presepe vivente di Tricase richiama ogni anni migliaia di visitatori. Nella rappresentazione del presepe si trovano commisti la tradizione locale, con uomini e donne impegnati nei più antichi mestieri salentini, e la tradizione storica, con una ...
Il Bosco Macchia di Ponente è un’area naturalistica protetta, caratterizzata dalla presenza di monumenti della civiltà contadina rurale. Il bosco è inaccessibile, totalmente circondato da un alto muro. Ha un'estensione di circa 13 ha ed è classificato come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) dal 1995. Il bosco sorge in un contesto paesaggistico piatto e uniforme, caratterizzato dalla presenza di boschi e macchie di Quercus Coccifera, il substrato è caratterizzato da terra rossa. ...
Il c.d. Bosco Guarini è un’area boschiva di circa 2,5 ha di estensione, collocata in prossimità della costa, a circa 50-80 m s.l.m., che trae beneficio da un particolare microcrima di tipo caldo-umido. È costituito da una rigogliosa lecceta (Quercus ilex), con esemplari di pino marittimo (Pinus pinaster) ed eucalipto (Eucalyptus camaldulensis), e da un sottobosco formato da Laurus nobilis e Pistacia terebinthus. Vi sono all’interno numerose Vallonee (Quercus macrolepis), fra le quali un'esemplare secolare con tronco di 1 metro di diametro. Il Bosco Guarini si sviluppa sul pendio degradante verso Tricase Porto, in un’area cinta da muretti a secco. ...
Il territorio di Tricase è conosciuto per la presenza di una particolare tipologia di quercia, della specie Quercus macrolepis, detta Vallonea. L’area dell’Unico Biotopo rappresenta il popolamento più cospicuo di Querce, che per purezza monolitica è definibile “bosco”. Presenta esemplari adulti di notevole dimensione come anche giovani alberi di “recente” piantumazione. Il bosco è raggiungibile dalla strada vicinale “Finocchiaro” che dalla chiesa della Vergine di Costantinopoli porta a Borgo Pescatori. Oltre alla sua particolarità e importanza dal punto di vista ambientale, l’area del Bosco è stata allestita con un parco giochi per bambini ed un percorso atletico attrezzato per adulti, ed è quindi il luogo ...
Il Bosco di Tricase è parte integrante del Parco Regionale Costa Otranto Santa Maria di Leuca - Bosco di Tricase istituito nel 2006 con l’obiettivo di tutelare un patrimonio naturalistico straordinario che comprende Siti di Importanza Comunitaria come la costa tra Otranto e Leuca, il bosco di Tricase e il parco delle Querce di Castro. La grande frammentazione dei boschi a querce caducifoglie, dovuta ad attività antropiche come agricoltura, pascoli, insediamenti urbani, ha fatto si che il “Bosco delle Vallonee di Tricase” sia l’unico bosco di quercia vallonea presente in Italia con purezza monofitica. Il proliferarsi della vallonea è dovuto al clima tipicamente mediterraneo, ma caratterizzato da una piovosità concentrata nel periodo ...
La Quercia Vallonea di Tricase è un esemplare di eccezionali dimensioni di Quercus Macrolepis di oltre 900 anni: il tronco, infatti, ha una circonferenza di 4,25 m e la chioma occupa una superficie di circa 700 m². La Quercia Vallonea si innalza in uno stretto spartitraffico delimitato da muretti a secco, lungo la strada Tricase-Tricase Porto; altre querce vallonee si ergono nelle immediate vicinanze della suddetta quercia plurisecolare, all'interno dello stesso spartitraffico e nell'area circostante. ...
Il Bosco Le Chiuse, collocato in un territorio compreso tra i comuni di Tiggiano e Tricase, è un piccolo nucleo boschivo, paesaggisticamente molto suggestivo, perché collocato lungo le pendici scoscese che degradano verso il mare. È costituito prevalentemente da Lecceta, che nelle aree con maggiore dislivello viene sostituito da una rada vegetazione arborea a Quercia vallonea e da arbusti di Terebinto. Nei tratti più scoscesi, dove predomina la roccia affiorante sono presenti specie tipicamente rupicole come l’Alisso di Leuca, la Scrofularia pugliese (Scrophularia lucida) e la Campanula pugliese. ...
Le grotte Cipolliane sono tre ripari che si aprono sulla falesia esposta a est, lungo il percorso tra la marina di Novaglie e l’area del canale del Ciolo. Le grotte, oggi a circa 30 metri s.l.m., erano un tempo toccate dal mare, come testimonia la presenza di conchiglie, pecten e rudiste che ricopre la superficie delle grotte, scavate dalla forza erosiva del mare nei calcari del Terziario. ...
Lungo la strada che da Patù conduce verso la Marina di San Gregorio e verso i resti del porto messapico-romano, seguendo un percorso che segue la viabilità rurale, caratterizzato da terra rossa, muretti a secco, ulivi secolari e dalle caratteristiche abitazioni rurali in pietre a secco, si incontra una lussureggiante pineta, ideale per una breve sosta prima di riprendere il cammino verso il mare. ...
La Serra dei Cianci (201 metri s.l.m. ) è la maggiore altura della provincia di Lecce, facente parte delle cosiddette Serre Salentine, rilievi di modesta altitudine che percorrono il Salento da Nord-Ovest a Sud-Est. Il nome Serra dei Cianci si riferisce a quel tratto di serra, nel territorio di Alessano, che più a nord prende il nome di Serra dei Peccatori e poi Serra Magnone, entrambe nel territorio di Specchia. Essa caratterizza il territorio di Specchia ed Alessano e costituisce un segno morfologico continuo nel paesaggio agrario ad uliveto. È infatti organizzata con sistemi di terrazzamenti coltivati a ulivo, alcuni dei quali secolari, con tronchi contorti e rugosi, dominata da muretti a secco, da “pajare” e dalla vegetazione sempreverde ...
Il Bosco Boceto è collocato fuori dall’abitato di Alessano e occupa parte della scarpata che dalla sommità della Serra dei Cianci degrada verso la località Crocifisso. Il bosco è caratterizzato dalla tipica vegetazione dell’area, costituita perlopiù dalla macchia mediterranea. Si possono distinguere il sottobosco molto fitto, la macchia bassa (suffruttici e arbusti), la macchia alta con alberi che possono raggiungere i 4-5 metri di altezza, tra cui il leccio, la quercia coccifera, l’olivastro, il corbezzolo, l’alloro ed altri. ...
Il Parco naturalistico del Bosco Occhiazzi di Ruffano si estende per circa due ettari nelle campagne di Ruffano, in prossimità della Serra che conduce a Casarano. La riserva naturale è caratterizzata da una vegetazione costituita principalmente da macchia mediterranea e conserva ancora flora e fauna tipica della zona in un ecosistema sopravvissuto alle coltivazioni di tipo estensivo e conservatosi pressoché integro fino ai giorni nostri. A partire dal 2008 è possibile visitare il parco ed immergersi nella natura usando dei percorsi appositamente studiati, percorrendo sentieri naturali che coprono l'intero bosco formatisi per il passaggio dell'uomo e degli animali. La vegetazione del parco comprende numerosi ulivi secolari e molte delle specie tipiche della ...
Padula Mancina è una zona paludosa e acquitrinosa ad ovest di Montesano Salentino, in direzione di Ruffano, che rappresenta oggi un residuo di una più vasta area palustre in gran parte oggi bonificata. È costituita da uno stagno con superficie di 2,5 ettari. L'area è soggetta a periodici allagamenti dovuti alla raccolta delle acque piovane che qui convogliano attraverso alcuni canali e risulta di particolare interesse naturalistico. Indagini recenti hanno permesso di censire le specie faunistiche e vegetali esistenti nell’area. La flora è quella palustre costituita in prevalenza da canneti (Arundo donax, Phragmites australis) insieme al vilucchio bianco, alla lisca lacustre, al giaggiolo acquatico e alla Typha latifolia. Sono anche presenti gli arbusti ...
Il bosco di Cardigliano è un'area SIC di 54h ubicato nel Comune di Specchia ad una altitudine di ca 165 m slm. Il bosco è caratterizzato dalla presenza di un fitto sottobosco costituito da corbezzolo e rari esemplari di orchidee spontanee. Presenta imponenti esemplari di Quercia spinosa, Quercia Coccifera, Oleatro, Lentisco, Mirto, Alaterna e Ginestrella comune. Tra le specie tipicamente mediterranee si riconoscono il Ruscolo pungitopo, l'Asparago pungente, la Robbia selvatica, il Ciclamino napoletano e la Carice mediterranea. ...
Nell'area a nord-Est del comune di Specchia, Serra Magnone denomina il tratto di serra che più a sud prende il nome di Serra dei Peccatori e Serra dei Cianci, rispettivamente nel territorio di Specchia ed Alessano. La serra, quasi completamente coltivata ad ulivi ed organizzata in terrazzamenti su muretti a secco di contenimento, accoglie sulla cresta la Masseria del Monte, insediamento rurale con cappella dedicata a S.Antonio, risalente al XVII secolo, come riportato nell'incisione 'HOC VILLA FUNDITUS CONSTRUCTA/ ET DOTATA FUIT TEMPORE GUARDIA/.ATUS ....BONAVENTURA .../ A.D. 1604'. Nella parte più alta della serra si conservano i ruderi dell'oratorio di Sant'Angelo, di cui è visibile una celletta votiva con una piccola edicola. L'area è già ...